Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 304 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

uni

Foggia, 30 maggio 2023 – Il Dipartimento di Economia Management e Territorio (DEMeT) dell’Università di Foggia, partner del progetto CERES: agriCultural product traceability and mERchant Escrow, finanziato dal consorzio TruBlo nel programma Horizon 2020 ad Agrismarter srl, società di innovazione e trasferimento tecnologico in agricoltura, incontrano il soggetto capofila, del Mediterranean Institute for Innovation Communications and Technology (MIICT) di Malta, specializzato in alta ricerca, comunicazione e tecnologia avanzata tra cui L’Intelligenza Artificiale (AI). (https://miict.org/).
Il partenariato riunitosi in occasione dell’Internationalisation Partnership Awards Scheme +, concesso dal Malta Council for Science and Technology (MCST), favorisce le basi di un percorso progettuale saldo e ricco nella crescita del progetto Ceres.
Il progetto CERES (https://www.trublo.eu/ceres/) si pone l’obiettivo di dare una risposta concreta alla necessità di garantire tracciabilità e trasparenza nella costruzione della catena del valore nel settore agricolo per consentire una giusta distribuzione della redditività a tutti gli attori della filiera. I tre aspetti salienti del progetto sono rappresentati da tecniche complesse e sicure di georeferenziazione e dall’applicazione dell’intelligenza artificiale e della blockchain. Le metodologie di geolocalizzazione proposte da CERES si basano su processi di convalida a 3 livelli utilizzando indirizzi IP, LBS per dispositivi intelligenti e convalide satellitari. Il progetto “CERES” affronta, inoltre, la digitalizzazione dei processi logistici e di vendita e degli accordi a termine di credito (INCOTERM e smart-contract) utilizzando tecnologia blockchain volta a tutelare tutte le parti coinvolte.
Il gruppo di ricerca del DEMET per il progetto CERES è coordinato dal prof. Giulio Mario Cappelletti ed è composto da: prof Luca Grilli, dott. Carlo Russo, dott. Domenico Santoro, dott. Angelo Giacinto Sgarro.
Tra gli eventi organizzati nell’ambito del progetto, anche il convegno “CERES: la redditività delle aziende agricole nell’era 5.0” organizzato nell’ambito della 73ª Fiera internazionale dell'agricoltura e della zootecnia e patrocinato dall’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, il 30 aprile 2023, moderato dal prof. Giulio Mario Cappelletti.
L’evento è stato molto apprezzato in quanto è stato l’incontro più partecipato di tutta la Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnica di Foggia 2023. Ha riunito esperti e figure chiave interessate a discutere lo stato dell'arte in agricoltura, nell'acquacoltura e il ruolo delle soluzioni innovative, come il progetto CERES, nel plasmare il futuro del settore. Il convegno è stato caratterizzato da presentazioni approfondite su una vasta gamma di argomenti, tra cui il valore delle catene di approvvigionamento agricole, il potenziale della blockchain nella tracciabilità dei prodotti agricoli, la logistica e l'integrazione delle economie verdi, blu e circolari. Sono stati inoltre esplorati a fondo il ruolo della logistica e dei trasporti nel settore agroindustriale, nonché l'importanza della ricerca, dell'innovazione e della tecnologia nel sostenere la crescita regionale e internazionale.
I relatori hanno tenuto presentazioni sui seguenti argomenti:
• Il valore delle filiere agricole: sfide future - Carlo Russo, Agrismarter.
• Blockchain nella tracciabilità dei prodotti agricoli - Luca Grilli, Università di Foggia.
• Upskill e reskill per integrare l'economia blu, verde e circolare - Michela Cariglia, AGAPE.
• Il ruolo della logistica e dei trasporti nel settore agroindustriale - Pasquale Cataneo, Fast CONFSAL.
• Ricerca, innovazione e tecnologia con soluzioni a supporto - Rossana Caputo, MIICT.
La presentazione di Rossana Caputo, Presidente del MIICT e project leader del Progetto CERES, ha illustrato il legame con il territorio e l’importanza dell’internazionalizzazione delineando i risultati del progetto ottenuti finora, nonché la sua direzione sia a breve sia a lungo termine. La tavola rotonda, moderata dal Prof. Giulio Mario Cappelletti, ha fornito un'ottima piattaforma di dialogo tra esperti del settore, responsabili politici e rappresentanti di varie associazioni di categoria. Il vivace dibattito ha evidenziato le sfide e le opportunità che il settore agricolo deve affrontare e ha sottolineato la necessità di collaborazione e innovazione per garantire la sostenibilità e la crescita a lungo termine. I risultati del convegno hanno prodotto le linee guida per le successive azioni di innovazione sociale. L'evento si è concluso con l’attesa performance di showcooking dello chef Francesco Panniello che ha celebrato l'importanza di ingredienti di alta qualità e tracciabili nella creazione di piatti tipici. Vorremmo esprimere la nostra gratitudine a tutti i relatori ed i partecipanti per i loro preziosi contributi e per aver reso l'evento CERES un successo indiscusso. I confronti e le intuizioni condivise durante l’incontro hanno indubbiamente posto le basi per concreti sviluppi nel mondo dell'agricoltura e della tecnologia, e in particolare nel Progetto CERES. Un ringraziamento speciale va a Gisella Naturale, Senatrice della Repubblica Italiana e Vice Presidente della Nona Commissione Agricoltura d'Italia, che ha onorato la tavola rotonda con la sua presenza.
Il partenariato ringrazia per aver sostenuto e dichiarato di seguire l’evoluzione del Progetto CERES.

