Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 237 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

orsaraTanti messaggi saranno inviati all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran
Comune e Cgil insieme per l’iniziativa dell’8 marzo a scuola e in aula consiliare
E il 12 marzo sarà presentato a Orsara il Parco Letterario intitolato a Mariateresa Di Lascia

ORSARA DI PUGLIA All’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, in via Nomentana 361 a Roma, da Orsara di Puglia arriveranno decine di cartoline: il messaggio che esse recheranno è in favore della lotta di iraniane e iraniani a sostegno dei diritti e della libertà delle donne. L’iniziativa fa parte delle manifestazioni che si terranno a Orsara di Puglia, mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Su proposta di Anna Del Priore, responsabile Cgil per Orsara, il Comune di Orsara di Puglia e la Cgil hanno organizzato tre momenti molto significativi durante la giornata dell’8 marzo: il primo, alle ore 12, si terrà nella Scuola Media del paese, dove la condizione femminile in Iran sarà approfondita da Leonarda Poppa del Gruppo Storico orsarese.
Alle ore 17, nuovo appuntamento in aula consiliare, sul tema “La lunga e coraggiosa lotta delle donne iraniane”. A seguire, poi, si potrà assistere alla proiezione del film “Persepolis”.
Il titolo della giornata speciale che Orsara dedicherà ai diritti è “La latto delle donne iraniane è la nostra lotta”.
“Vogliamo coinvolgere la cittadinanza, e in particolare i più giovani”, ha spiegato il sindaco Mario Simonelli. “La lotta delle donne iraniane è anche nostra, perché ci insegna che nulla è scontato, che occorre ancora progredire sui diritti delle donne in ogni parte del mondo, anche in Italia”.
IL PARCO LETTERARIO. Nel nome dei diritti, della libertà e del talento delle donne, a Orsara di Puglia si terrà anche un’altra iniziativa: domenica 12 marzo 2023, alle ore 18, in aula consiliare si terrà la presentazione del progetto del Parco Letterario Mariateresa Di Lascia. Un progetto che prende il nome della scrittrice, politica e attivista di Rocchetta Sant’Antonio che ci ha lasciato, quando aveva solo 40 anni, il 10 settembre 1994. Al progetto del Parco Letterario intitolato a Mariateresa Di Lascia, vincitrice del Premio Strega col romanzo “Passaggio in ombra”, aderiscono tutti i paesi dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni: Accadia, Anzano di Puglia, Bovino, Candela, Deliceto, Monteleone, Orsara di Puglia, Panni, Rocchetta Sant’Antonio e Sant’Agata di Puglia.
Nell’ambito della manifestazione dedicata al Parco Letterario, sarà inoltre presentato il libro intitolato “Veleno: Klimt tra eros e mistero” di Massimo Gianquitto.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

vico
Incontro sul libro e l’esperienza dell’autrice Luana Greco per aiutare le vittime della violenza

VICO DEL GARGANO Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna, il Comune di Vico del Gargano e l’associazione Una Rosa per un Sorriso hanno organizzato un’iniziativa pubblica durante la quale sarà presentato il libro “Amare da morire” di Luana Greco. A colloquiare con l’autrice, per discutere di come affrontare il tragico fenomeno delle violenze contro le donne, ci sarà la psicologa Desirèe Gervasio, che modererà l’incontro. Interverranno inoltre l’avvocata Angela Masi e, in rappresentanza di Una Rosa per un Sorriso, la psicologa Veronica Gatto.
Grazie al Laboratorio K2, inoltre, saranno declamate tre poesie incentrate sulla forza, la bellezza e i diritti dell’universo femminile. Ad aprire l’incontro, saranno il sindaco Michele Sementino e l’assessore alla Cultura Rita Selvaggio.
“Più che una festa”, ha dichiarato Rita Selvaggio, “quella dell’8 marzo è una giornata di riflessione e di rivendicazione dei diritti delle donne, un’occasione per fare un passo in avanti verso la conquista di un futuro che sia realmente e concretamente paritario, senza più discriminazioni di genere. Ringrazio Una Rosa per un Sorriso, un’associazione attiva e presente 365 giorni l’anno nel dare un sostegno e nel rappresentare un importantissimo punto di riferimento per le donne in difficoltà, per le donne vittime di violenza, per quante vogliono affrancarsi da una condizione spesso drammatica. Un ringraziamento al Laboratorio K2 che, in questa come in altre occasioni, è sempre disponibile a dare il proprio contributo per iniziative importanti. Un ringraziamento che va anche all’autrice, alla moderatrice e alle relatrici dell’incontro che terremo mercoledì 8 marzo”.
“Grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione e di diverse associazioni”, ha aggiunto il sindaco Michele Sementino, “il Comune di Vico del Gargano ha dato vita con grande continuità a iniziative incentrate su come affrontare il drammatico fenomeno della violenza contro le donne. E’ un impegno che va ulteriormente rafforzato, continuando nel coinvolgimento e nella sinergia tra istituzioni, associazioni, scuole, mondo della cultura e delle professioni”.
Il libro “Amare da morire”, di Luana Greco, nasce dall’esperienza personale dell’autrice che, da vittima di violenza, ha deciso di raccontare la propria storia e il proprio percorso di liberazione per aiutare tutte le donne a denunciare e a combattere, per respingere i frutti malati di rapporti insani e violenti, basati sul condizionamento psicologico e la prevaricazione.

