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Primo piano

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ospedalesan giovanni rotondo

- Già acquistati una seconda “console” robotica e due nuovi laser per la chirurgia mini invasiva
- Si punterà sulla chirurgia mini invasiva oncologica, dei calcoli renali, delle patologie benigne della prostata e delle neoplasie delle vie urinarie
- Tra gli obiettivi: formazione, tecnologia e perseveranza sulla strada indicata da Padre Pio nel “prendersi cura” dei pazienti e dare risposte cliniche alle loro esigenze di salute

Pasquale Annese è il nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. 57 anni, campano di origine, ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in urologia presso l’Università degli Studi di Bari.
Dopo i primi anni di esperienza presso l’ASL di Matera, nel 2005 assume l’incarico di dirigente medico presso la Clinica Urologica Universitaria e Centro Trapianti di Rene del Policlinico Riuniti di Foggia. Nel 2020 diviene dirigente con incarico vicariale del direttore e nel 2021 responsabile dell’Unità di Chirurgia Robotica e Mini-Invasiva Urologica della clinica stessa.

Tra gli obiettivi del nuovo corso dell’Unità di Urologia di San Giovanni Rotondo, affidata al dottor Annese, c’è sicuramente quello di lavorare sulla chirurgia mini invasiva. In questo ambito, un grande contributo lo darà innanzitutto la presenza della seconda “console” robotica, grazie alla quale si potranno gestire tutti gli interventi con la contemporanea partecipazione di due chirurghi, in modo da migliorare la performance e la sicurezza delle procedure. In questo modo sarà più veloce la curva di apprendimento da parte dei giovani chirurghi e la conseguente diffusione della metodica, con una inevitabile ricaduta sulla crescita professionale.

Inoltre, la recente acquisizione di 2 nuovi laser di ultima generazione, ad altissima potenza, garantirà ai pazienti la mini invasività anche nella chirurgia dei calcoli renali, delle patologie benigne della prostata e delle neoplasie delle vie urinarie. Tutto questo comporterà inevitabilmente minori tempi di degenza in reparto, e di conseguenza, maggior rotazione dei posti letto, parametri che oggigiorno fanno la differenza.

«Ringrazio la Direzione Strategica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza per aver accolto e condiviso la necessità di questi nuovi investimenti in tecnologia che ci permetteranno di alzare ancora di più il livello e l’efficacia delle procedure e confermare l’Urologia di San Giovanni Rotondo tra le più avanzate del Meridione d’Italia – ha spiegato il nuovo primario, in carica dal mese di novembre –. All’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ho trovato un ottimo ambiente: personale medico, infermieristico e OSS di altissimo livello, collaborativo e predisposto ad iniziare questo nuovo corso. In questa professione è fondamentale il lavoro di squadra che si ottiene solo con una comunicazione efficace e con la condivisione degli obiettivi. Fare il chirurgo, poi, è un “mestiere” complesso: serve una alleanza forte tra gli operatori, fiducia reciproca e senso di appartenenza. Un team affiatato è alla base di ogni risultato».

Tra i prossimi obiettivi del nuovo corso, oltre a continuare ad investire in formazione e tecnologia per le patologie oncologiche, vi sono sicuramente il miglioramento delle tecniche di chirurgia urologica ricostruttiva per le anomalie e le malformazioni dell’apparato urinario e per la chirurgia dell’incontinenza urinaria. Nei prossimi mesi verranno avviati anche nuovi ambulatori che avranno il compito di seguire i pazienti reduci da intervento chirurgico nei percorsi di riabilitazione urinaria e andrologica.

«Per confermarsi come centro urologico di riferimento per il territorio – ha concluso Annese – bisogna perseverare soprattutto sulla strada teorizzata da Padre Pio quando fondò questo Ospedale, come ho avuto modo di approfondire in queste mie prime settimane di lavoro. Il Santo ha voluto creare un ospedale accogliente e umano, quasi sacro, in grado di rispettare la sacralità della sofferenza e del paziente, dove “prendersi cura” degli altri diventi il primo vero obiettivo, e su questo ci impegneremo fino in fondo, non meno importante del dare risposte cliniche alle esigenze di salute dei tanti pazienti non solo pugliesi che continuano a rivolgersi al nostro Istituto».