Workshop “CERES APPLICATION MODEL” tenuto dal 16 al 18 maggio 2023 c/o il Dipartimento DEMeT.

Il workshop “CERES APPLICATION MODEL” che si è tenuto dal 16 al 18 maggio c/o il Dipartimento DEMeT, patrocinato dall’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, ha visto il coinvolgimento di studenti universitari, dottorandi, agronomi, operatori del settore e dell’imprenditore cinese Yuntao Wang. Qui, con la collaborazione di tutto il gruppo di ricerca e con la partecipazione in presenza della Dott.ssa Caputo Rossana e del Dott. Mallia Bernard del MIICT si sono affrontate importanti questioni ed è stata data la possibilità ai partecipanti di immergersi nelle principali funzionalità legate all’applicazione della metodologia blockchain alle filiere agricole ed agroalimentari, affinando insieme la costruzione del menù dell’app fatta e pensata per tutti i potenziali utilizzatori del settore.
In particolare:
• il prof. Luca Grilli (Unifg) ed il dott. Domenico Santoro (Uniba) hanno mostrato il funzionamento della tecnologia Blockchain (Bitcoin ed Ethereum) dalla nascita alle prossime evoluzioni, evidenziando come questi strumenti siano funzionali, e potenzialmente strategici, nel settore agricolo per la digitalizzazione dei processi logistici e di tracciabilità.
• Il dott. Carlo Russo ha illustrato il fabbisogno di innovazione nel settore agricolo e la necessità di redistribuire il valore lungo tutte le filiere.
• Il dott. Bernard Mallia ha presentato l’applicazione “CERES”, evidenziandone le principali funzionalità e potenzialità.
• La dott.ssa Rossana Caputo, project leader del progetto “CERES” ha unito e stimolato il gruppo di lavoro parlando di competenze globali necessarie alla transizione umana. Ha, inoltre, guidato, in collaborazione con gli altri membri del gruppo di ricerca, l’esercitazione di analisi dei casi d’uso dell’app “CERES” soffermandosi sulla determinazione ideale dell’interazione tra gli stakeholders del settore nell’ambito dell’approvvigionamento della manodopera e di come ridefinire il processo volto ad ovviare a fenomeni di natura sommersa.
Tutte le attività sono state svolte utilizzando la piattaforma e-learning dell’Università di Foggia e l’intero evento è stato trasmesso in diretta Zoom e registrato in cloud per garantire massima diffusione.
Dalle attività svolte sono emersi importanti spunti in merito ai futuri sviluppi delle azioni da intraprendere per favorire il consolidamento nel settore agricolo delle nuove tecnologie informatiche, soluzioni di agricoltura 4.0 e dell’uso consapevole dell’intelligenza artificiale (AI). Questi importanti temi vedranno un ulteriore momento di discussione nel prossimo evento previsto per la metà di luglio, in cui saranno coinvolte tutte le parti interessate.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti sul Progetto CERES e sugli eventi futuri incentrati sull'intersezione tra innovazione ed economia verde e blu.
Per maggiori informazioni: www.unifg.it

