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Politica

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compostaggio

Ancora una volta l’ex consigliere Fernando Caposiena getta accuse infondate sull’attuale Amministrazione e dovrebbe ricordare ai cittadini che questa Amministrazione cerca di recuperare il finanziamento regionale di 2,5 milioni di euro, fondi PO FESR 2007-20013, persi per inerzia e inefficienza dalla passata Amministrazione, di cui proprio Caposiena è stato tra i protagonisti. Infatti, al di là dei proclami, il finanziamento non è stato utilizzato, ed oggi si sta cercando di rispristinarlo nella programmazione regionale 2014-2020.
La verità è che l’impianto pubblico di tipo anaerobico costa oltre 9 milioni, con l'intervento privato che dovrà contribuire attraverso un affidamento in concessione per i restanti 6,5 milioni di euro. Dunque, un impianto solo in parte pubblico, il cui conferimento della frazione organica (FORSU), proveniente dalla raccolta differenziata, sarà comunque oneroso. Ebbene, la Delibera di Giunta è stata inviata alla Regione e si attende l’esito per il ripristino del finanziamento nella programmazione regionale. Appena si avrà l’esito, questa Amministrazione, si prodigherà alla sua realizzazione per cogliere l’occasione di chiudere la filiera con il riciclaggio della frazione organica.
L’importanza di questi impianti è primaria per questa Amministrazione che comprende il giovamento e l’urgenza di provvedere perché la difficoltà di conferimento pregiudica il buon andamento nella gestione dei rifiuti. Attualmente gli impianti sono pochi (AGECOS e Bioecoagrim), piccoli e insufficienti, quindi, determinano un costo elevato di conferimento. Nel recente passato (anno 2014) si è stati costretti a portare a discarica parte della FORSU per mancanza di impianti adeguati. Appare evidente che solo una pluralità d’impianti potrà far scendere il prezzo di conferimento e nello stesso tempo evitare che quelli attuali lavorino al limite delle capacità, le cui conseguenze portano alla insufficienza degli impianti di abbattimento delle emissioni in atmosfera e quindi delle sostanze osmogene che determinano i cattivi odori.
Purtroppo, siamo costretti a rimediare alle inefficienze della passata Amministrazione. Se l’impianto pubblico fosse stato realizzato, o perlomeno avviato senza perdere i finanziamenti, oggi si sarebbero risparmiati un po’ di soldi. Dunque, chi si permette il lusso di polemizzare dovrebbe riflettere sulle proprie colpe e sui propri errori.
L’incertezza sulla riproposizione del finanziamento regionale, l’estrema urgenza nel disporre di un impianto a garanzia del sicuro e meno oneroso conferimento, hanno portato alla presa in considerazione della proposta giunta dalla imprenditoria locale, che non può essere soffocata e processata nelle intenzioni solo per pregiudizi politici. Il risultato ha portato a dotare la cittadinanza sanseverese di 600.000 euro di opere, un prezzo notevolmente scontato del conferimento del rifiuto, un incremento della occupazione locale, ma sono state soprattutto le valutazioni tecniche a incrementare la consapevolezza di una realizzazione che destasse il minor rischio possibile nella emissione si sostanze osmogene dall’impianto: l’impianto potrà essere realizzato e gestito solo in ottemperanza di numerose e costose prescrizioni che, qualora non saranno rispettate, porteranno alla applicazione di consistenti penali.
Tra le numerose prescrizioni imposte nella fase di realizzazione vi è l’aumento dimensionale del sistema di abbattimento delle emissioni in atmosfera, con aumento del 20% delle torri di lavaggio e del biofiltro rispetto a quello calcolato secondo normativa. Tale prescrizione fa aumentare notevolmente i costi di realizzazione dell’impianto, a garanzia di un impianto efficiente nell’abbattimento delle sostanze odorigene.