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ciaMeno lavoratori nelle aziende agricole di Bari, Bat, Brindisi, Lecce e Taranto; Foggia in controtendenza
Tracollo del valore del grano e della redditività per le aziende cerealicole, sarà battaglia anche nel 2024
Cresce il valore dell’olio di qualità, ma restano le difficoltà di mercato per olivicoltori e frantoiani
Paradosso ortofrutta: prezzi in aumento, troppi prodotti importati, costi di produzione alle stelle
Anno nero per i vitivinicoltori, produzione dimezzata a causa della peronospora, giacenze sempre alte

In Puglia, nel 2023, l’agricoltura è il settore che ha registrato il peggiore saldo nascita-mortalità delle imprese attive: al 30 novembre 2023, risultano iscritte nelle camere di commercio pugliesi 75.386 imprese attive contro le 77.619 del 30 novembre 2022. Il saldo annuale è negativo, mancano 2.233 imprese all’appello, con una contrazione del 2,9%. “È questo il dato più emblematico delle grandi difficoltà strutturali che il comparto primario pugliese, in ciascuna provincia, sta ancora affrontando”, ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, durante la conferenza stampa che l’organizzazione ha tenuto all’Hotel Parco dei Principi di Bari per delineare priorità e prospettive dell’agricoltura pugliese nel 2024.
GLI ADDETTI IN AGRICOLTURA. Nello studio dell’Osservatorio Economico CIA Puglia in collaborazione con AFORISMA, le elaborazioni del data-analyst Davide Stasi mettono in evidenza un’altra criticità: in Puglia, gli addetti in agricoltura sono diminuiti in 4 aree su 5 (l’eccezione positiva è Foggia): a Bari e nella BAT sono passati da 36.076 a 35.847; nel Tarantino, da 15.215 a 14.903; in provincia di Brindisi da 11.846 a 11.546 unità; nel Leccese, da 11.350 a 11.255; solo in provincia di Foggia sono aumentati da 30.442 a 32.705. Complessivamente, in Puglia, gli addetti in agricoltura si attestano attualmente a 106.256 unità, un dato che conferma come il comparto primario sia la prima e più importante ‘industria a cielo aperto’ della regione. Il settore, infatti, rappresenta il 22,8% del totale delle aziende pugliesi, con ben 331.034 imprese attive.
VALORE DEL GRANO E REDDITIVITÁ. Il valore riconosciuto al grano duro pugliese e la redditività delle aziende cerealicole, nel 2023, hanno subito un vero e proprio tracollo: dal 29 giugno 2022, quando il prezzo medio del grano duro era pari a 575,25 euro/tonnellata, si è giunti il 20 dicembre 2023 a 370,75 euro/tonnellata, con un calo pari a circa il 36%. Non solo il grano, diversi prodotti agricoli hanno registrato cali di prezzo durante tutto il 2023. Il prezzo medio del grano duro in Puglia, nel 2023, è stato di circa 381 euro/tonnellata.
OLIO. Il prezzo dell’olio d’oliva è in costante crescita. La campagna olivicola 2023 è stata positiva per la Puglia sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, mentre in quasi tutte le altre regioni italiane la produzione è drasticamente diminuita. Per i produttori olivicoli e per i frantoiani, tuttavia, le difficoltà non mancano. Si registra, infatti, una flessione dei volumi scambiati, a fronte però di un ulteriore aumento dei valori. Il prezzo alla produzione dell’olio DOP Terra di Bari è salito del 46,2% (da 6,23 euro/Kg a 9,1), con una media annuale che si attesta a 7,48 euro. Stessi valori per Bisceglie. Nella piazza di Brindisi, la media annua è di 7,46 euro, ma a fine 2023 il prezzo alla produzione dell’olio di qualità è arrivato a 8,65 euro; 8,93 a Foggia, 8,65 euro a Lecce e Taranto.
ORTOFRUTTA. La sempre più scarsa disponibilità di acqua, l'aumento dei costi di produzione e la concorrenza talvolta sleale di filiere e colture alternative sono tra i principali elementi che penalizzano i produttori agricoli pugliesi con effetti anche sui loro investimenti e relativi profitti. Negli ultimi due anni, c'è stata un'accelerazione della dinamica di aumento dei prezzi in tutte le fasi della filiera e ciò ha determinato un sensibile aumento dei prezzi al dettaglio. Tale dinamica è andata incontro a un rallentamento nella seconda metà del 2023. Nonostante la progressiva contrazione degli acquisti, in conseguenza dell'aumento dei prezzi, l'ammontare della spesa è comunque cresciuta. Il rincaro dei listini ha avuto effetti anche sulla bilancia commerciale: è aumentato il valore delle esportazioni, seppur sia diminuito per quantità. Riguardo alle prospettive, si può affermare che ci sarà una flessione delle vendite che, per il momento, verrà compensata dell'aumento dei prezzi al dettaglio. La forte ondata inflattiva che ha ridotto il potere di acquisto delle famiglie potrebbe favorire la vendita di conserve a scapito dei prodotti freschi.
UVA. Dalla punta più a nord a quella più a sud, i vigneti di tutta la Puglia nel 2023 sono stati gravemente danneggiati dalla peronospora. La produzione di uva da vino è stata drasticamente ridotta, con una campagna vitivinicola irrimediabilmente compromessa. Anche l’anno appena trascorso, dunque, e non solo per le giacenze negli stabilimenti, va ad acuire la crisi che ha investito il settore già dal 2022 e prima ancora.

