Fine di un incubo, per una giovane donna foggiana, vittima di percosse e di telefonate che arrivavano ad ossessionarla fino a 300 chiamate giornaliere.
La polizia di Foggia ha messo fine a questo sopruso, arrestando, lo scorso 30 ottobre un foggiano 31enne, accusato di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali aggravate ai danni della propria ex moglie.
La donna che subiva umiliazioni continue, è stata costretta a trasferirsi dai genitori, abbandonando il tetto coniugale, insieme al figlio della. Il 13 ottobre, mentre la coppia era in fase di separazione, il 31enne dopo un incontro con l'ex moglie, per far vedere il figlio al marito, lo stesso tentava di convincere la donna a tornare insieme. Al secco rifiuto della donna, la discussione degenerava, tanto che l'uomo cominciava a picchiarla tentando di strangolarla, facendole perdere quasi conoscenza, e la colpiva violentemente al volto e al capo con pugni.
Nonostante l’uomo fosse agli arresti domiciliari, il 31enne si recava presso l’abitazione dei genitori della propria ex moglie, cercando di avere un colloquio e citofonando insistentemente.
Dopo la denuncia della vittima, le forze dell'ordine accertavano che vi erano oltre 300 chiamate senza risposta effettuate dall'uomo al cellulare della propria ex moglie.
Il 31 ottobre gli agenti arrestavano il 31enne in flagranza differita per il reato di evasione.