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Cronaca

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pomodoriBraccianti deceduti. Bordo: "Morti dopo una giornata nei campi di pomodoro; altro che pacchia. Mettiamo da parte il populismo"

"Quattro braccianti stranieri sono morti in un incidente stradale di ritorno dal lavoro, dopo una giornata trascorsa sotto il sole a riempire cassoni di pomodoro. Questa è la drammatica situazione in cui vive la stragrande maggioranza degli immigrati in provincia di Foggia. Altro che pacchia". E' quanto afferma l'on. Michele Bordo, commentando il tragico evento che ha stroncato la vita di 4 giovani migranti su una strada provinciale che corre nelle campagne di Foggia.
"Sono migliaia gli immigrati che popolano le periferie dei centri agricoli pugliesi e meridionali per svolgere il lavoro nei campi che ormai moltissimi italiani non vogliono più fare. Molto spesso questi lavoratori stranieri non hanno alcun diritto e subiscono sfruttamenti di ogni genere.
Sarebbe necessario - prosegue Bordo - chiarire la dinamica dell'incidente e fare piena luce sull'attività svolta dai migranti nelle aziende ortofrutticole dell'agro in cui hanno perso la vita.
E' importante capire chi fosse alla guida del furgone su cui viaggiavano le vittime e gli altri 4 migranti feriti. E c'è da capire se fossero stati regolarmente assunti o se, come spesso accade, lavorassero in nero. Così come sarebbe necessario comprendere per quante ore abbiano lavorato prima di risalire su quel maledetto furgone.
Mettiamo da parte il populismo propagandistico - conclude Bordo - e applichiamoci a migliorare le norme che regolano l'arrivo e la permanenza in Italia di uomini e donne che partecipano alla produzione di passate e pelati made in Italy".

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Duefurti uomini armati, hanno fatto irruzione all'interno dell'ufficio postale di viale II Giugno di Orta Nova, questa mattina intorno alle 10:00. A volto coperto e uno era armato di pistola, hanno messo a segno una rapina, minacciando un dipendente con l'arma si sono fatti cosnegnare l'incasso. Sul posto sono giunti i carabinieri, che hanno visionato i filmati delle videocamere di sorveglianza dell'ufficio postale, che potrebbero essere utili per identificare i ladri.

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polizia
La polizia di Manfredonia, ha arrestato un 49enne, con l'accusa di tentato omicidio del nipote.
Nel pomeriggio di domenica, intorno alle 15:00, alla centrale della polizia sipontina arrivava una richiesta di intervento presso un'abitazione per una lite tra due fratelli.
Giunte sul posto, i militari risalivano alla lite, poco prima il uno dei due inquilini, aveva aggredito il fratello ed un nipote, con un coltello da cucina. L'aggressore era però scappato prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Ascoltati  i testimoni, i poliziotti riuscivano a fermare l'aggressore. 

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arresto carabinieri
I carabinieri di Foggia hanno arrestato un 23enne nigeriano Lucky Ebon, con l'accusa di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. 
I militari venivano allertati, poichè arrivava una segnalazione di una rissa in via Matteotti. Arrivati sul posto, le forze dell'ordine, venivano avvicinati da un ragazzo che sosteneva di aver subito il furto del cellulare, dopo un'aggressione di un extracomunitario.
L'aggressore, avrebbe afferrato una bottiglia di vetro e minacciato il ragazzo e la sua fidanzata, con lo scopo di farsi consegnare 50 euro, per la restituzione del cellulare appena rubato. Alla negazione della vittima il 23enne era scappato.
I militari si mettevano alla ricerca del 23enne, il quale veniva rintracciato e all’alt dei carabinieri, lo stesso cercava di fuggire, strattonandoli, senza riuscirvi. 

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arresto carabinieriI carabinieri di Lucera, hanno arrestato un 27enne di origine albanese, Romino Drini, il quale aveva trasformato la sua abitazione in un supermarket della droga. Il 27enne, si era fatto installare anche un sofisticato impianto di videosorveglianza, con la quale si potevano controllare l'esterno dell'abitazione con l'eventuale arrivo delle forze dell'ordine. Inoltre l'albanese, chiedeva una parola in codice ai suoi clienti che arrivavano presso la sua abitazione per acquistare le sostanze stupefacenti. 
Le forze dell'ordine avendo notato un notevole via vai presso l’abitazione del 27enne, hanno deciso di fare degli appostamenti. Dal controllo i militari notavano un notevole andirivieni di giovani che entravano in casa, per pio riuscire velocemente.
I carabinieri hanno deciso, dunque, di fermare due giovani, ai quali dopo una perquisizione, gli sono stati rinvenuti in loro possesso pezzi di hashish.
I carabinieri, dopo aver visto che l'abitazione era fornita di videocamere di sicurezza e, dopo aver scoperto che per poter accedere in casa bisognava dire una parola d’ordine, hanno deciso di fingersi clienti. 
Una volta suonata alla porta e detta la parola d'ordine, l'albanese si è trovato d'avanti i militari, i quali una volta dentro, hanno effettuato una perquisizione, trovando 15 dosi di cocaina e hashish, pronte per essere vendute, e tutto l'occorrente per confezionamento.


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