Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 192 visitatori e nessun utente online

Primo piano

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

cia
Richiesta di Confagricoltura, Confcooperative, Coldiretti e CIA Agricoltori Italiani alla Camera di Commercio

FOGGIA Inserire la semola prodotta con grano duro esclusivamente italiano nel Listino della Borsa Merci di Foggia relativo ai prodotti cerealicoli. E’ questa la richiesta ufficiale espressa unitariamente, e con una missiva ufficiale, dalle maggiori organizzazioni sindacali degli agricoltori e del mondo cooperativistico della provincia di Foggia: Confagricoltura, Confcooperative, Coldiretti e CIA Agricoltori Italiani Capitanata. La missiva, infatti, è firmata dai rispettivi dirigenti: Filippo Schiavone, Carla Calabrese, Marino Pilati e dal presidente di CIA Capitanata Angelo Miano.
Nella comunicazione ufficiale e congiunta, indirizzata a Damiano Gelsomino, presidente della Camera di Commercio di Foggia, la richiesta di inserire la prodotta con grano duro esclusivamente italiano nel listino è motivata dalla necessità di sostenere il valore qualitativo di tale prodotto e dell’intera filiera, garantendo un “equo riconoscimento alle imprese cerealicole e di trasformazione del territorio della Capitanata”. Un riconoscimento “al lavoro e ai risultati raggiunti in questi anni”, si legge nella lettera, “nonché al fine di valorizzare la filiera cerealicola”.
Le organizzazioni firmatarie, dunque, chiedono alla Camera di Commercio di farsi promotrice di una discussione in seno agli Organismi Camerali per l’inserimento della nuova voce all’interno del Listino dei prodotti cerealicoli.
FILIERA 100% ITALIANA. L’intento delle organizzazioni che hanno sottoscritto la richiesta si muove, coerentemente e in modo unitario, sulla stessa direttrice tracciata dalla necessità di sostenere concretamente la “sovranità alimentare” del Paese e del sistema-Italia.
La semola italiana, prodotta da grani italiani, ha un valore e una qualità specifici maggiori e differenti rispetto alla semola realizzata con un mix di grani di varia origine e provenienza.
Occorre valorizzare l’intera filiera 100% italiana del grano duro, garantendo un equo riconoscimento a produttori e trasformatori e assicurando la qualità e salubrità di grano, semola e pasta italiana ai consumatori. Per la produzione, in Italia, i cerealicoltori devono attenersi a un preciso e severo disciplinare che garantisce la migliore qualità e la massima salubrità del grano duro italiano. I diversi produttori esteri attivi sul mercato internazionale non hanno il medesimo disciplinare e le stesse regole vigenti in Italia. Ecco perché la semola 100% italiana è l’unica a poter assicurare che anche la pasta possa dirsi pienamente e autenticamente ‘made in Italy’. Se davvero l’Italia ritiene strategica la filiera della pasta di semola di grano duro italiano, con tutto ciò che ne consegue per quanto riguarda posti di lavoro, export e redditività, allora occorre che i produttori siano tutelati e che il valore aggiunto del vero made in Italy premi anche i trasformatori e, con essi, tutti i componenti della filiera.
IL RUOLO GUIDA DI FOGGIA. La richiesta che arriva dalle maggiori organizzazioni della Capitanata potrebbe essere l’apripista per l’intero Paese. E questo mette in evidenza il ruolo strategico di Foggia quale ‘granaio d’Italia’. Negli ultimi anni, complessivamente la Puglia ha prodotto mediamente 9,5 milioni di quintali di grano duro, vale a dire il 30% della produzione nazionale. Sono numeri dentro ai quali ci sono lavoro, investimenti sulla qualità, reddito per migliaia di famiglie.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

uni


Il professor Maurizio Ricci, già rettore dell’Università di Foggia e ordinario di Diritto del Lavoro al Dipartimento di Giurisprudenza, è stato insignito della carica di Professore Emerito.
La nomina giunge dal Ministero dell’Università e della Ricerca, con l’intento di omaggiare i docenti che si sono distinti nel loro percorso accademico. Il prof. Ricci, che proprio quest’anno ha lasciato l’Ateneo per il pensionamento, è stato rettore dell’Unifg per il sessennio 2013-2019. Tra le sue nomine più importanti quella, nel 2015, a Presidente della CASAG (Conferenza delle Associazioni scientifiche dell’area giuridica 12).

