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Psicologia

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Che cosa è la Riprogrammazione mentale? È una specie di lavaggio del cervello? Assolutamente no! È una tecnica ampiamente studiata e riconosciuta come assolutamente efficace e sicura (la si utilizza anche con i bambini) che si basa sui “condizionamenti neuroassociativi”.
Che significano queste parolone difficili? Nel 1904, il fisiologo russo Premio Nobel Ivan Pavlov dimostrò, nel suo famoso esperimento sulla secrezione salivare dei cani, che il cervello, in risposta a determinati stimoli, produce delle "risposte comportamentali condizionate". Nel suo esperimento Pavlov suonava un campanello ogni volta che presentava ad un cane il cibo. In questo modo creò nel cane una cosiddetta "neuroassociazione" tra cibo e suono del campanello in grado di stimolare nel cane una risposta comportamentale condizionata (condizionamento neuroassociativo): successivamente, attivando il solo suono del campanello, il cane reagiva in maniera identica a quando gli veniva presentato il cibo cioè con la salivazione.

Ulteriori esperimenti, condotti anche su soggetti umani, dimostrarono che il condizionamento neuroassociativo (neuroassociazione) è tanto più forte quanto più cresce il numero delle esperienze ad esso relative e quanto più intenso è lo stato d'animo associato; e noi sappiamo che ogni comportamento è dettato da un preciso stato d'animo. Tale "apprendimento" resta latente, relegato nell'inconscio, pronto a riattivarsi al presentarsi dello stimolo giusto. Se teniamo conto del fatto che il 98% di quello che fa il cervello è al di fuori del dominio della coscienza, possiamo comprendere l'enorme importanza che i condizionamenti neuroassociativi hanno nella nostra vita, nella determinazione dei nostri stati d'animo e, di conseguenza, dei nostri comportamenti.
Durante i miei corsi di formazione (ad esempio: “L’anno più importante della tua vita”) utilizzo molto questa tecnica per “riprogrammare” (come un computer) la mente dei partecipanti al fine di far raggiungere loro gli obbiettivi che si sono prefissati. Dopo quella tecnica ipnotica di riprogrammazione mentale, il cervello inizia ad essere attratto magicamente come una calamita dall’obiettivo sul quale si è lavorato. È una magia? No, è semplicemente Neurologia, Scienza.
Altri due obiettivi tipici sui quali mi ritrovo spesso ad utilizzare questa tecnica sono: perdere peso e smettere di fumare.
Iniziamo dal perdere peso chiedendoti: riesci a ricordare quante volte ti sei messo a dieta? Quanti tipi diversi di dieta hai provato? Come è andata?

Gli studi ci dicono che la maggior parte delle persone (circa il 90%) che si mette a dieta non solo non riesce a mantenere stabilmente il nuovo peso raggiunto ma il più delle volte prende qualche Kg. in più rispetto al peso di partenza.

Perché, generalmente, è così difficile perdere peso?

Molte persone credono che dimagrire sia una questione di forza di volontà nel rispettare le regole imposte dalla dieta o, peggio ancora, nel resistere alla fame saltando i pasti: questo è un grave ERRORE!! Il perdere peso PER SEMPRE (che significa non riacquistare più i Kg. persi) dipende esclusivamente dal cervello. Fino a quando ad esempio si utilizza e si continua a vedere il cibo come uno strumento per regolare le emozioni negative (mangio quando sono annoiato, arrabbiato, ecc…), sarà matematicamente impossibile raggiungere e mantenere il peso forma. Soltanto se il cibo ricomincia ad essere percepito dal nostro cervello come un qualcosa di indispensabile per la sopravvivenza e il nutrimento (mangio perché ho fame e smetto di mangiare quando sono sazio) sarà possibile perdere peso e mantenerlo senza sforzi.

Un altro motivo importante per il quale è difficile perdere peso e mantenerlo nel tempo è il seguente. Se ti chiedessi: sei contento di metterti a dieta per l’ennesima volta? La tua risposta MOLTO probabilmente sarà negativa. Come si può sperare di mantenere il nostro peso forma se tutto questo per il cervello è puro DOLORE? Diventa tutto molto più difficile! Il nostro cervello ci fa raggiungere solo gli obiettivi che nella nostra mente sono associati al PIACERE. Chi è magro per natura non si sforza di mantenere il suo peso forma, né si chiede se ingrasserà mangiando quel pezzo di pizza o di torta: se ha fame lo mangia, se non ha fame non lo mangia senza fare appello alla forza di volontà, non è un dolore rinunciare a quel cibo.

Qual è la buona notizia? La buona notizia è che tutti nasciamo magri e predisposti a mantenere un peso normale, con tranquillità e senza lottare.

