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comune foggia 01L'assessore Galasso: “Le attività non possono determinare un disagio per i cittadini”

Tutte le aziende che operano nel sottosuolo devono, a fine lavori, completare il ripristino dell’asfalto stradale o dei marciapiedi secondo le buone regole dell’arte.
L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di foggia, Giuseppe Galasso, ha incontrato le aziende che ciclicamente effettuano interventi nel sottosuolo, lungo strade e marciapiedi comunali. Presenti alla riunione i rappresentanti di AQP, Amgas, Enel, TIM, Wind-Tre, Fastweb e Open Fiber Spa (unica assente Vodafone).

“Ringrazio tutte le società ed enti gestori di sottoservizi in città per essere intervenuti all’incontro convocato giovedì 2 presso gli uffici dell’assessorato. È stata l’occasione per conoscerci e anticipare quello che è un cambio di passo che, come amministrazione, auspichiamo di conseguire in città nelle modalità e nei tempi di ripristino delle pavimentazioni stradali e pedonali, in corrispondenza delle aree interessate dai lavori di sottoservizi – spiega Galasso -. In modo particolare, abbiamo fatto un po' il punto della situazione, esaminando specificità di ogni tipologia di scavo e problematiche operative, anticipando che ci sarà grande attenzione da parte del comune di foggia nell’esaminare ed evadere con rapidità tutte le richieste che verranno presentate per nuove manomissioni del sottosuolo, soprattutto in quei casi in cui c’è la necessità averle in tempi ristretti compatibili con quelli stringenti correlati a taluni finanziamenti di cui gli enti gestori sono titolari.
Ma così come noi saremo rapidi nel rispondere a un legittimo diritto delle aziende, abbiamo necessità che anche loro siano rapidi puntuali nell'effettuare tutte le attività di ripristino conseguenti ai loro lavori di scavo e manomissione del suolo pubblico, che sono suddivise in due momenti temporali esecutivi differenti: uno subito dopo l'esecuzione dello scavo e il secondo a distanza di qualche settimana/mese, talvolta anche da novanta a centoventi giorni. a volte, purtroppo, mai. Per questo motivo, abbiamo anticipato che da subito ci daremo una modalità operativa di lavoro che prevede l'istituzione di chat dedicate tra il comune di Foggia e ciascuno dei soggetti titolari dei sottoservizi, al fine di veicolare direttamente e con immediatezza tutte le anomalie, segnalazioni, doglianze, riscontri inerenti le attività di sottoservizi, in modo da poter favorire il ripristino definitivo in tempi ristretti o eventualmente il correttivo di interventi di manutenzione che riguardano quelle zone su cui magari c'è stato un ripristino non a regola d’arte, ma il problema si è ripresentato. Questa modalità operativa smart – continua Galasso - non sarà sostitutiva di quella formale a cura dei tecnici comunali preposti, bensì ausiliaria e di supporto per favorire una immediata condivisione delle problematiche e consentire agli enti gestori di poter intervenire con immediatezza riferendone notizia con eguale rapidità. resta inteso che nei casi che permarranno irrisolti, gli uffici si attiveranno con un formale sollecito e diffida al corretto ripristino fino ad arrivare, se dovesse essere necessario, all'utilizzo delle polizze fideiussorie presentate dai gestori a garanzia della bontà dei lavori eseguiti”.

