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Spettacolo, cinema, arte e cultura

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Artisti a km zero è una rassegna che abbiamo voluto per far conoscere i foggiani a denominazione di origine controllata, garantita e anche protetta! Basta 'solo' denigrare Foggia! Abbiamo artisti bravissimi che sanno esprimere benissimo la nostra identità, che possono raccontare la loro vita, i loro luoghi, i loro nonni, il loro mestiere, le loro critiche, la loro lingua, i loro incontri, i loro cibi...
Giustina e Michele dell'Anno, nella veste di giornalisti, li incontreranno a partire dal 27 gennaio al teatro 'ridotto', nel senso che è un grazioso spazio teatrale completo di tutto per non più di 45 persone, del FOGGIAINGIOCO, in piazza Cavallucci (dietro l'Ordine dei Medici). Si comincia venerdì 27 gennaio, alle ore 20,30 con la storia di Michele Norillo, che racconterà la sua infanza, il rapporto con il nonno materno, depositario delle più antiche tradizioni foggiane, le figura paterna e materna, il rapporto con la lingua foggiana di un ragazzo di 'Candelaro' che si laurea, emigra e torna nella sua città, il talento per la comicità, la scena teatrale foggiana degli anni '80 e '90, gli aneddoti relativi alle sue innumerevoli esperienze di attore e regista...
La rassegna Artisti a km zero prevede nelle prossime settimane incontri con attori 'non professionisti', ma ricchi di quelle esperienze umane e artistiche che costituiscono quegli aneddoti, godibilissimi, che chi li conosce si sente raccontare dietro le quinte o nelle riunioni conviviali. Il prossimo appuntamento, 10 febbraio, racconteranno la loro storia gli attori Antonio Cappiello e Mimmo Mazza.



comunicato stampa

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Ad Alberona è il giorno dei fuochi
Il borgo sarà illuminato dai falò artistici dedicati al culto di Sant’Antonio
Tra le scintille ardenti lo spettacolo de La Bella Cumpagnie e le degustazioni


ALBERONA – Uno spettacolo nello spettacolo: oggi, martedì 17 gennaio, la musica e le danze popolari di Gargano e Salento, attraverso lo spettacolo de “La Bella Cumpagnie” diretta dal maestro Michele Màngano, accompagneranno i visitatori lungo la “linea del fuoco”, il percorso tra i falò di Sant’Antonio che accenderanno il cielo di Alberona. I falò artistici illumineranno il borgo a partire dalle 18.30 e si contenderanno i premi che l’Amministrazione Comunale, organizzatrice dell’evento, metterà in palio per le tre opere meglio congegnate. Dalle 19.30, i 10 elementi de “La Bella Cumpagnie” inonderanno l’atmosfera con le note e il ritmo ipnotico dei tamburelli. Lo spettacolo dei Fuochi di Sant’Antonio sarà completato da altri due “ingredienti”: la degustazione di prodotti e piatti tipici e la partecipazione popolare che rende unica, piena di significati e di suggestioni, questa festa della tradizione che ha origini nella notte dei tempi. C’è una particolarità che rende unico il legame tra l’Abate e il borgo alberonese. Ogni contrada prepara un falò artistico con una forma diversa. Il legname viene disposto con cura per delineare una scena, un oggetto o un animale. Può capitare, quindi, di vedere un covone a forma di pozzo o uno che raffigura una grande macina per trasformare il grano in farina. Agli autori del falò più creativo e spettacolare va il plauso della Comunità e viene consegnato un premio. Il paese, in occasione di questa sentita ricorrenza, viene allegramente invaso da centinaia di turisti. E’ un’occasione imperdibile per godersi le tradizioni e la bellezza di Alberona, uno dei pochi paesi in Puglia a sommare due importanti riconoscimenti dal punto di vista turistico e ambientale: la Bandiera Arancione del Touring Club e il marchio dei “Borghi più belli d’Italia”. In piazza, si consumano le tipicità del periodo invernale, con il gusto della carne di maiale accompagnato da vino rosso, legumi e pane dal sapore incomparabile. Alla festa partecipa tutto il paese. Si possono assaporare il pancotto, la cotenna, la pancetta soffritta, la cotica e ogni altra prelibatezza preparata con carne e verdure. Il percorso attraverso i falò, inoltre, diventa un cammino alla scoperta di archi storici, chiese, piazze e monumenti che svelano tutta la bellezza di Alberona.