Le disposizioni contenute nella recente Legge Regionale 16-4-2015 n.23 (che modifica la Legge Regionale 22-1-1999 n.7, come modificata e integrata dalla Legge Regionale 14-6-2007 n.17), colmando un vuoto legislativo, fissano le concentrazioni limite di sostanze odorigene consentendo di intervenire con efficacia nel controllo. I superamenti potranno finalmente essere valutati con certezza e sanzionati, risultando fortemente penalizzanti per la società di gestione dell’impianto che sarà sottoposta all’applicazione di penali fino alla chiusura dell’impianto.
Superfluo appare evidenziare che l’autorizzazione non viene rilasciata dall’Amministrazione Comunale, che pure ha dato il suo contributo con il parere tecnico e politico, ma dalla Amministrazione Provinciale a seguito di un percorso di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) e di autorizzazione integrata ambientale (A.I.A. - conformità alle migliori tecniche disponibili) che vedono coinvolti numerosi organi tecnici tra cui l’Autorità di Bacino – ADB - competente per le preoccupazioni dell’ex consigliere di opposizione, Fernando Caposena, circa gli eventuali allagamenti dell’area di insediamento dell’impianto. La corretta informazione dovrebbe indicare al consigliere che l’impianto è di 60.000 tonnellate/annue, e non 65.000 come affermato, e che solo 45.000 sono di frazione organica perché i restanti 25.000 sono di strutturante, parola tecnica per indicare gli sfalci, il cippato delle potature, la paglia, i residui delle piante del pomodoro che oggi sono accumulate e fatte bruciare a fine produzione, senza controllo, con grave danno ambientale: emissioni di C02 e puzza di bruciato.
Del resto la Provincia anche nell'analogo caso di Lucera ha chiesto all'azienda di ottemperare ad una serie di interventi per ridurre le emissioni odorigene. Quindi l'ormai ex consigliere farebbe bene ad informarsi meglio sulla questione poiché i due casi sono completamente diversi, ma per entrambi varranno le stesse regole: se non si rispettano le prescrizioni per l'abbattimento delle emissioni l'autorizzazione verrà revocata.
Occorre, dunque, evitare di fomentare pregiudizi scerni da consapevolezze tecniche e scientifiche che vedono coinvolti numerosi enti (ARPA, ADB, Amministrazione Provinciale …) ricordando all’ex consigliere che l’impianto a gestione privata decide il prezzo solo quando è unico, come nella fase attuale. Non è necessario essere avvocati per capire la legge basilare di mercato della domanda e dell’offerta.
Se la precedente amministrazione fosse stata efficiente come quella attuale e avesse fatto in cinque anni quello che questa Amministrazione ha fatto in uno sicuramente avremmo già un impianto di trattamento della frazione organica.
Abbiamo assistito per cinque anni ad uno spettacolo vergognoso di totale incapacità della passata amministrazione che oggi continua a gettare fango su chi vuole invece operare per il bene comune.

L'Amministrazione Comunale

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comunetroiaCOMUNE DI TROIA: UN CORSO DI DIFESA PERSONALE PER LA POLIZIA MUNICIPALE
Si terrà nelle prossime settimane, a Troia, un corso di difesa personale destinato alle unità in forza presso la Polizia Municipale.
Visto il continuo ampliarsi del campo di azione del personale della Polizia Locale e le disposizione normative che hanno attribuito loro maggiori compiti in ambito di sicurezza urbana, il Comune di Troia ha organizzato per le prossime settimane di fine settembre un corso di difesa personale per la Polizia Municipale.
Il corso rientra tra le scelte decise per accrescere, tramite corsi di aggiornamento periodici, la professionalità del personale in servizio, oltre che migliorare la qualità del servizio offerto ai cittadini.
È evidente come il rischio potenziale per la popolazione vada infatti amplificandosi, soprattutto quando ad essere coinvolti in determinati episodi criminosi siano individui che sono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcolici o affetti da alterazioni psichiche e, il più delle volte, con l’ausilio di armi di vario genere.