Fare appello soltanto alla parte razionale del nostro cervello per dimagrire (cosa posso e cosa non posso mangiare) spesso risulta essere una strategia perdente. Per cambiare definitivamente le abitudini alimentari deleterie e i comportamenti sbagliati bisogna agire in profondità, sulla nostra mente inconscia, attraverso la Riprogrammazione mentale.
Stesso discorso vale per la dipendenza dal fumo di sigaretta. Molte persone provano costantemente a smettere di fumare nel corso della loro vita, magari riescono a non fumare per un periodo di tempo più o meno prolungato, ma poi per un motivo o per un altro ci ricascano nuovamente.

La dipendenza dal fumo è considerata, dal punto di vista medico e psicologico, una tossicodipendenza al pari delle altre. Come tutte le tossicodipendenze, per uscirne definitivamente non basta convincersi razionalmente che quel comportamento è sbagliato (ad es. il fumo fa male, provoca il tumore, porta alla morte, ecc…, tutte informazioni che il fumatore conosce perfettamente, sono scritte anche sul pacchetto) ma è necessario convincere anche la parte più profonda e inconsapevole del nostro cervello che ci spinge a fumare nonostante tutto.

In entrambi i casi (perdere peso e smettere di fumare) si utilizza l’ipnosi e la riprogrammazione mentale come tecniche principali. L'ipnosi ha un potente effetto sulle abitudini sbagliate (mangiare in eccesso e fumare) e favorisce il cambiamento dei comportamenti grazie all'utilizzo dello stato mentale chiamato trance ipnotica. La trance ipnotica rende meno attiva la parte cosciente e razionale della mente. I condizionamenti e le abitudini, così, perdono forza. In questa condizione, le suggestioni (frasi, immagini, metafore, idee) comunicate dall’Ipnoterapeuta sono in grado di raggiungere la mente ad un livello più profondo: l'inconscio. Soltanto se il cambiamento avviene in profondità sarà facile mantenerlo nel tempo (per sempre!) senza dover utilizzare la forza di volontà.

P.S.: Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza, scrivete direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it. Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al: 340.2351130.

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Anche se, generalmente, la parola CONFLITTO genera subito emozioni negative da allontanare il più presto possibile, in realtà il conflitto tra due persone rappresenta una parte naturale di qualunque relazione basata sul confronto aperto tra due diverse mentalità e visioni del mondo.

E' completamente normale, quindi, che anche persone molto simili, che vanno sempre d'accordo, prima o poi vivano situazioni in cui le loro intenzioni, desideri, esigenze o opinioni non collimano perfettamente e tutto ciò può portare alla nascita di un conflitto.

Da questo punto in poi le strade che si generano sono soltanto due: queste divergenze possono o risolversi o dar luogo ad un allontanamento dei protagonisti del conflitto.

In questo articolo voglio svelarti alcuni “trucchetti” per non perdere l’affetto di una persona importante a causa di un semplice conflitto. Inizio dicendoti cosa NON bisogna fare, gli errori più comuni nella gestione di un conflitto:

1. Cancellazione. Quando non si menziona affatto che esista un problema, quando si fa finta di niente per non affrontare la discussione. Purtroppo è molto diffusa ed è un GRAVE ERRORE!!
2. Generalizzazione. Dire all'interlocutore frasi del tipo “Sei SEMPRE il solito…” “Tu non vieni MAI…” ecc… generalizzando comportamenti che magari l'altro non sempre manifesta.
3.  Finzione. Fingere sentimenti che in realtà non si provano per evitare di avvertire quelli che si sentono veramente.
4.  Acting out. L'acting out consiste nel rompere oggetti, percuotere qualcuno, abbandonare la discussione andando via.

Nessuno di questi atteggiamenti, ovviamente, risulta essere valido per gestire costruttivamente i conflitti interpersonali.

Che cosa bisognerebbe fare allora per gestire efficacemente una situazione conflittuale?


Le strategie più efficaci che permettono di trasformarne l'energia generata da un conflitto in una straordinaria fonte di crescita per qualunque tipo di relazione (coppia, genitori-figli, amici, colleghi, ecc…) sono:

1. Distaccarsi emotivamente dalla spirale negativa di attacchi e contro-attacchi di cui un conflitto è spesso costituito. Per raggiungere questo obiettivo, si può ricorrere ad un piccolo “trucco”: cercare di vedere la scena del conflitto da lontano, come se fossimo in cima ad una montagna o su di un balcone. Questo ci permette di non rimanere “intrappolati” nel circolo vizioso comunicativo che spesso i conflitti comportano.
2. Rimanere focalizzati sui nostri veri obiettivi nel breve e lungo periodo. Spesso nei conflitti si perde di mira il problema vero, e si divaga in una spirale senza fine di recriminazioni reciproche particolarmente distruttive. E' bene invece rimanere focalizzati sul problema che causa il conflitto e sull’obbiettivo che vogliamo raggiungere. Avendo in mente questi due paletti si può lavorare bene insieme per trovare una soluzione.
3. Riconoscere i propri errori e scusarsene. Ciò stimolerà l'altro a fare altrettanto. Evitare di difendere ingiustamente i propri errori, potrà permettere alle parti coinvolte di vedere la loro situazione da nuovi punti di vista.
4. Formulare delle richieste specifiche, invece che criticare l'interlocutore o affibbiargli etichette negative generalizzate alla totalità della sua persona del tipo “Sei un irresponsabile”, “Sei un disonesto ” ecc…, circoscrivi esattamente quale suo comportamento non ti è piaciuto e suggeriscigli le azioni concrete che vuoi che intraprenda.

La violenza non è forza ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla…

Benedetto Croce


Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza scrivete direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it . Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al 340.2351130

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Oggi voglio parlarvi dell’importanza di rimanere, per tutta la vita, degli studenti avidi di nuove conoscenze e di informazioni all’avanguardia che possono aiutare a risolvere situazioni difficili e ad accelerare l’acquisizione di risultati importanti per la nostra vita in generale. Abbandonato definitivamente il concetto che ognuno di noi venga addestrato ad affrontare la vita personale e professionale attraverso il solo percorso scolastico, intraprendere un percorso formativo equivale ad essere sempre aggiornati, ad avere una marcia in più rispetto agli altri. Molta parte dell’attuale crisi, dopotutto, è stata determinata proprio dal non percepire o non voler vedere i cambiamenti che si stavano profilando all’orizzonte. I tempi cambiano e ognuno di noi deve cambiare con loro, pena il restare indietro rispetto agli altri e quindi cadere in crisi. È proprio in momenti di crisi, quindi, che diventa necessario rinnovarsi e migliorarsi attraverso la formazione.

Ok, ma come faccio a distinguere un percorso formativo valido?

Innanzitutto scegli il percorso formativo che più è importante per te in questo momento della tua vita: quali capacità vorresti acquisire? Quali abilità che già possiedi vorresti migliorare? Quale vecchio comportamento deleterio vorresti abbandonare definitivamente? Quali nuove informazioni potrebbero aiutarti dal punto di vista personale e professionale?
Un corso di formazione valido utilizza metodologie validate dalla comunità scientifica. Ciò significa che tutte le informazioni, le tecniche, le strategie e gli strumenti utilizzati durante il corso, devono appartenere ad una scienza ufficialmente riconosciuta come valida ed efficace. Solo questo garantisce il raggiungimento degli obiettivi formativi ed il miglioramento delle proprie capacità. Tutto questo ci fa capire che corsi di formazione improvvisati da fantomatici guru senza nessun titolo, corsi a distanza soltanto attraverso e-book di pochissime pagine che promettono di cambiarti la vita, sono fortemente sconsigliati. Quindi, prima di iscriverti ad un corso di formazione, prima di investire dei soldi, del tempo e delle energie, innanzitutto consulta il curriculum del relatore chiedendoti: a quale titolo può parlare di queste cose? È il suo lavoro? Ha delle certificazioni “serie” che mi dicono che è bravo nel suo lavoro? In Italia, purtroppo, (vi basta fare una piccola ricerca su internet) ci sono troppi formatori che parlano tranquillamente di questioni psicologiche senza essere minimamente del campo, trasferiscono informazioni  non solo completamente sbagliate dal punto di vista scientifico ma addirittura deleterie per il pubblico ignaro e pagante. State attenti!!

Qual è l’atteggiamento mentale giusto da tenere durante un corso di formazione?

Premesso che il cervello è altamente plastico, cioè può cambiare in continuazione, può apprendere informazioni nuove, può modificare vecchi comportamenti che non ci stanno più bene, ecc… (la Psicoterapia sfrutta proprio questa capacità del cervello), l’atteggiamento mentale giusto di chi voglia trarre il meglio da un percorso di formazione è senz’altro un sano atteggiamento di apertura verso il cambiamento. Cambiamento è = a miglioramento: se vuoi migliorare un aspetto di te, una tua abilità, devi necessariamente cambiare qualcosa, perché se fai le cose come le hai sempre fatte, il risultato sarà sempre lo stesso che hai ottenuto fino ad adesso, non cambierà mai niente, non migliorerai mai.

 

P.S.: Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza, scrivete direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it. Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al: 340.2351130.

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In un periodo storico come questo che stiamo vivendo attualmente, la frenesia è all’ordine del giorno. A tutti noi capita di avere la sensazione che il tempo a nostra disposizione in una giornata sia sempre troppo poco e che ci servirebbe una giornata di almeno 48 ore per poter fare tutto quello che abbiamo da fare quotidianamente. Eppure, il tempo è la risorsa più democratica che possediamo: tutti (dal multimilionario al barbone in stazione) abbiamo 24 ore a nostra disposizione per vivere nel migliore dei modi. È come impieghiamo il nostro tempo e come lo facciamo fruttare che fa la differenza tra una persona e l’altra.