Nell’incontro è stato altresì riferita la disponibilità del Comune di Foggia ad esaminare favorevolmente aggiornamenti e modifiche di autorizzazioni tipo redatte specificatamente per ogni singola tipologia di sottoservizi stradali (acqua, fogna, fibra, gas, ecc.), ben consapevoli delle differenze degli scavi per tipologia di intervento (ad esempio, gli interventi per cavi di fibra ottica sono sensibilmente più stretti e meno profondi di quelli per le condotte fognarie), valutando e concordando modalità di ripristino che considerano sia le direttive nazionali emesse in questo settore, sia le esigenze dei singoli gestori anche correlate alle lunghezze più o meno estese dei tratti di intervento, ma sempre con la finalità impregiudicabile di conseguire un ripristino a regola d’arte della pavimentazione danneggiata.
Il comune, inoltre, ha anticipato che, compatibilmente alla riorganizzazione della tecnostruttura comunale di prossima esecuzione e all’incremento della dotazione organica di personale che si auspica di conseguire nei mesi prossimi, attiverà specifica attività di vigilanza, organizzando controlli sulle attività eseguite dai gestori a seguito delle autorizzazioni rilasciate. L'obiettivo è garantire che i lavori di ripristino siano eseguiti nei giusti tempi e a regola d'arte, evitando problemi e disagi per i cittadini.
Infine, in continuità con le attività già poste in essere dagli uffici comunali, si implementerà il coordinamento della gestione delle richieste con l'obiettivo di evitare scavi su aree recentemente interessate da riparazioni o lavori di manutenzione, anche ipotizzando incontri monotematici tra il Comune di Foggia e le società di sottoservizi che chiedono di operare contemporaneamente nelle medesime aree.
“Questo – aggiunge l’assessore Galasso - permetterà di affrontare tutti i problemi correlati ai lavori eseguiti dei gestori sottoservizi su suolo comunale spesso interferenti anche con quelli comunali, motivo per cui è stato fondamentale nell’incontro il contributo, oltre che dei rappresentanti delle società, anche i tecnici comunali presenti - che ringrazio - tra cui il direttore e funzionario del settore ambiente che rilasciano le autorizzazioni e i tecnici del settore lavori pubblici preposti al controllo e all’esecuzione dei lavori pubblici talvolta interferenti. Al termine dell’incontro, abbiamo consegnato a ciascuna società un piccolo book che raccoglie tutte le situazioni critiche di nostra conoscenza, afferenti alle diverse tipologie di sottoservizi, e che, ci auguriamo, possano trovare rapida soluzione già nelle prossime settimane”.

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delicetoLa presentazione domenica 4 febbraio 2024 nel padiglione di Pugliapromozione Regione Puglia
Dai suoni delle grotte a “Tu scendi dalle stelle”, le melodie dei boschi e quelle del Santuario
Il video per gli operatori turistici nazionali ed esteri, il progetto su “Deliceto destinazione turistica”