Ufficio Stampa Cia Puglia 
Francesco Quitadamo

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comunesanseveroIL COMUNE DI SAN SEVERO DESTINATARIO DI UN FINANZIAMENTO DI 40MILA EURO PER ATTIVITÀ SPORTIVA NEL PARCO VERDE.

Il Comune di San Severo – Assessorato ai Lavori Pubblici, di concerto con i lavori della Prima Commissione Consiliare, nei mesi scorsi aveva risposto ad un AVVISO PUBBLICO della Regione Puglia per l’assegnazione delle risorse afferenti il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità – D.M. 29 novembre 2021 (in esecuzione della Deliberazione di G.R. n. 570 del 27.4.2022).
“Il Decreto Legge 22 marzo 2021 n. 41, convertito nella Legge 21 maggio 2021 n. 69 – hanno dichiarato il Sindaco Francesco Miglio, l’Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Montorio, l’Assessore allo Sport Felice Carrabba ed il Presidente della I Commissione Consiliare Antonio Stornelli - ha istituito il <>, al fine di dare attuazione alle politiche per l’inclusione, l’accessibilità e il sostegno a favore delle persone con disabilità. Abbiamo deciso di candidare uno dei polmoni verdi del nostro tessuto urbano, il Parco Verde, che è risultato destinatario di un finanziamento di 40mila euro, il tetto massimo previsto dall’Avviso, a valere sui fondi 2024. Realizzeremo così delle strutture da work out per consentire a tanti concittadini di poter fare pratica sportiva all’aperto. L’ennesimo spazio riqualificato ed un forte segnale di attenzione a tutta la città in tutti i suoi luoghi. Lo sport che diventa, quindi, momento di piena inclusione per tutte e per tutti”.

Il Responsabile dell’Ufficio Stampa
dott. Michele Princigallo

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comune foggia 01
Su iniziativa dell’assessora alla Cultura, Alice Amatore, nei giorni 29 e 30 dicembre e il 2,3,4 e 5 gennaio la Sala Rosa si trasformerà in un’aula studio per coloro che avessero necessità di uno spazio adeguato.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento delle postazioni dalle ore 8.00 alle 14.00 e dalle 15.30 alle 19.30.
“Abbiamo deciso di venire incontro a una specifica esigenza delle studentesse e degli studenti della nostra città – spiega Amatore – in un periodo in cui alcune strutture sono chiuse per le festività. Questo primo “esperimento” va nella direzione di rendere pienamente fruibili gli spazi comunali da parte della cittadinanza, indirizzo – questo – che sarà uno degli elementi contraddistintivi della nostra amministrazione”.

