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Cronaca

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polizia giudiziaria
A San Severo, lo scorso 9 novembre, la polizia ha arrestato un nigeriano 32enne senza fissa dimora, con l'accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale.
I militari sono intervenuti in via Foggia, dove veniva segnalata la presenza di un uomo che inveiva e lanciava oggetti verso le auto in transito, agitando un bastone.
Giunti sul posto, il 32enne si è diretto verso gli agenti con fare minaccioso e urlando parole indecifrabili. Giunto a due o tre metri dagli agenti, ha cercato di colpirli col bastone, ma i poliziotti sono riusciti ad evitare i colpi.
A quel punto hanno deciso di ricorrere all’uso dello spray al peperoncino in dotazione di reparto.
L'uomo si è accasciato a terra ed è stato bloccato dai poliziotti. Durante il tragitto il 32enne si è dimenato tirando calci contro la vettura della polizia.

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arresto carabinieriLo scorso 9 novembre durante un servizio anti-droga, i poliziotti di Cerignola, notavano un giovane che si muoveva con fare sospetto in via Iglesias.
I militari allora decidevano di fermarlo e controllarlo, proprio mentre il giovane saliva in sella di uno scooter. Il 22enne, non si fermava all'alt e accelerava, investendo un poliziotto.
Nonostante la caduta, l’agente è riuscito a bloccare per alcuni secondi il fuggitivo, tempo necessario che è servito al collega che arrivava in suo aiuto e bloccavano il 22enne.
Una volta bloccato, il giovane ha cercato di sfuggire ingaggiando una colluttazione, durante la quale la moto è caduta addosso al secondo poliziotto intervenuto. 
Perquisito, addosso al 22enne sono stati recuperati circa tre grammi di hashish. Il veicolo con il quale circolava è stato sequestrato perché circolava senza assicurazione. 

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arresto carabinieriUn regolamento di conti, nell’ambito malavitoso della città di Vieste per poco non procurava un morto.
Domenico Argentiero 28enne, incensurato è riuscito a sfuggire ai suoi aguzzini che lo avevano brutalmente picchiato.
La colluttazione è stata violenta, che la vittima per divincolarsi si è ritrovato a correre completamente nudo per le strade in cerca di aiuto.
L'aggressione è avvenuta lo scorso 8 settembre, quando il personale di turno della guardia medica di Vieste avvisava i carabinieri riferendo di aver soccorso Argentiero, e durante le cure, era improvvisamente fuggito. Il giovane veniva poi stato intercettato da una pattuglia, mentre vagava, ancora completamente nudo, in mezzo alla strada in stato di choc.
Riportato al pronto soccorso, il 28enne, durante il tragitto ha raccontato che un paio d'ore prima la fidanzata lo aveva contattato chiedendogli di incontrarsi per un chiarimento a seguito di un litigio. Arrivato sotto l’abitazione della ragazza, vi aveva invece trovato ad attenderlo Giuseppe Della Malva, zio della fidanzata stessa, oltre che padre di Danilo Pietro, il quale lo aveva invitato a salire in auto con lui. All'interno dell'auto c'eano anche altri due soggetti a lui familiari, il che, anche se ormai troppo tardi, lo aveva portato ad intuire di essere caduto in un tranello.
Arrivati in una zona isolata, i tre, Giuseppe Della Malva 55enne, Vincenzo Langi 41enne, e Luca Luongo 37enne tutti pregiudicati e di cui i primi due ritenuti estremamente vicini al gruppo criminale facente capo a Marco Raduano, avevano preso a colpirlo ripetutamente con estrema violenza al volto, al capo e su tutto il corpo, e intanto che sferravano colpi su colpi gli urlavano di restituire il denaro che aveva sottratto a Danilo Della Malva. Vani tutti i tentativi e le implorazioni per sottrarsi al pestaggio, finché, approfittando della confusione dovuta agli spazi angusti dell'abitacolo, era riuscito a fuggire dal finestrino, lasciando tutti i propri abiti, ridotti a brandelli, tra le mani degli aggressori.
Partite le ricerche, anche grazie alla visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza e dalla testimonianza degli operatori sanitari, i militari individuato le due persone che lo avevano trovato e soccorso,, i quali confermavano di aver visto correre il ragazzo lungo la strada, nudo e pieno di sangue. Uno di loro lo aveva trasportalo alla guardia medica, dove per paura di essere nuovamente raggiunto dai suoi picchiatori, era fuggito. Argentiero, per la gravità delle lesioni era stato trasportato con l'eliambulanza all’ospedale di San Giovanni Rotondo, dove era stato dichiarato in pericolo di vita e, al fine di stabilizzarne le condizioni generali, farmacologicamente indotto allo stato di coma.
L'aggressione, dalle indagini dei militari, sarebbe avvenuto perchè Argentiero avrebbe dovuto subire per aver effettuato acquisti on-line utilizzando una carta di pagamento di proprietà della convivente di Danilo Pietro Della Malva. 

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118
Ieri sera intorno alle 20:00, in località Macchia, a Monte Sant'Angelo, è stato assassinato, in via San Pietro, Pasquale Ricucci 45enne, noto esponente della criminalità locale.
L'uomo è stato assassinato a colpi di fucile, proprio davanti alla sua abitazione. Il 45enne è morto sul colpo.
I sicari, due o più, hanno raggiunto l’uomo, ritenuto uno dei vertici del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, ed erede dei Romito, il cui boss Mario Luciano venne freddato nella strage del 9 agosto 2017, a San Marco in Lamis, ed hanno esploso almeno 9 colpi di fucile calibro 12. I carabinieri giunti sul posto, hanno rinvenuto 9 cartucce sull’asfalto. L’autopsia stabilirà quanti colpi sono andati a segno, tra addome e torace.
Durante la notte, ci sono stati ben dieci esami stub e quindici perquisizioni, a carico di altrettanti sospettati per l’omicidio 

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abusiminoriLa polizia di Foggia, dopo indagini, ha scoperto delle violenze fisiche e psicologiche da parte di un padre sul proprio figlio epilettico, reiterate nel tempo. 
Padre e zia del bambino maltrattato, sono accusati di reati di maltrattamenti e lesioni personali posti in essere ai danni del figlio dell’uomo.
I due cittadini macedoni, il padre 31enne e la zia 27enne, sottoponevano il bambino ad una vita intollerabile, sia materialmente che moralmente, con atti di grave trascuratezza e di sopraffazione, tali da alimentare nel minore un continuo stato di pressione e prostrazione psicologica.
Il piccolo, veniva trascurato nelle necessità quotidiane, senza cura dell'igiene personale e della salute, evitando intenzionalmente di prendersi cura dello stesso, affetto da epilessia, senza che venissero forniti i farmaci necessari.
Inoltre al piccolo venivano inferte violenze fisiche, a volte anche con una cintura, con cui il padre del piccolo colpiva quest’ultimo ripetutamente. Nel gennaio 2019, il cittadino macedone aggrediva il minore con un paletto metallico causando la frattura scomposta dell’avambraccio destro e la frattura della rotula della gamba sinistra.

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