DELICETO Alla BIT, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, domenica 4 febbraio sarà presentata la “destinazione turistica Deliceto”. Nello spazio dedicato a Pugliapromozione della Regione Puglia, insieme ai “Comuni sostenibili”, alle 14.30 il sindaco Pasquale Bizzarro, assieme all’assessora Adriana Natale e allo scrittore Giovanni Bosco Maria Cavalletti, illustrerà ai buyer nazionali e internazionali le attività e i progetti che stanno definendo la nuova offerta turistica del borgo. “Agli operatori e ai visitatori presenti”, spiega il sindaco Pasquale Bizzarro, “presenteremo il nostro patrimonio culturale, naturalistico ed enogastronomico anche attraverso un video promozionale. Punteremo, inoltre, sulla nostra caratterizzazione quale ‘paese del Natale’, presentando il libro di Cavalletti intitolato “A Deliceto come a Betlemme, la grotta che ispirò Tu scendi dalle stelle”, ricerca storica che ricostruisce le vicende che portarono Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a scrivere proprio a Deliceto, nel 1744, il famosissimo canto di Natale”.
Tra gli attrattori di Deliceto ci sono il meraviglioso Castello Normanno Svevo, il Santuario della Consolazione, le antiche chiese, gli edifici storici nel cuore di Deliceto, i ponti romani, i boschi Macchione e della Consolazione con le aree picnic, le attività ludico-didattiche, i sentieri nel verde.
Nell’ambito del PNRR, Deliceto sta attuando una serie di azioni inserite in un unico progetto, teso allo sviluppo del paese attraverso la valorizzazione di cultura, natura e turismo. Si tratta di azioni che agiscono sugli attrattori culturali, potenziandoli e integrandoli tra loro, e su formazione e partecipazione, per fare in modo che siano la gente e i giovani del posto a creare e gestire i servizi necessari a strutturare un’offerta culturale e turistica, promuovendola per 365 giorni l’anno. In questo progetto, hanno un grande rilievo storie, luoghi e tradizioni come quelle espresse dalla genesi di ‘Tu scendi dalle stelle’. A tutti gli effetti, Deliceto può definirsi ‘il paese del Natale’, ma non solo. L’amministrazione comunale sta svolgendo un lavoro a 360 gradi sul recupero e la valorizzazione delle grotte, la costruzione di un vero e proprio percorso storico-religioso dove la connessione con gli elementi della musica e della natura rappresentano un unicum davvero affascinante.
L’obiettivo è quello di costruire, a 360 gradi, la “destinazione turistica Deliceto”, con il pieno coinvolgimento del suo ricchissimo tessuto associativo, dei giovani, delle realtà artigianali, produttive e commerciali, per sviluppare economie e opportunità di lavoro concrete, valorizzando il patrimonio materiale e quello immateriale di un’intera Comunità.
Sono questi, in estrema sintesi, gli obiettivi di “Mystica Harmonia, Deliceto dalle stelle in una grotta”, progetto presentato dal Comune di Deliceto e finanziato nell’ambito del PNRR, Investimento 2.1, Attrattività dei borghi, linea B.
“Quello che stiamo facendo”, ha spiegato Pasquale Bizzarro, “è ampliare e mettere a sistema la rete dei nostri attrattori culturali sviluppando azioni lungo tre direttrici: interventi di riqualificazione e piena fruibilità dei siti; costruzione di nuovi servizi e di un’offerta turistica esperienziale per aumentare i flussi di arrivi e presenze; promozione e rilancio, anche in chiave commerciale, di eventi culturali e prodotti enogastronomici in cui a essere protagonista è l’intera Comunità”.
La “Mystica Armonia” che dà il titolo al progetto è quella della musica: da una parte la melodia e le parole di ‘Tu scendi dalle stelle’; dall’altro i suoni che il vento, le querce secolari e le creature dei boschi circostanti producono in modo naturale. E poi la sonorità profonda delle grotte ipogee interessate da interventi che le restituiranno a patrimonio collettivo e diverranno uno dei nuovi attrattori turistici di Deliceto.