Nell’articolo di oggi voglio darvi alcuni consigli semplici ma importanti che vi serviranno per incominciare (se vorrete approfondire questo argomento potrete seguire il mio seminario sulla “Gestione del tempo” in partenza a Settembre) a sfruttare meglio il vostro tempo e a dare più valore alla vostra vita.

Ecco a voi una lista di 10 consigli per gestire meglio la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo.

1.    INIZIA DALLE COSE IMPORTANTI E DIFFICILI: ad inizio giornata chiediti “quali sono le cose più importanti da fare oggi?”. Dopo aver fatto una lista inizia da quelle più impegnative e portale a termine.
2.    NON LAMENTARTI: spesso quando dobbiamo portare a termine compiti impegnativi tendiamo a lamentarci. Sbruffare e lamentarsi porta il cervello a concentrarsi sulle cose negative, a diminuire la motivazione nel fare quella cosa, a rallentare il nostro ritmo di lavoro e quindi… a perdere tempo. Se una cosa è importante bisogna trovare il tempo e la motivazione per farla, senza trovare scuse o rimandare.
3.    IMPEGNATI AL MASSIMO: quando svolgi un’attività mettici il massimo dell’impegno in modo tale da non commettere errori che ti costringerebbero a perdere tempo per correggerli.
4.    SFRUTTA I TEMPI MORTI: quando sei in treno, in fila dal medico, in coda in banca o alla posta, ecc… sfrutta quei tempi morti per portarti avanti il lavoro (rispondere alle e-mail, leggere un libro, organizzare il resto della giornata, fare alcune telefonate, ecc…)
5.    IMPARA A DIRE DI “NO” AI LADRI DI TEMPO: avete presente quelle persone che vi dicono apertamente “Posso rubarti 5 minuti?”. Ebbene, quelle persone sono ladri professionisti di tempo altrui e se la vostra risposta è sempre “Sì” verrete ricoperti di compiti e mansioni che non vi spettano e che vi fanno soltanto perdere inutilmente del tempo prezioso e vi fanno aumentare lo stress.
6.    DECIDI CONSAPEVOLMENTE QUANTO TEMPO DEDICARE ALLO SVAGO: per carità, staccare un po’ la spina, fare una pausa ha innumerevoli benefici sul nostro cervello. Il problema nasce quando perdiamo il controllo di questa pausa, quando incominciamo a dire “OK, vediamo un attimo che succede su Facebook” oppure “Fammi dare un’occhiatina a quel sito di auto” o ancora “Vediamo cosa c’è in TV” ecc… e senza accorgercene passa almeno mezz’ora.
7.    DELEGA IL PIÙ  POSSIBILE: è vero che il proverbio dice “chi fa per sé fa per tre” ma la realtà è che se impariamo a delegare quelle attività che possiamo non seguire noi direttamente faremo molto di più e con minor dispendio di energie e tempo prezioso.
8.    USA UN’AGENDA: conosco molte persone che tengono a mente i loro impegni e ovviamente capita spesso che se ne dimentichino qualcuno. Il nostro cervello ha una capacità limitata nel trattare informazioni e se lo ingolfiamo con cose inutili stiamo togliendo energie che potremmo impiegare diversamente e più efficacemente.
9.    FAI UNA COSA ALLA VOLTA: quando cerchi di fare più cose contemporaneamente (e qui le donne sono delle specialiste) aumenti lo stress, la tensione, la confusione ed è facilmente comprensibile che in uno stato mentale del genere fare un errore e quindi perdere tempo sia una cosa molto probabile.
10.    FATTI SPESSO LA DOMANDA: “STO FACENDO IL MIGLIOR USO DEL MIO TEMPO, ADESSO?”. Questa piccola domandina ti costringe ad essere consapevole di quello che stai facendo, di come stai impiegando il tuo tempo e se lo stai utilizzando male, molto probabilmente incomincerai a sentire un’emozione negativa che ti porterà a sfruttare il tuo tempo in maniera più costruttiva.

I 10 consigli che vi ho appena dato per sfruttare meglio il vostro tempo e così raggiungere più risultati positivi nella vostra vita, sono di facile applicazione, quindi… non perdete altro tempo: incominciate ad applicarli da subito.


P.S.: Se avete dei quesiti da porre a Salvatore Panza, scrivete direttamente alla casella di posta del Dottore: salvatore_panza@virgilio.it. Per altre informazioni visitate il sito: www.salvatorepanza.it oppure telefonate al: 340.2351130.

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