Comune di Alberona
Cap. 71031 Provincia di Foggia
Tel. 0881-592022 Settore Tecnico Tel. 0881-592814 - 592152 Fax 0881-592151
www.comune.alberona.fg.it - www.alberona.blogspot.com

comunicato stampa, martedì 17 gennaio 2012

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Il Coro polifonico 'Laudate Dominum' che ha la sua sede e la sua genesi presso la Parrocchia 'Gesù Divino Lavoratore' di Torremaggiore è entrato a far parte dell´elenco dei gruppi di musica amatoriale e popolare di 'interesse nazionale'. Il gruppo da diversi anni è impegnato in città e non solo a valorizzare la musica popolare e la musica sacra tradizionale realizzando un forte lavoro di ricerca e riscoperta di antichi canti, interpretandoli o reinterpretandoli in concerti e manifestazioni pubbliche. Un impegno che la città di Torremaggiore ha segnalato al Ministero (insieme all´impegno di altri gruppi presenti in città) e al quale, appunto, il Ministero per i beni e le attività culturali e la Presidenza del comitato nazionale per le celebrazioni dei 150 anni dell´Unità d´Italia hanno riconosciuto inserendo il coro nel prestigioso elenco. Vera soddisfazione è stata espressa anche da Palazzo di Città per questo importante riconoscimento.



comunicato stampa

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Cari amici,

con l'anno nuovo riprendiamo la stagione in serale. Domenica 15 gennaio ore 19 il grande ritorno del maestro Carlo Formigoni con Amleto, mentre lunedì 16 gennaio 3° incontro di 'Un...teatro con gli esperti' con la docente universitaria storica dell'educazione Antonella Cagnolati
Domenica 15 gennaio ore 19

Teatro le Forche

presenta

'Amleto'

da W. Shakespeare

con Silvio Gioia, Ermelinda Nasuto, Angelica Schiavone, Giancarlo Luce, Carlo Formigoni, Adriano Basile.

Regia di Carlo Formigoni



Il secondo appuntamento della stagione teatrale serale 2011.12 'Venti di Teatro', organizzata da Provincia di Foggia, Teatro Pubblico Pugliese e Cerchio di Gesso, sarà segnato dal ritorno nel capoluogo dauno di uno spettacolo firmato dal grande attore, regista e formatore Carlo Formigoni, fondatore della compagnia teatrale Cerchio di Gesso nel 1991.

Domenica 15 gennaio alle ore 19, sul palco dell'Oda Teatro, andrà in scena 'Amleto', spettacolo tratto da W. Shakespeare, con Silvio Gioia, Ermelinda Nasuto, Angelica Schiavone, Giancarlo Luce, Carlo Formigoni e Adriano Basile, regia di Carlo Formigoni.L’Amleto, in questa nuova rilettura drammaturgica, viene affrontato in tutta la sua crudeltà, ponendo in rilievo il contesto entro il quale si svolge l’azione scenica: una società violenta dove all’interno di legami famigliari avvengono le più impensabili atrocità.
Amleto è un giovane che si muove sulla scena in jeans e maglione, sfuggendo alla retorica delle classiche letture del testo shakespeariano, che lo vorrebbero un personaggio incatenato dal dubbio e dalla forza del suo stesso pensiero.Biglietti già disponibili sul sito www.bookingshow.it e nei punti vendita convenzionati, oppure presso il botteghino dell'Oda Teatro, II trav. corso del Mezzogiorno, Foggia, sabato 14 e domenica 15 gennaio 2012, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16  in poi.

Lunedì 16 gennaio 2012 ore 16.30

'Un Tè..atro con gli esperti'

'La scoperta dell'infanzia'

a cura di Antonella Cagnolati, docente universitaria storica dell’educazione

Proseguono gli appuntamenti di 'Un Tè..atro con gli esperti', ciclo di incontri con figure specializzate nel mondo dell'infanzia, organizzati dal Cerchio di Gesso di Foggia. Lunedì 16 gennaio alle ore 16 e 30, presso l'Oda Teatro di Foggia, la prof.ssa Antonella Cagnolati affronterà il tema 'La scoperta dell'infanzia'. Il concetto di ‘infanzia’ risulta assai eterogeneo, se lo si analizza storicamente. Da una progressiva negazione si è passati alla centralità del bambino sotto il profilo pedagogico e psicologico. Tuttavia, se l’infanzia è diventata una categoria imprescindibile e fortemente tutelata nella nostra società, così non può dirsi nei paesi lontani da noi, dove essere bambini e bambine può essere ancora pensata come una condizione precaria nell’assoluta assenza dei diritti essenziali.

Come sempre, la partecipazione agli incontri è libera e gratuita.