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cagnanoConferenza stampa il 6 febbraio, alla Borsa Internazionale del Turismo, padiglione Puglia
La storia del ‘Caùt’, che fino al 1600 racchiudeva l’intero abitato del borgo garganico

CAGNANO VARANO Cagnano Varano parteciperà alla BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo che si terrà dal 4 al 6 febbraio 2024 all’Allianz MiCo. Al Milano Convention Centre di Piazzale Carlo Magno, martedì 6 febbraio, una delegazione guidata dal sindaco Michele Di Pumpo presenterà il borgo agli operatori turistici italiani e stranieri nel corso di una conferenza stampa che si terrà a partire dalle 10.50 negli spazi dedicati alla Puglia. Il ‘focus’ della presentazione sarà dedicato al Cavù Festival Gargano, la manifestazione che ad agosto 2023 ha celebrato la sua settima edizione.
“Il Cavù Festival”, spiega Michele di Pumpo, “racchiude in sé ed esprime in modo davvero magico e spettacolare tutti gli elementi del patrimonio storico, architettonico, culturale, artigianale ed enogastronomico di Cagnano Varano. È una grande festa alla quale contribuiscono non solo il Comune e la Pro Loco, ma anche tutte le realtà più vive del tessuto culturale, associativo ed economico del paese. Alla Bit presenteremo Cagnano Varano, con i suoi paesaggi urbani e naturalistici mozzafiato, come lo scenario unico che si schiude agli occhi davanti al Lago di Varano, il maggiore lago costiero italiano, il più grande dell’Italia Meridionale”. D’estate, il Cavù Festival è uno degli eventi che si tengono nella stagione in cui sono tanti gli appuntamenti che accolgono i turisti a Cagnano Varano. In 7 anni, è riuscito a diventare un evento capace di richiamare visitatori da tutto il Gargano e da ogni parte d’Italia.
Il Festival nasce nel 2017 dal desiderio dei giovani della Pro loco di impegnarsi nella realizzazione di un evento che potesse valorizzare il “Cavuto”, la parte più antica del centro storico di Cagnano. Un festival esperienziale in cui vicoli e piazzette diventano palcoscenico di numerose attività che intrecciano arte, musica, gastronomia e tradizione.
Il percorso gastronomico è caratterizzato da prodotti tipici cucinati e raccontati dai produttori locali. Il percorso è anche sensoriale: le piccole stradine illuminate si trasformano in tanti piccoli palcoscenici con band locali, artisti di strada, installazioni, visual art, mostre, teatro, laboratori.
IL CAUT. Il Festival prende il nome dal Caùt, che costituiva l’intero nucleo abitativo di Cagnano fino al 1600. In questo luogo, anima e cuore del centro storico, sono presenti due piazze: Largo Purgatorio, dove sorge il Palazzo Baronale, e Largo Chiesa, dominato dalla Chiesa Matrice. Protetto dalle mura medievali, era caratterizzato da 5 accessi, uno dei quali, l’Arco di San Michele, è ancora visibile. La denominazione Caùt, da cui origina il nome di Cavù Festival, deriva dalla conformazione delle case che sembravano buchi scavati nella roccia.
L’AREA INTERNA DEL GARGANO. “Noi siamo parte dell’entroterra garganico”, aggiunge Di Pumpo, “un’area unica e spettacolare dal punto di vista naturalistico, perché nel nostro caso mette insieme lago, mare e montagna. Stiamo lavorando molto sul turismo, perché è un settore in crescita, crea possibilità di lavoro per i nostri giovani e integra e valorizza anche artigianato, commercio, servizi e agroalimentare”.