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

vicoAnche il gioco da tavola più diffuso e conosciuto del mondo promuoverà Vico del Gargano
Ci sono anche Monte S.Angelo, Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto Valfortore

VICO DEL GARGANO C’è anche Vico del Gargano nel “Monopoly Puglia e Basilicata”, edizione speciale del gioco da tavola più famoso del mondo. L’edizione speciale, infatti, è stata realizzata in collaborazione con “I Borghi più belli d’Italia”, il club e la rete dei borghi italiani d’eccellenza di cui Vico del Gargano è parte integrante, tra l’altro laureandosi proprio nel 2022 come il quinto borgo più bello d’Italia in assoluto nel relativo concorso nazionale che ha avuto spazio sulla trasmissione televisiva Rai “Kilimangiaro” lo scorso aprile.
La casella dedicata a Vico del Gargano si trova tra quelle della “prigione” e della “Compagnia Idrica”, ha la banda gialla in testa e, dunque, è tra le ‘caselle’ nobili e più strategiche da accaparrarsi.
Nell’edizione speciale, inoltre, ci sono anche gli altri paesi della Puglia e della Capitanata che, assieme a Vico del Gargano, si fregiano del titolo de “I Borghi più belli d’Italia”, vale a dire Monte Sant’Angelo, Alberona, Bovino, Pietramontecorvino e Roseto Valfortore per la provincia di Foggia; Cisternino, Locorotondo, Maruggio, Otranto, Presicce e Specchia per le altre province pugliesi. Il “Monopoly Puglia e Basilicata” si può acquistare su internet ed è in distribuzione anche nei punti vendita di diverse grandi catene di giocattoli.
“E’ una grande soddisfazione”, ha dichiarato Michele Sementino, sindaco di Vico del Gargano, “perché si tratta di un ulteriore veicolo di promozione per il nostro paese, in un anno che, da questo punto di vista, è andato davvero alla grande, basti pensare al ritorno di immagine avuto con la puntata di Kilimangiaro andata in onda a Pasqua e con tutta la campagna di valorizzazione svolta in primavera per il concorso nazionale che ha decretato un eccellente quinto posto per Vico del Gargano tra i borghi più belli di tutta Italia”.
Soddisfatta anche Porzia Pinto, assessore con delega al Turismo e ai rapporti con I Borghi più belli d’Italia: “L’associazione dei borghi ha fatto un lavoro eccellente per tutto l’anno, questa iniziativa del Monopoly è la ciliegina sulla torta”.
La notizia sull’edizione speciale del gioco da tavola più famoso del mondo arriva dopo il grande successo ottenuto, lunedì 26 dicembre 2022, dalla prima edizione del “Paposcia Winter Fest”. “La prima edizione è andata oltre ogni nostra più rosea aspettativa”, ha aggiunto il sindaco Sementino, “non solo il Mercato Coperto, ma anche strade, piazze e quartieri storici di Vico del Gargano si sono riempiti di cittadini e visitatori, con un’atmosfera davvero meravigliosa, anche grazie a La Via dei Presepi artistici e alla Fiaccolata di Natale delle Confraternite. Stiamo facendo un importante gioco di squadra che mette insieme un’intera comunità assieme all’Amministrazione comunale. Per i risultati che stiamo conseguendo, voglio ringraziare tutti”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

amonte118 SENZA MEDICO E INFERMIERE: LETTERA APERTA DEL GRUPPO CONSILIARE “A MONTE”

Sig. Sindaco e sig. Presidente del Consiglio Comunale,
come certamente ricorderete, nel settembre scorso, il Gruppo Consiliare “A MONTE” chiese di porre attenzione sul servizio di 118 perchè era giunta notizia che lo stesso non fosse medicalizzato, cosa peraltro suffragata da atti scritti della Regione Puglia.
Dopo il nostro intervento giunse subito – lasciatecelo dire, anche in modo poco signorile – la smentita dell’Amministrazione Comunale: venne detto che “… da domenica scorsa sulla postazione del 118 di Monte Sant’Angelo è stata nuovamente garantita la presenza del medico a bordo e così sarà anche per il futuro.” e le nostre sollecitazioni vennero bollate con “… nonostante le tante informazioni distorte messe in giro artatamente.”.
Oggi, purtroppo, dobbiamo registrare che forse siamo stati profeti, cosa che certamente non avremmo voluto, e che non avevamo messo in giro artatamente informazioni distorte! Infatti, abbiamo appreso che nelle scorse ore, precisamente nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 dicembre 2022, i familiari di un nostro concittadino, colpito da grave malore, chiedendo l’intervento del servizio 118, si sono visti raggiungere presso la propria abitazione da un’ambulanza nella quale c’era solo l’autista soccorritore, cioè mancavano sia il medico sia l’infermiere; la situazione del nostro concittadino era così grave che avrebbe necessitato della presenza del medico.
Dopo questo ennesimo grave disservizio, dopo questo ultimo fatto, non possiamo far finta che nulla sia successo né si può sopportare altro: la salute è il bene più prezioso di ognuno e va tutelata, per tutti e in ogni momento, e non ha appartenenza politica!
Pertanto, dopo aver ricordato che il Sindaco è autorità sanitaria di una città e che, quindi, risponde non solo politicamente di ciò che accade e per ciò che non va, con la presente veniamo a chiedere all’Amministrazione Comunale di mettere in atto tutte le interlocuzioni istituzionali tra Comune, Regione e ASL perchè si superino in modo definitivo le gravi criticità sopra evidenziate. È giunto il momento di svestirsi della casacca politica e di chiedere agli Organi politici regionali di fare sul serio e di tenere in debita considerazione, e non solo con gli slogan o con gli annunci, la nostra città!