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Resterà aperta fino al 15 gennaio prossimo la mostra intitolata "Alfredo Bortoluzzi: i luoghi della vita e dell'arte", curata da Guido Pensato e Gaetano Cristino ed allestita nella Galleria della Fondazione Banca del Monte "Domenico Siniscalco Ceci" di Foggia (Via Arpi 152). E' il secondo appuntamento che la Fondazione organizza per divulgare il "Fondo Bortoluzzi", la raccolta di opere del grande pittore italo-tedesco, costituita l'anno scorso dall'Istituzione foggiana per conservare e valorizzare il patrimonio artistico lasciato dal grande maestro del Bauhaus alla morte, avvenuta a Peschici nel 1995. Dall'inaugurazione dello scorso 7 dicembre, sono stati circa 200 i visitatori della mostra: un vero successo, tenuto conto delle ampie possibilità di distrazione del pubblico e degli impegni legati alle festività natalizie e del capodanno. "Siamo molto soddisfatti della risposta dei foggiani e non solo", ha commentato il Presidente della Fondazione, avv. Francesco Andretta. "C'è stato ampio riscontro della mostra sulla stampa specializzata. Il nostro impegno è quello di contribuire alla conoscenza della grande opera di Bortoluzzi, ma anche di portare all'attenzione internazionale il Fondo che abbiamo dedicato al Maestro, perchè Foggia sia motore di Cultura anche attraverso questa iniziativa"- Tutti hanno apprezzato le cento opere esposte, che danno conto dell'evoluzione dello stile e della ricerca del pittore italo-tedesco, grande esponente del Bauhaus, attraverso le raffigurazioni che realizzò fece di paesaggi, urbani e non, dei luoghi visitati nel corso della vita ma anche di ambienti e vedute di pura fantasia. Anche ospiti illustri hanno varcato la soglia della galleria di Via Arpi. E' il caso di Mario Botta, uno dei più grandi architetti contemporanei, che ha visitato l'esposizione il 28 dicembre scorso. L'architetto ticinese è giunto alla galleria della Fondazione Banca del Monte assieme ad alcuni colleghi dello studio Redaelli di Milano. Molti anni fa, fu proprio l'architetto Fabiano Redaelli, amico e collaboratore di Botta, a presentare a quest'ultimo Alfredo Bortoluzzi. Botta visitò più volte il maestro nella dimora di Peschici e si appassionò alla sua opera, al punto da rendergli un omaggio postumo allestendo, nel 2001, in collaborazione con Gisela Barche, nel Museo d'arte di Mendrisio (Svizzera), una mostra retrospettiva intitolata "Alfredo Bortoluzzi - la lezione del Bauhaus", con un percorso tematico realizzato con circa centoquaranta opere. Il grande architetto svizzero, nell'ultimo scorcio del 2011, ha voluto onorare anche l'appuntamento foggiano, lasciando anche un simpatico messaggio di apprezzamento sul registro dei visitatori: "Bravo Bortoluzzi! Mario Botta della casa Mendrusio (CH) Quando l'arte si sposa con la poesia nascono sempre dei capolavori". Diversi i visitatori da fuori regione, a testimonianza del valore di attrattiva culturale rappresentato da Alfredo Bortoluzzi e dell'efficace comunicazione operata dalla Fondazione Banca del Monte sulle importanti iniziative del "Fondo Bortoluzzi".
A parte la chiusura del 6 gennaio, la mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio, tutti i giorni, dalle ore 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. L'ingresso è libero. Per informazioni, si può telefonare allo 0881.712182 o visitare il sito internet della Fondazione, all'indirizzo www.fondazionebdmfoggia.com.
Nella galleria è anche a disposizione il "Quaderno" numero 2 del Fondo Bortoluzzi, che contiene il catalogo della mostra ma anche diversi contributi di conoscenza della vita e delle opere del Maestro.

Alfredo Bortoluzzi (Karlsruhe, 1905 - Peschici, 1995), pittore, ballerino e coreografo, nasce in Germania da genitori italiani. Frequenta dapprima l'Accademia di Karlsruhe e quindi, dal 1927 al 1930, il Bauhaus, a Dessau, dove ha come maestri Wassilii Kandinskij, Joseph Albers, Oskar Schlemmer e soprattutto Paul Klee, di cui diviene molto amico e che influenza particolarmente la sua concezione della pittura come "gioco con le cose ultime". Tiene la sua prima mostra a Berlino, nel 1930. Nel 1933 partecipa alla Mostra degli artisti del Bauhaus a Dusseldorf, ma la collettiva viene vietata e sequestrata dai nazisti. 'Esule a Parigi', si dedica prevalentemente al balletto classico, occupandosi anche delle coreografie e delle scenografie. Apprezzato per questa sua attività dapprima in Francia e, nel dopoguerra, anche nei maggiori teatri della Germania di Bonn, Bortoluzzi ritorna comunque alla pittura. E' protagonista tra l'altro della rassegna 50 Jahre Bauhaus itinerante per il mondo. Nel 1946 espone ad Heidelberg alla Mostra degli artisti proibiti dai nazisti (con Klee, Kandinskij ed altri). Nel 1958, a seguito di un incidente, lascia la vita teatrale e, benchè come pittore abbia già un mercato internazionale al più alto livello, con la consacrazione dei maggiori critici europei, sceglie di vivere sulla Montagna del Sole, il Gargano, a Peschici, trovando nello scenario garganico non solo una fonte inesauribile di ispirazione ma soprattutto "un approdo determinante ai fini della elaborazione del suo linguaggio maturo" (Carlo Munari).



comunicato stampa

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