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Attualità

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comunesanseveroGli studenti della Petrarca - Padre Pio presentano agli amministratori comunali il loro progetto Comenius che li ha visti protagonisti in Europa

Gli studenti dell'istituto scolastico Petrarca – Padre Pio hanno presentato agli amministratori comunali il loro progetto Comenius che li ha visti protagonisti in Europa. La delegazione studentesca guidata dal dirigente scolastico, Lucia Sallustio, ha incontrato il Vice Sindaco Francesco Sderlenga, illustrandogli, il progetto che da due anni, grazie alle opportunità di formazione offerte dall'Europa, ha consentito loro di avere interscambi con la Francia, la Grecia, la Spagna, l'Ungheria, la Polonia e il Belgio. “Nel 2015 – spiega il dirigente scolastico, Lucia Sallustio – i nostri studenti, circa 15 quelli coinvolti dal progetto, si recheranno in Germania, Turchia e Romania proseguendo questa straordinaria opportunità di crescita personale che l'istituto ha voluto offrire loro candidandosi ai progetti Comenius”. Il viaggio dei piccoli studenti sanseveresi e le esperienze apprese sarà poi oggetto di un i-book che l'istituto scolastico regalerà al Comune.
“L'incontro con questi studenti, il loro entusiasmo e la voglia di sentirsi cittadini europei – aggiunge il Vice Sindaco Francesco Sderlenga – ci stimola ancora di più ad allargare i confini della nostra azione programmatica, nell'intento di sollecitare le istituzioni scolastiche e comunali a promuovere percorsi di formazione e di scambi culturali”. Un appello in tal senso è giunto anche dal Sindaco Francesco Miglio. “Come più volte abbiamo sottolineato – conclude il Sindaco Francesco Miglio – tutte le istituzioni devono collaborare per offrire quante più opportunità di formazione possibili ai nostri giovani. Puntando sui giovani studenti e investendo nella loro formazione potremo contare in futuro su cittadini responsabili, dotati di un profondo senso civico e che saranno nel mondo e nella loro terra di origine protagonisti del cambiamento”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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natoI° Congresso di Partoanalgesia "Progetto Donna: l'evento nascita nell'ospedale senza dolore"

In due anni più di 1.300 parti in Partoanalgesia con disponibilità 24 ore su 24

22-23% di parti cesarei nelle plurigravide e al 7-8% nelle primigravide

I numeri dell'IRCCS Casa Sollievo in linea con le migliori medie dei paesi europei

Dalle 14.30 di venerdì 7 novembre a sabato 8 si svolgerà, nella sala convegni dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, il 1° Congresso di Partoanalgesia "Progetto Donna: l'evento nascita nell'ospedale senza dolore".

In 2 anni più di 1.300 parti in Partoanalgesia (parto indolore), con disponibilità 24 ore su 24; 22-23% di parti cesarei nelle plurigravide e al 7-8% nelle primigravide. Sono i numeri che hanno consentito all'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo di raggiungere nell'arco di 2 anni la media dei paesi europei in fatto di parti cesarei.

Il parto è un evento naturale, ma a volte vi è la tendenza a volerlo trasformare in un evento chirurgico motivando la scelta del cesareo come soluzione per gestire paure e ansia della partoriente. Il dolore, infatti, può apparire come un importante ostacolo che impedisce di vivere questo momento in modo sereno.

A tutte queste donne si rivolge il servizio di Partoanalgesia o (analgesia peridurale o peridurale continua) che consente di controllare efficacemente il dolore partorendo in modo naturale e spontaneo. Alla donna - posizionata seduta o di fianco sul letto in sala parto, con la schiena incurvata a formare un arco - viene iniettata una piccola iniezione di anestetico locale nello spazio compreso tra la terza e la quarta vertebra lombare (all'altezza dei fianchi). Attraverso l'ago viene collocato il cosiddetto "cateterino peridurale" che rimane per tutto il tempo del travaglio non provocando alcun fastidio. Grazie al basso dosaggio degli analgesici, l'innervazione motoria dei muscoli del canale del parto e degli arti inferiori non è coinvolta e quindi è conservata la motilità permettendo in genere alla donna di muoversi e, se non vi sono controindicazioni, anche di camminare durante il travaglio. In circa 15-20 minuti dal momento dell'iniezione dei farmaci, si ottiene un completo sollievo del dolore della durata di circa 60-120 minuti. Ogni volta che il dolore accenna a ricomparire può essere somministrata un'ulteriore quantità di analgesico, sempre previa valutazione.

In Italia, sopratutto in alcune regioni del Sud, il ricorso al taglio cesareo è sempre più diffuso, tanto da far credere che sia consigliato per ridurre i rischi del parto. In realtà il taglio cesareo è un intervento chirurgico vero e proprio, non privo di rischi, e va eseguito solo se esistono le condizioni mediche che lo rendono necessario e che riguardano rischi per la salute o della mamma o del nascituro. Già dagli anni 80 l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomandava di non eseguire più del 15% di tagli cesarei.