Ufficio Stampa, Comunicazione istituzionale ed Eventi di Ateneo
Università di Foggia

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cagnanoDocumento propedeutico all’attivazione di nuovi servizi per migliorare il sistema dei trasporti
Riguarda i comuni di Cagnano, Carpino, Ischitella, Monte San’Angelo e Vico del Gargano

CAGNANO VARANO É stato predisposto lo Studio sulla Mobilità dell’Area Interna Gargano. I sindaci dei comuni di Cagnano Varano (capofila), Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano, in questi giorni, avranno il tempo di fare eventuali osservazioni per integrarlo. Nella sua versione definitiva, lo Studio predisposto sarà uno degli assi centrali su cui parametrare e attivare gli interventi sulla mobilità previsti all’interno della Strategia d’Area Gargano, approvata nel 2020, con distinte Deliberazioni dei Consigli Comunali di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano.
A seguito dell’approvazione della Strategia d’Area Gargano, nel luglio del 2021, è stato sottoscritto l’Accordo di Programma Quadro – Regione Puglia – “AREA INTERNA Gargano” con l’obiettivo di dare risposte concrete alle diverse criticità rilevate in sede di analisi, attivando, al contempo, una serie di interventi in grado di valorizzare le opportunità presenti nell’area, al fine di contribuire allo sviluppo di questa importante zona garganica.
La Strategia dell’Area Interna interviene valorizzando le potenzialità e le opportunità presenti nell’area, su quattro assi prioritari: Salute, Istruzione e Formazione, Mobilità, Sviluppo locale.
In particolare, gli interventi previsti sull’asse “Mobilità” sono finalizzati a favorire, e in alcuni casi migliorare, la fruizione di servizi essenziali, quali quelli legati a istruzione e formazione, sanità e turismo.
A tal proposito, lo “Studio della mobilità dell’area” è propedeutico alla progettazione degli interventi diretti a rafforzare il sistema del trasporto pubblico e privato, quali il “Taxi sociale” e il “Bus bianco”.
Al fine di raggiungere gli obiettivi e i risultati previsti dall’Accordo quadro in tema di mobilità, lo studio esamina, innanzitutto, i diversi piani, sia a livello regionale che a livello locale, direttamente connessi con il sistema dei trasporti (piano regionale dei trasporti, piano regionale della mobilità ciclistica, piano regionale delle merci e della logistica e le programmazioni tematiche, ecc...) oppure che influenzano le scelte in materia trasportistica (piano paesaggistico territoriale regionale, piano territoriale di coordinamento provinciale, piano strategico del turismo, programma operativo regionale, strumenti urbanistici e di programmazione della mobilità a livello comunale, ecc...).
Lo studio analizza l’attuale offerta di reti e servizi di trasporto, prende in esame la domanda di mobilità esistente e le modalità con le quali viene soddisfatta e si sofferma sulla domanda potenziale mettendola in relazione con gli interventi previsti dalla “Strategia per l’Area Interna – Gargano”. Lo studio conferma che le categorie di popolazione per le quali il problema dell’accessibilità al sistema dei trasporti risulta più critico sono quelle degli anziani e dei giovani, con particolare riferimento agli studenti. Relativamente a questi target, il piano di mobilità evidenzia quali sono i bisogni e le esigenze che il “Bus Bianco” e il “Taxi Sociale” sono chiamati a soddisfare, e illustra i principi organizzativi e gestionali che questi due servizi di trasporto devono seguire, affinché ne siano garantite l’efficienza e l’efficacia, unitamente alla sostenibilità nel tempo.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cagnano
A Cagnano Varano il forum sul progetto transfrontaliero “Green Waters Adventure”
Idee, proposte, visioni che partono direttamente dai protagonisti del territorio, adulti e ragazzi, che hanno a cuore lo sviluppo del Gargano e delle sue lagune. Con l’acqua al centro delle discussioni partecipate, quale opportunità per pensare che la “restanza” possa diventare “ritornanza”. Perché l’obiettivo è quello di promuovere il turismo sportivo acquatico e avventuroso per sostenere la crescita economica dei territori, favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici ed intensificare la cooperazione nell'area del basso Adriatico. Sono le finalità del progetto transfrontaliero “Green Waters Adventure”, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014-2020, cofinanziato