Francesco Quitadamo

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ciaMiano, presidente provinciale: “Ci stiamo confrontando con tutti i presidi degli agricoltori, lottiamo uniti”
Sicolo, presidente regionale: “Siamo stati i primi a lanciare rivendicazioni che uniscono l’agricoltura”

FOGGIA “Siamo al 100% con gli agricoltori di Capitanata che stanno manifestando per salvare l’agricoltura. Lo abbiamo ribadito ieri sera (mercoledì 31 gennaio, ndr), nell’incontro convocato da Emilio Di Pumpo, sindaco di Torremaggiore, nel quale assieme alle altre organizzazioni ci siamo confrontati con gli agricoltori di tutto l’Alto Tavoliere. Io stesso già in precedenza e in questi giorni, ho incontrato e continuo a incontrare i diversi presidi in tutta la provincia di Foggia. Le motivazioni che abbiamo espresso a Roma, nella grande manifestazione nazionale di CIA Agricoltori Italiani di qualche settimana fa, e a Bari nella nostra recente assemblea regionale, coincidono completamente con le rivendicazioni portate avanti nelle marce dei trattori”. È Angelo Miano, presidente di CIA Capitanata, a tornare con forza sulle questioni che in questi giorni sono state espresse dagli agricoltori manifestanti a Foggia, con oltre 400 trattori in corteo nel capoluogo dauno, ma anche a Lucera, San Severo, Candela, Torremaggiore e in diversi altri centri della provincia.
VALORE AL GRANO E AGLI ALTRI PRODOTTI. “La questione del giusto valore da riconoscere ai nostri prodotti, e della difesa dalle importazioni massicce e selvagge, è tra quelle che ci stanno più a cuore: vogliamo ricordare che la CIA è stata la prima e l’unica a muoversi già da aprile 2023 per chiedere al Governo di attivare immediatamente le misure di Granaio Italia, col Registro Telematico e i controlli su qualità, salubrità e provenienza del grano duro importato massicciamente per deprezzare il nostro grano. Abbiamo raccolto oltre 75mila firme nella petizione in favore della cerealicoltura italiana, ottenendo l’adesione di circa 50 comuni pugliesi, della stessa Anci Puglia, e di diverse associazioni di consumatori”, ha ricordato Nicola Cantatore, direttore provinciale di CIA Capitanata.
LA PIATTAFORMA DI RIVENDICAZIONI. “Siamo stati gli unici”, aggiunge Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “a mettere in chiaro, in modo forte e trasparente, una piattaforma che raccoglie in toto le rivendicazioni che oggi i cortei dei trattori stanno esprimendo. Abbiamo indicato 5 priorità: una profonda riforma della PAC, misure europee e nazionali per la riduzione dei costi di produzione, interventi per affrontare calamità e fitopatie, contrasto alla concorrenza sleale e vera semplificazione burocratica. NO ai limiti forzati e insensati che impongono una riduzione delle produzioni; NO alle azioni più radicali del cosiddetto Green Deal che, di fatto, addossano all’agricoltura la responsabilità dell’inquinamento ambientale causato da ben altri settori; con l’abbattimento del 65% dell’uso dei fitofarmaci entro il 2030, si rischia una consistente contrazione delle produzioni e la conseguente dipendenza alimentare da Paesi che producono utilizzando sostanze chimiche il cui uso è già vietato da molti anni in Europa. Bisogna ribadirlo a gran voce: non è vero che l’agricoltura e la zootecnia inquinano! Si vuole colpire l’agricoltura per non dover affrontare i veri responsabili dei danni all’ambiente”.
COSTI DI PRODUZIONE. Gasolio agricolo, costi energetici, fitofarmaci, materie prime, approvvigionamento idrico per le irrigazioni, ore di lavoro sottratte alla produzione per far fronte alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, trattamenti d’emergenza e irrigazioni di soccorso, logistica: ogni singola voce dei costi di produzione, negli ultimi tre anni, è stata caratterizzata da aumenti a volte fuori controllo che solo temporalmente e per brevi periodi si è provveduto a calmierare con misure-palliativo, mai con azioni strutturali. I costi di produzione per le aziende agricole italiane, e per quelle pugliesi ancora di più, mettono in fuori gioco i nostri imprenditori agricoli rispetto a Paesi dove produrre costa meno. Il nostro è uno svantaggio competitivo permanente, strutturale e, anche su questo, è necessario che si intervenga a livello europeo, per tutelarci rispetto alle condizioni che determinano la competitività sui mercati internazionali.
CALAMITÁ E FITOPATIE. In Capitanata, la peronospora ha messo letteralmente in ginocchio il settore vitivinicolo. I danni di questa tremenda fitopatia, purtroppo, sono ancora visibili e attivi sui tralci, come è stato messo in evidenza proprio da CIA Agricoltori Italiani di Puglia nei giorni scorsi quando sono iniziate le potature. Il Governo deve ripristinare i livelli precedenti dei contributi per le polizze assicurative agevolate. E’ necessario che il Governo non lasci nulla di intentato, in Europa, per uniformare gli standard produttivi, facendo in modo che almeno gli Stati dell’Ue adottino regole comuni per non fare concorrenza sleale, assicurando meccanismi e norme che garantiscano il giusto valore economico ai nostri prodotti. Vanno favorite le aggregazioni per accrescere il potere contrattuale dei produttori nei confronti di intermediari, parte industriale e GDO. Va difeso il “made in Italy”, favorendo acquisto e consumo di prodotti coltivati e raccolti in Italia.

Ufficio Stampa Cia Puglia
Francesco Quitadamo

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parcheggi

A breve un tavolo tecnico per affrontare tutte le criticità emerse in queste settimane

Questa mattina si è svolto a Palazzo di Città l’incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti della società GPS, soggetto gestore della sosta tariffata.
Presenti la sindaca Maria Aida Episcopo, gli assessori Daniela Patano, Giulio De Santis e Davide Emanuele, il consigliere comunale Nicola Formica, il comandante della Polizia Locale Romeo Delle Noci, l’amministratore delegato della GPS Filippo Lodetti Aliata, Antonio Di Donna, direttore generale di GPS, il responsabile tecnico della GPS Ruggero Castagna, la responsabile locale GPS Antonella Orsini e il Rup Mario Villani.
Motivo dell’incontro, oltre un momento di prima conoscenza, la gestione della sosta tariffata in città e le criticità fin qui ravvisate dall’utenza.

“L’amministrazione - spiega la sindaca Episcopo - ha avanzato alcune richieste relative alle problematiche evidenziate trovando piena disponibilità da parte della GPS per l’istituzione di un tavolo tecnico che possa analizzare la situazione esistente e dare risposte adeguate e soluzioni rapide e condivise. Nei prossimi giorni – conclude – sarà istituito un tavolo tecnico che avrà il compito di analizzare lo stato dell’arte e dare risposte risolutive ai problemi”.

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