 

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

celle
Oltre 1800 giorni di attività, un percorso con 2mila reperti, decine di scolaresche e moltissimi visitatori

CELLE DI SAN VITO Prima che fosse inaugurato, nel luglio del 2018, sembrava soltanto un sogno, oggi è una splendida realtà, con oltre 1800 giorni di vita vissuta, decine di scolaresche e moltissimi visitatori accolti, grazie a una lunga serie di iniziative ospitate nell’arco di un lustro: il Museo della cultura contadina francoprovenzale di Celle di San Vito si accinge a compiere i suoi primi 5 anni di attività. “Questo museo”, spiega la sindaca Maria Giannini, “unisce idealmente e materialmente le Comunità di Celle di San Vito e Faeto, nel segno della loro comune appartenenza alla cultura francoprovenzale. Non a caso è intitolato a Vincenzo Rubino, fondatore del museo etnografico di Faeto e Celle San Vito situato nella vicina Faeto”. Fu proprio la famiglia Rubino a mettere a disposizione, per la nascita della nuova struttura museale, la collezione di oggetti e antichi attrezzi della cultura contadina francoprovenzale, narrazione di un arco temporale che va dalla seconda metà dell’800 ai primi 50 anni del ‘900.
DONNE CUSTODI E GUIDE ESPERTE. Il museo è ospitato all'interno del palazzo comunale Don Nicola Perrini, meglio conosciuto come il Castello di Celle si San Vito, complesso fortilizio risalente all'inizio del XIII secolo, quando era abitato dai monaci benedettini. Il Museo conserva circa 2mila oggetti della cultura francoprovenzale. È suddiviso in più sezioni: “Casa contadina”, “Le botteghe e la memoria delle mani”, “Vita contadina”. Può essere visitato su prenotazione, contattando il Comune di Celle di San Vito al numero 0881972031. Responsabile e vice-responsabile della struttura museale sono due giovani donne, Virginia Carosielli e Mariangela Genovese, componenti fra l’altro, assieme ad altre quattro donne, dello Sportello Linguistico francoprovenzale. Il Museo aderisce alla Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia e al Sistema Informatico Regionale per il Patrimonio Culturale (SIRPAC). Responsabile e vice-responsabile sono state entrambe nominate dalla sindaca Giannini sulla base dei loro curriculum, sono anche Responsabili dei Servizi Educativi, sempre a titolo gratuito. “Sono brave, competenti, e motivate da una passione civica e culturale che, in questi anni, è stata il motore di tante attività”. Proprio lo Sportello Linguistico ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita del museo e ha continuato a svolgerlo negli anni. Importante, inoltre, è stato il contributo del dottor Pasquale Bloise. Molti dei reperti conservati nel museo sono stati donati dagli abitanti di Celle di San Vito.
LE FOTO DI “C’ERA UNA VOLTA”. Gli attrezzi più antichi, meno conosciuti e più strani sono presentati da didascalie bilingue, italiano e francoprovenzale, con una breve spiegazione. Inoltre si è pensato anche di raccontare alcuni momenti di vita, di lavoro, di quotidianità dei tempi andati, dando la possibilità al visitatore di fare una “immersione” in “C’era un volta”, con splendide foto del passato, donate dall’archivio di Ausilia Pirozzoli, di Aldo Genovese e di alcuni cellesi. “Con gli anni più drammatici del Covid che, speriamo, siano ormai alle nostre spalle, già dalle prossime settimane e poi per tutta l’estate il Museo celebrerà il suo quinto compleanno con un deciso rilancio delle attività”, annuncia la sindaca Maria Giannini.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

carlantinoIl sindaco Coscia: “Adesioni molto significative, complimenti e in bocca al lupo al nuovo sodalizio”
Il presidente Giorgio Pozzuto: “Vogliamo fare grandi cose, passione e volontariato risorse importanti”