dall’Unione Europea, e gestito dalla Regione Puglia, che partecipa insieme al Molise. Cagnano Varano, nella giornata di ieri, presso il “PalaDiGennaro”, ha ospitato l’incontro dedicato al progetto che vede in qualità di ente capofila il Parco Nazionale del Gargano e partner pubblici e privati quali il Politecnico di Bari, il Ministero della Cultura della Repubblica di Albania, l’Organizzazione turistica di Ulcinj – Montenegro, il Comune molisano di Castel San Vincenzo, il Comune di Cagnano Varano, la Regione Puglia con il dipartimento Turismo, Economia della Cultura e valorizzazione territoriale, in collaborazione con Euromediterranea.
«Il progetto mira a rafforzare la cooperazione tra Italia, Albania e Montenegro per sviluppare il turismo lacuale, fluviale, marino-costiero delle acque – spiega Costanzo Cascavilla, coordinatore del progetto - . L’iniziativa vuole valorizzare questi asset turistici collegandoli con altri asset del turismo di avventura, ovvero i cammini, le bike, la speleologia, l’ippoturismo, l’enogastronomia, la cultura. Tutte quelle forme di turismo, dunque, diverse da quello balneare che è già molto presente nei territori coinvolti. L’idea è quella di promuovere un turismo che va verso le aree interne, che valorizza i fiumi, le acque e soprattutto i laghi di Scutari, Castel San Vincenzo, Varano e Lesina per offrire itinerari diversi e favorire la destagionalizzazione del turismo». La partecipazione attiva si è rivelata particolarmente numerosa, circa 200 i presenti, anche grazie alla presenza di una classe del liceo linguistico e delle Scienze Umane “Maria Immacolata” di Cagnano Varano – Istituto principale “De Rogatis-Fiortitto” di San Nicandro Garganico, e una dell’Istituto Comprensivo “D’appolito” di Cagnano Varano, di enti pubblici, operatori turistici e culturali, associazioni sportive, culturali e ricreative, operatori della nautica, dell’accoglienza, della ristorazione d’eccellenza, dei servizi di trasporto quali gli idrovolanti, semplici operatori economici, agenzia di viaggio, tour operator.
L’incontro si è svolto nell’ambito di un forum pubblico in modalità Open Space Tecnology, dove ciascuno dei presenti ha contribuito con una propria proposta, un suggerimento, un’esigenza. Tanti i temi rilevati, approfonditi attraverso gruppi di lavoro che hanno favorito la discussione e la partecipazione. Valorizzazione della costa garganica e dei sentieri, favorire la mobilità lenta, sostenere il capitale narrativo attraverso il turismo sostenibile, garantire l’accessibilità del Gargano alle persone con disabilità e tante altre proposte. Il forum è stato condotto da Emmanuele Daluiso, esperto di politiche di programmazione dello sviluppo locale. All’incontro hanno partecipato tutti i referenti dei partner del progetto. La moderazione è stata assunta da Maurizio Varriano, coordinatore dei Borghi d’Eccellenza Italiani. «Il progetto vuole dare spazio a nuovi segmenti di domanda turistica nei territori coinvolti, per prevedere anche la replicabilità dei risultati ottenuti – aggiunge Pasquale Pazienza, presidente del Parco Nazionale del Gargano - . L’ente parco in questo progetto intende creare una sorta di piattaforma hardware all’interno della quale sviluppare un’applicazione software per mettere tutti i soggetti che offrono e svolgono attività di diffusione territoriale nelle condizioni di mettersi in contatto con chi fa mercato, per aumentare il segmento del turismo sportivo acquatico e avventuroso, forse quello più appropriato per puntare anche alla destagionalizzazione».
La presenza dei rappresentanti della Repubblica Lituana, dei partner Montenegrini e Albanesi, ha coronato l’incontro con la redazione di un report che vedrà riscontro prossimamente, per sviluppare una strategia comune di gestione del turismo sportivo-avventuroso, il progetto infatti mira a rafforzare la cooperazione e il networking tra Italia, Albania e Montenegro, uniformando prodotti e servizi offerti, dando vita ad nuovo percorso transfrontaliero in grado di individuare le peculiarità dei territori. Al forum sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore al Turismo del Comune di Cagnano Varano, Michele Coccia, il sindaco di Lesina, Primiano L. Di Mauro, l’assessore all’Ambiente del Comune di Ischitella, la biologa marina Lucrezia Cilenti.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