Gruppo Consiliare A MONTE Monte Sant’Angelo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

carlantino
Tutta la popolazione dei 30 comuni dei Monti Dauni è inferiore alla capienza dello stadio Meazza di Milano
In un’area di 227mila ettari, pari all’11,7% della superficie di tutta la Puglia, vivono meno di 80mila abitanti
Calo demografico inarrestabile dal 1961: Sant’Agata di Puglia aveva 7.313 abitanti, oggi ne conta 1.831

Dal 2001 al 2022, Carlantino è passato da 1291 a 809 residenti; Celenza Valfortore, che si trova a pochi chilometri, contava 1983 abitanti all’inizio del terzo millennio, ora ne registra 1376. Non va meglio a San Marco La Catola, altro paese del Foggiano posto al confine col Molise: qui, nel 2022, l’Ufficio Anagrafe segna 890 residenti, mentre nel 2001 erano 1508. Trenta comuni (con Lucera), una superficie di 227.473 ettari che rappresenta il 31,6% dell’intera superficie della provincia di Foggia e l’11,7% di quella regionale, ma la popolazione complessiva è scesa sotto la soglia degli 80mila abitanti, nemmeno un sesto del totale della Capitanata (595.433 residenti). La parte più antica dei centri storici di questi paesi è ormai fatta di un gran numero di case vuote, abbandonate, basi pensare che al massimo della sua espansione demografica, nel 1961, Carlantino contava 2094 abitanti, più del doppio di quelli attuali, ma il dato di Sant’Agata di Puglia, ad esempio, è ancora più clamoroso: 7.313 abitanti nel quinquennio del secondo dopoguerra, oggi sono 1831. Ed è proprio contro lo spopolamento che, il 27 dicembre 2022 alle ore 17, a Carlantino si terrà un flash mob per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inesorabile declino demografico dell’area montana più vasta della Puglia. L’intento dell’iniziativa è quello di ritrovarsi e riflettere insieme su esigenze, idee e proposte che servano a contrastare la dinamica dello spopolamento e quella dell’emigrazione. Il flash mob sarà accompagnato dalla musica e dalla degustazione di prodotti tipici. All’iniziativa itinerante organizzata da “I Briganti dei Monti”, associazione culturale di San Marco La Catola, ha subito dato la propria adesione il Comune di Carlantino. “Abbiamo aderito perché noi non vogliamo in alcun modo rassegnarci a questo stato di cose”, ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Graziano Coscia. “Il problema è serissimo”, ha aggiunto Coscia. “Bisogna cominciare a invertire una tendenza che dura, ininterrottamente, a partire dagli anni ’60. I problemi da affrontare sono molti: l’isolamento di questi comuni, aggravato dalla condizione delle strade e da un trasporto pubblico deficitario; la mancanza di servizi, provocato dall’abbandono delle grandi agenzie pubbliche e private come le banche, i servizi postali, i distributori di carburante, i presidi della sanità territoriale, perfino le società di distribuzione di quotidiani e riviste. Non servono palliativi, ma programmi europei e nazionali capaci di incidere realmente. In questo senso, purtroppo, il PNRR sembra un’altra grande occasione mancata. Occorrono il lavoro e centri di aggregazione basati sulla formazione e le opportunità di crescita personale, culturale ed economica per i giovani. Noi Comuni ce la mettiamo tutta, ma una tendenza così forte e radicata, con tutta una serie di criticità strutturali molto pesanti e che dipendono da fattori globali, non può essere contrastata efficacemente abbandonando le Amministrazioni comunali al loro destino, con poche risorse e scarso sostegno”. Il flash mob contro lo spopolamento è un’iniziativa itinerante: la prima tappa si è svolta a San Marco La Catola, la seconda si terrà il 27 dicembre 2022 a Carlantino, poi arriverà in tutti gli altri comuni. Durante l’evento interverranno i cittadini con le loro “storie di ripopolamento”, ossia i racconti di quelle persone che sono tornate in questi luoghi dopo essere emigrati o che sono rimasti nei loro paesi natii realizzandosi nelle loro attività. “Questo Flash Mob non deve essere solo un evento estemporaneo – ha proseguito Coscia – ma connotarsi come un’iniziativa che dobbiamo portare avanti tutti insieme, uniti più che mai in una lotta difficile da vincere”. “I convegni e i buoni propositi dei nostri politici sul tema finora non sono serviti a nulla – ha dichiarato in una nota l’associazione “I Briganti dei Monti” – noi vogliamo valorizzare le idee di quei cittadini che sono rimasti in questi paesi o che vi sono tornati sfidando i disagi e le problematiche che in questi piccoli centri si vivono quotidianamente. Il loro esempio deve ispirarci e, allo stesso tempo, deve rappresentare un messaggio positivo per tutti”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)