«La presenza dei medici anestesisti all'interno del corso di preparazione al parto è il primo contatto per presentare alle mamme la possibilità di partorire senza dolore - spiega Pasquale Vaira, medico responsabile del Servizio di Partonalagesia dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza -. Dopo aver illustrato in modo chiaro la tecnica, le indicazioni, le controindicazioni, i rischi e chiarito ogni eventuale dubbio, le pazienti interessate vengono inserite in un percorso assistenziale a partire dal terzo trimestre di gravidanza, in un momento lontano dal parto e privo di condizionamenti emotivi, perché possano decidere con la giusta consapevolezza». L'informazione è basilare per la scelta: durante la gravidanza, per raccogliere informazioni, è bene sfruttare tutte le possibili occasioni di incontro con il medico di famiglia, il ginecologo e l'ostetrica di riferimento.

La Partoanalgesia rientra nelle attività che l'Ospedale di San Pio ha inserito nel “Percorso Donna”, un nuovo processo organizzativo-assistenziale pensato per le donne e che racchiude le Unità di Senologia, Ostetricia e Ginecologia, Oncologia, Neonatologia e Banca del latte umano donato. Per questa particolare attenzione nei confronti delle patologie femminili l'O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) ha premiato nel dicembre scorso l'impegno dell'IRCCS Casa Sollievo attribuendo, per il biennio 2014-2015, 3 bollini rosa, il massimo del riconoscimento, l'unico nella Regione Puglia.

Al convegno - patrocinato da Regione Puglia, Provincia di Foggia, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Foggia e SIAARTI Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva - parteciperanno anche relatori provenienti da Emilia Romagna, Lazio, Puglia per presentare diversi studi, frutto dell'esperienza di altri ospedali e culture organizzative, per confrontarsi, conoscere le novità, i punti di incontro e di divergenza.

COMUNICATO STAMPA

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sindacoscientifico2Prorogata la chiusura del Liceo Scientifico, le lezioni riprenderanno nella giornata di venerdì a seguito del protrarsi dei lavori dopo l'atto vandalico dei giorni scorsi

Il Sindaco Francesco Miglio, dopo aver verificato con l'Ente Provincia lo stato dei lavori di risistemazione del Liceo Scientifico, ha annunciato che le lezioni scolastiche riprenderanno venerdì 7 Novembre.
“Nei giorni scorsi a seguito di un atto vandalico – spiega il Sindaco Francesco Miglio – siamo stati costretti a emettere una ordinanza di chiusura per consentire agli operai della Provincia, Ente proprietario degli istituti scolastici superiori della città, di eseguire gli interventi urgenti di sanificazione e tinteggiatura. Questa mattina abbiamo verificato che per completare i lavori sarà necessario ulteriore tempo e quindi prorogheremo la chiusura di altri due giorni. Gli studenti potranno quindi tornare sui banchi di scuola nella giornata di venerdì”.



Il Portavoce
Marilia Castelli

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divittoriomanifestoNella città dove morì il sindacalista cerignolano, la testimonianza dello Spi Cgil Foggia
Persiano: “Un messaggio attuale, forte e chiaro: non ci sono diritti se non sono per tutti”

“A quasi 60 anni dalla sua morte, Giuseppe Di Vittorio resta la personalità e l’intelligenza più importante del sindacato italiano. Dal suo esempio, ancora oggi, possiamo e dobbiamo ripartire per essere motore di riscatto e di sviluppo del paese”. Sono queste le parole con cui Marco Brigatti, segretario Spi Cgil di Lecco, lunedì 3 novembre ha ricordato Giuseppe Di Vittorio nel 57esimo anniversario della morte del grande sindacalista di Cerignola. Lo ha fatto a Lecco, la città dove Giuseppe Di Vittorio morì il 3 novembre 1957. L’iniziativa, con il convegno su “L’attualità del pensiero di Giuseppe Di Vittorio”, è stata ospitata negli spazi del Politecnico di Lecco. Al convegno ha partecipato ed è intervenuta una delegazione dello Spi Cgil di Foggia guidata dal segretario provinciale Franco Persiano. “E’ stata una grande iniziativa – ha dichiarato Persiano – La testimonianza di Giancarla Pessina, che era presente al comizio in cui Di Vittorio si sentì male, è stata commovente e piena di significati. Mi ha particolarmente colpito la presenza di tanti studenti universitari, oltre alla grande partecipazione di pensionati e delegati dei lavoratori. Ai saluti del sindaco di Lecco, Virginio Brivio, è seguito proprio l’intervento di Franco Persiano. “L’attuale contesto sociale, politico e culturale del nostro paese – ha spiegato il segretario dello Spi Cgil Foggia - ci deve spingere a riprendere il messaggio di Di Vittorio sulla cultura, sui diritti, sull’autonomia del sindacato, sulla onestà politica e dirittura morale in particolar modo. E’ questo il messaggio che la Cgil di Foggia, lo SPI e l’Associazione Casa Di Vittorio hanno inteso proporre più volte alla riflessione pubblica in occasione dell’annuale ricorrenza della morte di Giuseppe Di Vittorio”. L’iniziativa è stata arricchita dalla testimonianza dell’ex sindaco di Cerignola, Matteo Valentino, promotore dell’associazione Casa Di Vittorio, e dalla lectio magistralis di Carlo Ghezzi, della Fondazione di Vittorio. “E’ significativo che l’appuntamento di Lecco sia stato ospitato in un luogo che coniuga al presente e al futuro la conoscenza e lo sviluppo del paese”, ha aggiunto Persiano. “Il sapere e la cultura sono strumenti di riscatto sociale e di emancipazione, architravi del pensiero e dell’azione di Giuseppe Di Vittorio”. L’esercizio della memoria, dunque, non come momento rituale ma opportunità di riflessione e analisi rispetto all’attualità, alle sfide di oggi che devono essere dell’intero Paese, pena la crescente esclusione sociale e il complessivo impoverimento economico e culturale. In questo senso, le parole del grande sindacalista cerignolano sono attualissime: “Gli interessi che rappresentano e difendono i sindacati dei lavoratori”, disse Di Vittorio, “sono interessi di carattere collettivo e non particolaristico o egoistico; interessi che in linea di massima coincidono con quelli generali della nazione”. Non è mai accaduto, e non può accadere ai liberi sindacati dei lavoratori, di avere interessi contrari a quelli della collettività. I sindacati dei lavoratori, è stato ribadito durante il convegno, rappresentano interessi vasti e vitali della grande massa dei cittadini non abbienti, che lo Stato democratico ha il dovere di difendere e tutelare. “Queste riflessioni di Giuseppe Di Vittorio – ha concluso Persiano - sono una grande risposta a chi oggi considera il sindacato Confederale un arnese vecchio, a chi vuole sottrarre al sindacato il suo ruolo di soggetto politico di contrattazione con il governo, le Regioni e gli Enti Locali, per gli interessi generali dei cittadini”.
Info: www.spicgilfoggia.it - www.cgilfoggia.it - www.spicgilpuglia.it