monteleone di pugliaMONTELEONE DI PUGLIA - Nell'ambito del progetto "MENS SANA IN CORPORE SANO" finanziato dal Ministero dell'Interno attraverso il PON Legalità 2014-2020, il Comune di Monteleone di Puglia continua a consolidare il percorso intrapreso alcuni anni fa come Comunità vocata all’accoglienza integrata, attraverso progetti in favore di cittadini rifugiati e di minori stranieri non accompagnati. Inaugurato il nuovo campo di calcio a 5 dedicato a S.E. Mons. Guido Maria Casullo, vescovo missionario in Brasile. La giornata è iniziata con l'accoglienza degli ospiti presso la residenza municipale, per poi proseguire con l'intitolazione della via cittadina e dei nuovi uffici del Centro SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) con taglio del nastro da parte del sindaco Giovanni Campese, del vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e dell'assessora regionale al Welfare Rosa Barone. Poi la visita agli impianti sportivi alla presenza di una delegazione della società di calcio del Cerignola, militante nel campionato di serie C, che intende aprire una Scuola calcio a Monteleone che faccia della integrazione il tratto caratteristico. "Un percorso di sviluppo e di crescita – commenta il sindaco di Monteleone di Puglia - ancorato a valori quali quelli della memoria, della solidarietà, del mettersi al servizio della comunità. I nuovi spazi realizzati sono funzionali a rafforzare il modello di accoglienza integrata e diffusa dei migranti che il Comune ha già avviato da qualche anno e dunque la qualità della vita della comunità locale, consolidando il modello di Borgo dell’Accoglienza." Una festa di gioia tra generazioni a Monteleone di Puglia, borgo dell’accoglienza e dell’ospitalità.
“Se è vero che esiste uno spirito dei luoghi - ha affermato il vice presidente della Puglia, Raffaele Piemontese - a Monteleone di Puglia si è incarnato nella figura di Guido Maria Casullo, vescovo missionario, interprete ante litteram della Chiesa in uscita, sempre in uscita, che va incontro alle persone, secondo quello che ripete incessantemente Papa Francesco.

Bene hanno fatto il sindaco Giovanni Campese e la comunità dei monteleonesi a intitolare a Monsignor Casullo, nato nel 1909 in questo borgo dei Monti Dauni al confine con la Campania, la sede dell’Ufficio di Coordinamento del Sistema Accoglienza Integrazione, una strada e un bel campo di calcetto.

Il tributo di Monteleone di Puglia a un cittadino del mondo e campione di solidarietà ne reinterpreta la lezione e la storia. Come ha ricordato il sindaco Campese, qui si è consolidata un’esperienza di accoglienza e di piena integrazione tra persone provenienti dal Pakistan, dal Bangaldesh, dal Libano; è stata creata un’azienda sociale che eroga servizi a 141 assistiti di diversi comuni dei Monti Dauni. Un modello a cui ispirare le politiche per le nostre aree interne e non solo”. Quasi un quinto degli stranieri in Italia - 889.602 persone su un totale di 5.014.437 - vive e lavora nelle aree montane. Ma se si incentivasse l’integrazione con azioni concrete, gli immigrati potrebbero aumentare e rivelarsi una straordinaria risorsa per questi territori che negli ultimi anni sono stati abbandonati. In provincia di Foggia esistono alcuni buoni esempi, come quello di Monteleone di Puglia, dove l’esperimento ha ben funzionato, ripopolando un borgo abbandonato e favorendo la pacifica coesistenza, l’integrazione che diventa volontaria adesione non solo alle leggi, ma anche agli usi e perfino al “dialetto”, oltre che ovviamente dando una spinta decisiva al rilancio economico del territorio. Oggi, tra Monteleone di Puglia, Anzano, Accadia e Deliceto, ma anche in alcuni borghi della vicina Irpinia, sono 141 gli ospiti provenienti soprattutto dall’Africa ma anche dai luoghi di guerra come l’Ucraina, che vivono e lavorano, vanno a scuola, frequentano la parrocchia e i centri sportivi. “Per noi i migranti sono una risorsa e non un costo. Preferiamo accoglierli e farli integrare con le nostre comunità piuttosto che metterli nei centri di accoglienza. E i risultati si vedono”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