A partecipare al corso saranno tutte le 7 unità del Comando di Polizia Municipale, alle quali saranno illustrate, sia teoricamente che praticamente, tecniche e basi di autodifesa, controllo, perquisizione e disarmo in tutti quei casi di degenerazione del rapporto con l’utenza.
Alla luce degli sviluppi di una tale tipologia sperimentale di corso di formazione (tra le poche esperienze organizzate nella Provincia di Foggia), anche le forze di Polizia Locale dei Comuni limitrofi potranno eventualmente organizzare simili iniziative, destinate unicamente al potenziamento dei servizi offerti alla cittadinanza.

Domenico De Felice
Ufficio Stampa Comune di Troia

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FrancescoSderlengaIl Vice Sindaco Francesco Sderlenga scrive ai responsabili regionali e nazionali di Trenitalia e di Rfi per chiedere la riapertura dei bagni della stazione
Il Vice Sindaco, Francesco Sderlenga, ha scritto ai responsabili regionali e nazionali di Trenitalia ed Rfi per chiedere la riapertura dei bagni della stazione ferroviaria di San Severo. “Da troppo tempo ormai – spiega il Vice Sindaco, Francesco Sderlenga - i bagni presenti nello scalo ferroviario di San Severo sono chiusi al pubblico. Una situazione che crea disagio per l'intero bacino di utenza e per i numerosi turisti che ogni anno si recano sul Gargano”. Infatti, il Gargano, è proprio la zona turistica che in Puglia fa registrare il numero maggiore di presenze di italiani e stranieri. “Nelle scorse settimane – conclude il Vice Sindaco – sono stati molti i cittadini e i turisti che hanno lamentato numerosi disagi dovuti proprio alla chiusura dei bagni dello scalo locale. Siamo certi che i responsabili di Trenitalia interverranno per risolvere una problematica che da mesi penalizza questo importante snodo ferroviario, che andrebbe inoltre potenziato proprio alla luce dei flussi turistici che attraversano il territorio”. 
              Il Portavoce
       Marilia Castelli
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forza italia
CERIGNOLA – Sì alla commissione di inchiesta sul caso Gema, scetticismo a quella sul monitoraggio dell’inceneritore e importanti suggerimenti sulla crisi vitivinicola e del comparto agricola. Forza Italia in Consiglio comunale oggi si dimostra matura, attenta e propositiva, riuscendo a dire sì quando serve e differenziarsi all’occorrenza.
CASO GEMA | Quando la maggioranza propone una commissione di inchiesta, per far luce sugli 8,5 milioni di euro che la Gema rubò al Comune di Cerignola nel 2011, Natale Curiello e Gianvito Casarella accettano lo spirito alla base dell’iniziativa: far luce sull’ammanco che ha mortificato la città, comprese le eventuali responsabilità. “Connivenze e complicità – chiarisce Curiello – che potrebbero risieder nei palazzi romani, giacché la fideiussione necessaria alla convenzione non si è mai trovata”. “Da amministratore della passata e dell’attuale consiliatura – aggiunge Casarella – non posso che auspicare l’accertamento di quanto accaduto, sebbene stia da ricordare che l’amministrazione subito denunciò le anomalie, sebbene il Ministero competente ritirò solo dopo un anno la concessione per le riscossioni Gema”.
MONITORAGGIO INCENERITORE | Il no di Forza Italia è nel metodo, non nel principio di controllare con una commissione ad hoc le emissioni del termovalorizzatore nei pressi di Borgo Tressanti: “Istituire un organo di consiglieri o professionisti esterni – spiega Curiello – non garantisce competenza e riuscita dell’operazione”. Il parallelismo di Casarella è con un’altra commissione infruttuosa, quella sulle morti dei dipendenti Asia, “quando si credette che un organo paraconsiliare potesse accertare ciò che era lontano dalle prerogative di un consigliere”. E poi, le stesse operazioni di monitoraggio potrebbero essere “svolte agevolmente anche dalla Commissione Ambiente” di recente costituzione. Scettici, insomma, i forzisti sull’efficacia di una commissione che punti a fare le pulci all’Eta Marcegaglia, in regola coi permessi per una costruzione che comunque è in località manfredoniana, Contrada Paglia, sebbene la eventuale ricaduta ambientale sia di interesse cerignolano, anche se il Consiglio di Stato nel 2012 sancì diversamente. “Un voto di astensione – riferisce in Aula Curiello – sullo strumento, non sulla necessità del monitoraggio”. 