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olioolivaextravergineIl presidente Cusmai: “Poste le basi per un nuovo anno che ci vedrà ancor di più protagonisti”

FOGGIA “È stato un anno positivo per l’olivicoltura della Capitanata e per la nostra organizzazione. Abbiamo posto le basi per un 2024 che ci vedrà ancor di più protagonisti”. È Guido Cusmai, presidente di Apo Foggia, l’Associazione Provinciale degli Olivicoltori, a tracciare un bilancio dell’anno che volge ormai al termine, anche per ciò che attiene a una lunga campagna olivicola.
“Nel 2023, a fronte di un calo generalizzato nella fase di raccolta e di produzione che ha caratterizzato quasi tutta Italia, la Capitanata e la Puglia hanno tenuto botta molto bene: quest’anno quasi il 50% delle olive italiane sono state raccolte nella nostra regione”, aggiunge Cusmai. “Per quanto ci riguarda, il lavoro da fare è ancora tanto. Occorre sempre di più aggregare le forze, aumentare il potere contrattuale degli olivicoltori, rafforzare il patto di reciproco vantaggio tra produttori e frantoiani, lavorare per trattenere sul territorio il valore aggiunto dei nostri olii extravergini d’oliva. È questa la nostra missione”.
OLIVICOLTURA REGINA. In provincia di Foggia, sono oltre 34mila le aziende che producono olive da olio. Rappresentano circa il 15% del totale delle imprese olivicole pugliesi. La Puglia è la regione leader in Italia per la produzione di olive e di olio extravergine d’oliva, con circa 60milioni di alberi e 60 differenti tipologie di olive da spremitura. Complessivamente, nelle 6 province pugliesi, la coltivazione dell’olivo occupa ben 377mila ettari, pari al 33% della superficie totale dedicata alla coltura dell’oro verde in Italia. Secondo i dati recentemente elaborati da Banca Ifis, nei primi tre mesi del 2023 il valore delle esportazioni di olio d'oliva Made in Puglia ha registrato un incremento del +35%. Una conferma delle performance positive dello scorso anno, quando si era già registrata una crescita del +30%.
UN GIRO D’OLIO. Il 2023 si chiude in modo molto positivo anche per ciò che attiene a “Un Giro d’Olio”, iniziativa organizzata da Apo Foggia, progetto finanziato nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, Misura 3 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, sottomisura 3.2 “Sostegno alle attività di informazione e promozione svolte da associazioni di produttori nel mercato interno”.
“È stato certamente utile e oltremodo interessante confrontarsi con buyer e giornalisti esperti. A loro abbiamo mostrato uno spaccato piuttosto rappresentativo delle difficoltà e delle eccellenze che caratterizzano l’olivicoltura in una provincia vasta e diversificata come la nostra. Le situazioni sono differenti da territorio a territorio, così come diverse sono le cultivar più diffuse in Capitanata, tra ogliarola garganica, coratina e peranzana.
GLI OBIETTIVI. Il lavoro di APO Foggia, anche attraverso iniziative come “Un Giro d’Olio”, ha diversi obiettivi: innanzitutto, le attività poste in essere mirano a migliorare la conoscenza dei regimi di qualità; a innovare le caratteristiche dei processi produttivi e a ottimizzare le tecniche agricole utilizzate per esaltare proprietà qualitative, nutrizionali e organolettiche degli olii extravergini d’oliva. Un altro obiettivo è quello di promuovere azioni di sostegno della fase di commercializzazione, con attività rivolte prevalentemente agli operatori del settore, in particolar modo a buyers, stampa, opinion leader, attraverso l’utilizzo di strumenti di comunicazione e iniziative di incoming.

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