carlantinoI carlantinesi hanno co-finanziato parte degli interventi contribuendo direttamente per riavere la Cappella
Sito religioso importante anche per i pastori che vi giungevano da Molise e Abruzzo durante la transumanza
Anche Monsignor Giovanni Pinto ha raccolto fondi attraverso un libro dedicato ai suoi ricordi di Carlantino

CARLANTINO Dopo 10 anni di chiusura per inagibilità, finalmente il prossimo 18 maggio 2023 sarà riaperta la Cappella della Santissima Annunziata di Carlantino. Grazie a finanziamenti pari a circa 200mila euro, si è intervenuti sia per ristrutturare la piccola Chiesa sia per sistemare la piazza antistante. La Cappella domina l’omonima piazza dove, con circa 19mila euro di fondi ministeriali, si è provveduti a sistemare il verde e la vegetazione mentre con ben 100mila euro si è intervenuti per ripristinare l’illuminazione esterna, assestare il marciapiede sottostante il piazzale e collocare dei nuovi fari per illuminare la Chiesa.
Con circa 80mila euro ottenuti dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), invece, si sono effettuati i lavori all’interno della Cappella. Si è intervenuti sul tetto in legno della struttura per rimuovere il tarlo, sono stati effettuati un trattamento di ripristino delle statue, l’imbiancatura di tutte le pareti e la levigatura del pavimento. “Un quinto dei fondi ottenuti dalla CEI è stato co-finanziato dai miei cittadini ai quali va un ringraziamento davvero particolare – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia – Un grazie di cuore anche a monsignor Giovanni Pinto che ha contribuito a raccogliere altri fondi destinati alla Cappella”. Il primo cittadino fa riferimento al libro “Carlantino, ricordo…” scritto, appunto, da monsignor Giovanni Pinto, ex cancelliere della diocesi di Lucera-Troia. Con il ricavato ottenuto dalla vendita del volume si è creato un fondo ad hoc che è stato impiegato per la ristrutturazione della Chiesa.
La riapertura e la benedizione della Cappella avverrà nel corso di una Santa Messa che sarà celebrata dal Vescovo della diocesi di Lucera-Troia, Monsignor Giuseppe Giuliano. L’evento, che inizierà alle ore 18, sarà animato dalla banda della vicina Celenza Valfortore e sarà allietato da uno spettacolo di fuochi pirotecnici.
Con la riapertura della Cappella, la festa della “Madonna della Ricotta” (svoltasi lo scorso anno ma con la chiesa ancora chiusa) avrà di nuovo la sua casa. La festa della “Madonna della ricotta”, che anche quest’anno sarà celebrata dal 26 al 28 maggio, deve il suo nome a una consuetudine ormai lontana, quella della transumanza. A Carlantino, per far pascolare e rifocillare le proprie greggi gratuitamente, senza pagare nulla ai proprietari terrieri, giungevano pastori dall’Abruzzo, dal Molise e dalle regioni del Centro Italia. Portavano le loro pecore su Monte San Giovanni. Ai piedi dell’altura, sorge la Chiesa dedicata alla Santissima Annunziata. I pastori, come segno di ringraziamento, prima di lasciare la generosa e ospitale terra di Puglia, rendevano omaggio alla Madonna lasciando in offerta latte, formaggi, ricotta. Consuetudine e ricorrenza che, ogni anno, Carlantino ricorda celebrando colei che nell’immaginario popolare da Santissima Annunziata si è trasformata in “Madonna della ricotta”.
Sistemato l’interno della Cappella e la piazza antistante, sono partiti anche i lavori per ristrutturare la casa canonica. Per questo intervento, l’amministrazione comunale di Carlantino ha ottenuto dalla Regione Puglia un finanziamento pari a 50mila euro.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)