comunicato stampa

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muroberlinoUn quarto di secolo dalla caduta del Muro, il prof. Ligustro racconta la sua esperienza “di ospite” in quella che è stata la città più divisa al mondo.
9 novembre 1989 – 9 novembre 2014, dalla Germania divisa in blocchi alla Germania motore d'Europa: una serata del Rotary Club Umberto Giordano per raccontare cos'è avvenuto nella grande Berlino.
Dalla triste realtà della Germania dell'Est (in cui si registravano almeno un centinaio di tentativi di fughe al giorno, per passare da una parte all'altra parte del Muro e quindi respirare un po' d'Occidente) alla Germania unita motore socio-economico d'Europa (che detta le condizioni dei mercati e, di fatto, gli equilibri politici del vecchio Continente). Dalla città più divisa al mondo, cioè Berlino, alla città a cui tutti guardano come la Capitale della sperimentazione, dell'invenzione, dell'arte e del pensiero del Terzo millennio. Cos'è successo in questi 25 anni? Dal 9 novembre 1989 al 9 novembre 2014, quando sarà trascorso un quarto di secolo dall'ormai famoso assalto al Muro di Berlino e al suo abbattimento (in realtà in città erano stati già aperti ampi varchi di passaggio, tuttavia quell'abbattimento idealmente rappresentò il riscatto della dignità nel Continente che più di tutti aveva sofferto le atrocità imposte dai due conflitti mondiali del Novecento): un viaggio nel tempo e nelle coscienze degli uomini raccontato da chi ci è stato, ovvero dal prof. Aldo Ligustro direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Foggia. Giovedì pv (6 novembre, ore 20,30, presso il Circolo del tennis di Foggia in via del Mare) su invito e organizzazione del Rotary Club Umberto Giordano, il prof. Aldo Ligustro racconterà la propria esperienza umana e intellettuale da italiano trapiantato – per 15 anni, per cui molto più che un transito bensì una parentesi personale lunga e articolata – a Berlino. Un'esperienza piena di significati e piena di aneddoti, ma soprattutto piena di chiavi di lettura su come mai un Paese (la Germania) che sembrava sull'orlo del fallimento proprio alla vigilia della riunificazione era invece destinato a diventare una delle economie più solide e produttive del pianeta. «Non solo vissuto personale – spiega il prof. Aldo Ligustro – ma anche il tentativo intellettuale di capire, e quindi far capire a chi verrà ad ascoltarmi, che un Paese che possiede tenacia e spirito di sacrificio può certamente risollevarsi. Un modo per capire, anche alla luce di quello che sta succedendo oggi, perché cresce questo sentimento antigermanico e perché sia sbagliato prendersela con gli altri senza minimamente accennare un atteggiamento critico verso sé stessi». Al di là di quella che può presentarsi oggi agli occhi di un turista – il tratto del Muro ancora visibile denominato East Side Gallery (http://www.eastsidegallery-berlin.de/) e il celebre Check Point Charlie (http://www.berlin.de/orte/sehenswuerdigkeiten/checkpoint-charlie/index.php?lang=de) – esiste una Berlino che ancora custodisce quelle ferite e quei tormenti. Ed è la Berlino che dopodomani racconterà il prof. Ligustro all'appuntamento del Rotary Club Umberto Giordano.

Davide Grittani

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