CARLANTINO Anche il comune di Carlantino ha la sua Pro Loco. Domenica 26 febbraio, infatti, nel comune carlantinese si è costituita l’associazione che aderisce all’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia) e che ha raccolto la partecipazione di ben 50 soci. “E’ un numero straordinario di adesioni, considerando che il paese conta poche centinaia di abitanti – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia –. La costituzione della Pro Loco e l’adesione di una base associativa così ampia di persone dimostrano che, anche in mezzo a tante difficoltà, questa è una Comunità viva, che ha voglia di fare di costruire futuro. C’è un risveglio incoraggiante dal punto di vista dell’impegno pubblico e sociale. Ai soci e ai componenti del direttivo vanno il mio ringraziamento e un grande in bocca al lupo per l’avvio di questo nuovo progetto”.
L’assemblea dei soci ha definito gli obiettivi della nascente Pro Loco come il miglioramento delle risorse turistiche e culturali del paese, attraverso iniziative e manifestazioni finalizzate a favorire la conoscenza, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio storico, ambientale, culturale ed enogastronomico di Carlantino.
Tradizioni, luoghi d’interesse, siti archeologici e naturalistici, patrimonio paesaggistico e architettonico-monumentale: sono molti i “focus” attorno ai quali creare promozione, eventi, accoglienza, divulgazione.
“Spero che la Pro Loco diventi il centro della vita sociale della nostra comunità – ha proseguito il primo cittadino Coscia – attraverso il turismo, l’enogastronomia e la cultura l’associazione può generare anche un importante indotto economico oltre che un miglioramento del benessere sociale. Abbiamo luoghi di straordinaria bellezza e unicità, come la grande area del lago di Occhito, e conserviamo tradizioni molto belle. Il Comune di Carlantino farà la sua parte e, da oggi, con la Pro Loco, il paese ha un’altra freccia al suo arco per centrare obiettivi importanti e condivisi”.
Domenica 26 febbraio i soci della Pro Loco hanno votato il consiglio direttivo composto dal presidente Giorgio Pozzuto, dalla vice-presidente Celestina Cicchetti, dal segretario con funzione di tesoriere Mario Genovese e dai consiglieri Claudio Pirro ed Emilio Perna.
“Molti pensano che le Pro Loco organizzino solo pranzi e cene demandando ad altri la promozione del turismo sul territorio, ma non è così perché faremo solo grandi cose – ha dichiarato il neo presidente della Pro Loco, Giorgio Pozzuto – collaborando con l’UNPLI cercheremo di diventare una risorsa importante per il paese appoggiandoci sul volontariato più genuino che è quello dei nostri soci tesserati”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

spicgilMercoledì 15 febbraio, alle ore 17, la presentazione dell’iniziativa che unisce le generazioni
Ciampolillo (Spi Cgil): “Vogliamo puntare sul dinamismo dei sanseveresi e sulle sinergie”

SAN SEVERO Giovani e anziani insieme, fianco a fianco, per collaborare a una serie di iniziative sociali e culturali confrontandosi, dandosi una mano gli uni con gli altri. E’ questo il senso del progetto e delle azioni che saranno illustrati ai cittadini e alla stampa mercoledì 15 febbraio, alle ore 17, nella sede SPI Cgil di Piazza Allegato, nella sala dei locali piano terra.
L’iniziativa vede la collaborazione di Smile Puglia, Città di San Severo e Spi Cgil, il Sindacato dei Pensionati. Titolo dell’incontro è “Di generazione in generazione: una Comunità che apprende”.
Nello specifico, sarà presentato il progetto incentrato su “L’invecchiamento attivo come strumento di inclusione e formazione per costruire nuove opportunità”.
“San Severo è sempre stata una delle realtà più dinamiche della Capitanata e lo è ancora”, ha spiegato Alfonso Ciampolillo, segretario SPI Cgil Foggia. “Quel dinamismo è il frutto di una realtà sociale caratterizzata da un forte spirito d’iniziativa e, spesso, da una proficua propensione alla collaborazione intergenerazionale: i giovani possono insegnarci moltissimo e qualcosa possiamo restituire loro non solo in termini di esperienza. Vogliamo costruire sinergie che mettano a sistema quel dinamismo in modo nuovo, scommettendo sul senso di Comunità che a San Severo continua a essere molto forte”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)