CRISI VITIVINICOLA | Il Partito Democratico chiede ed ottiene l’autoconvocazione per discutere le affermazioni di un mese fa, quando il sindaco Franco Metta preannunciò un calo nel prezzo dell’uva. Poco o niente nella proposta di delibera avanzata dal Pd: un tavolo tecnico dopo la vendemmia 2015 ed un altro per il monitoraggio dei prezzi. “Scarse competenze di un Comune”, commenta Curiello, che spiega: “Sono comunque mortificato dell’indifferenza dei rappresentati istituzionali sovracomunali, interpellati ma assenti e silenti”. E propone “un apposito capitolo di bilancio per la promozione dei prodotti cerignolani”. Frattanto Cia e Confagricoltura, attraverso due esponenti in Aula snocciolano il quadro dell’agricoltura nel terzo agro più esteso d’Italia. Casarella rilancia: “Il Comune può poco o niente su leggi e prezzi dei prodotti. Piuttosto, proponiamo che garantisca il supporto al settore”. Di qui l’emendamento di Forza Italia, poi approvato all’unanimità, al pari della proposta Pd e di quella della maggioranza: “Favorire la diffusione dei prodotti sul mercato – elenca Casarella – , istituire un marchio d’acquisto cerignolano, fornire aggiornamenti agli agricoltori su variazioni normative e strumenti finanziari dell’Ue, eliminare le barriere tra domanda e offerta proponendo studi dei mercati che suggeriscano differenziazioni di produzione secondo le esigenze del commercio, pubblicizzare il cooperativismo e l’intraprendenza delle piccole aziende che coraggiosamente scelgono di chiudere la filiera sul territorio”.
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presentazioneprogrammaorsaraORSARA DI PUGLIA – “Carmelo Morra è stato prima di tutto un amico. Un uomo pieno di forza, di umanità, di intelligenza e di cultura. E’ stato un onore poterlo ricordare in Chiesa, con le mie parole, per dargli un ultimo saluto ed esprimere il mio cordoglio alla famiglia”. Il sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce, esprime con queste dichiarazioni la sua vicinanza ai familiari per la scomparsa di Carmelo Morra. “Le sue doti umane e la sua intuizione di uomo politico le ha messe a disposizione della sua terra, lavorando per 30 anni allo sviluppo del territorio come sindaco, poi come consigliere regionale, presidente della Comunità Montana dei Monti Dauni e Senatore”, ha aggiunto Tommaso Lecce. “A lui e alla sua famiglia, mi legano tanti ricordi piacevoli, tanti momenti di condivisione, un intero pezzo di vita vissuta come amici. A lui mi legano anche i tanti anni di lavoro nella Comunità Montana, naturalmente. Sono stati anni importanti, in cui abbiamo espresso il massimo sforzo per creare le condizioni di un rilancio dell’area”, ha detto il sindaco di Orsara di Puglia. “E’ stato molto importante il lavoro compiuto sulle infrastrutture a servizio dell’agricoltura. Sono stati ugualmente importanti le opere realizzate per la difesa del territorio dal rischio idrogeologico. Carmelo ha amato tanto la sua terra, un amore ricambiato da tanto sostegno e consenso. Chi si impegna come si è impegnato Carmelo ha sempre tanti amici e tanti avversari. Oggi, però, anche i suoi avversari rendono onore a un uomo che ha recitato un ruolo fondamentale nella vita sociale, culturale e politica della Capitanata e dell’intera regione. Non è un caso che la Chiesa fosse gremita e ci fossero moltissimi sindaci a dare il loro ultimo saluto a Carmelo”.
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