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Cronaca

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Identificato il cadavere rinvenuto sulle sponde dell’Ofanto ritrovato il 30 agosto scorso all’altezza del Ponte Zezza, a circa 10 chilometri da Cerignola dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia e della Compagnia di Cerignola.

Il corpo ritrovato risulta essere di un bracciante agricolo cittadino rumeno di nome Strtulat Andrei Ioan domiciliato a San Ferdinando di Puglia. Il corpo è stato ritrovato con una corda di fil di ferro avvolta intorno ai fianchi e legata ad un masso. Dalle indagini condotte, al momento sembra trattarsi di un suicidio visto che non sembrano esserci segni di violenza e lesioni sul corpo. Le indagini proseguono e nessuna pista è tuttora esclusa.

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Due feriti, di cui uno grave, il bilancio dell’incidente stradale avvenuto questa mattina sulla S.S.16, alla periferia di Foggia. Intorno alle 12.30 un autotreno pieno di cassoni di pomodoro, ha invaso la carreggiata per lo scoppio di uno pneumatico. Il mezzo si è ribaltato da un lato facendo cadere i cassoni di pomodoro su una Seat Leon, con a bordo un uomo e una donna, che procedeva in senso opposto. Sul luogo dell’incidente sono giunte alcune pattuglie della polizia stradale e dei Vigili del Fuoco oltre ad unità del 118 che hanno immediatamente soccorso i due automobilisti. Le due vittime sono state ricoverate agli Ospedali Riuniti di Foggia: la più grave è la donna che viaggiava accanto al guidatore e su cui, in pratica, sono caduti la maggior parte dei cassoni. La strada è stata chiusa al traffico ed è stata riaperta solo dopo le 15.30

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Due persone sono morte in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa, verso le due, sulla strada statale che collega Foggia a Lucera. Una Mercedes SLK guidata da Gianni Pepe, 38 anni commerciante di auto lucerino, ed un'amica, Emanuela Lobozzo di 36 anni, è uscita di strada dopo aver sfiorato un autotreno fermo sul ciglio della carreggiata.

Probabilmente a causa dell'alta velocità, il conducente della Mercedes ha visto l'automezzo fermo quando era troppo tardi per scansarlo. Ha sterzato, ma la sua vettura ha toccato comunque uno spigolo del mezzo ed è stata sbalzata via. Le due persone che erano a bordo sono state proiettate fuori dell'abitacolo e sono morte. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti sanitari del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco

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La Guardia di Finanza di Lucera nel corso di una attività nei confronti di una società di Lucera operante nel settore edilizio, debitrice nei confronti dell'erario per un importo di euro 2.476.098,12, ha accertato situazioni penalmente rilevanti integranti l'ipotesi di reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Gli investigatori avrebbero accertato che la società debitrice alienava simulatamente diversi impianti, attrezzature ed automezzi, che poi, anche attraverso l'interposizione di terzi compiacenti, rientravano nella disponibilità di altre due società riconducibili agli indagati. Le due società erano state costituite, senza nessuna valida ragione economica, al solo fine di eludere e vanificare la riscossione coattiva nei confronti della società debitrice. Al termine delle indagini sei persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Nel corso dell'inchiesta, coordinata dalla Procura di Lucera è stato eseguito un provvedimento di sequestro preventivo. In particolare sono stati sequestrati 18 veicoli industriali, due automobili, e alcuni impianti ed attrezzature per un valore complessivo di oltre 622mila euro, riconducibile al profitto del reato e finalizzate ad eludere la riscossione coattiva dei debiti tributari.

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Tentano assalto ad un blindato, rapina fallita solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine che hanno aperto un conflitto a fuoco con i banditi. Nessuno è rimasto ferito. Scenario da far west, la Sp 41 quella che da San Nicandro Garganico conduce a Torre Mileto. Intorno alle 10 il portavalori della Np service è stato speronato da una betoniera. Contemporaneamente un'Audi e una BMW hanno bloccato la strada in entrambi i sensi di marcia. Dai veicoli sono scesi almeno 10 uomini, tutti incappucciati ed armati che hanno costretto gli automobilisti a farsi consegnare chiavi del mezzo e i telefoni cellulari. Da un Fiorino, invece, sono scesi altri banditi che hanno minacciato i vigilantes. A bordo del furgoncino vi erano alcune bombole per la fiamma ossidrica che sarebbero servite, certamente, ad aprire il portellone del blindato. Forse un carabinieri libero dal servizio, potrebbe aver visto la scena, e avrebbe dato l'allarme ai colleghi; gli stessi che in pochi attimi sono giunti sul luogo dell'assalto. Tra i militari e i banditi è nato un conflitto a fuoco. A quel punto, vistisi braccati, i rapinatori non hanno potuto far altro che tagliare la corda, facendo perdere le proprie tracce. Sono in corso indagini per identificare i componenti del commando.

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