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E’ accaduto sull’A14, tra Cerignola e Orta Nova dove due autotreni che trasportavano generi alimentari sono stati bloccati da un commando di malviventi. A bordo di una Bmw ed un’Audi, con volti coperti e armati di pistola,almeno sei persone hanno bloccato i due autotreni e sequestrato i due autisti.
I banditi hanno poi rubato solo il rimorchio di uno dei due autotreni. I due autisti stanno bene.
La ragazza, una prostituta rumena si trovava su ciglio della strada con altre due, quando è arrivata un'auto condotta da un 67enne.L’auto ha sbandato finendo fuori strada, investendo la romena, e poi è finita in una cunetta. Sul posto è giunta una pattuglia del 118 che ha soccorso la romena trasportandola agli Ospedali Riuniti di Foggia.Le condizioni della straniera sono apparse subito gravi, la romena è deceduta nella notte.
Gli agenti della Squadra Mobile di Foggia, hanno arrestato un carrozziere di 53 anni ritenuto responsabile di detenzione abusiva di armi clandestine e munizioni illegalmente detenute, nonchè di minacce aggravate. In seguito ad una perquisizione domiciliare i poliziotti hanno recuperato una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa, munita di caricatore rifornito con 5 cartucce. Gli agenti hanno,scoperto che alcuni giorni prima lo stesso carrozziere aveva puntato la pistola ad un rumeno, minacciandolo di morte se non sgli avesse pagato le mensilità arretrate. L'uomo è stato posto ai domiciliari, anche per via di una malattia.
Dal pomeriggio del 2 settembre a Cerignola non si hanno più notizie di una giovane di 21 anni Rosaria Pugliese, aveva detto alla madre che sarebbe andata nel pomeriggio con il fidanzato Antonio, giovane di Manfredonia, e la sua famiglia a Foggia per fare spese; al fidanzato invece aveva mandato un sms dicendogli che sarebbe andata a Foggia con due amiche. Non si conoscono i motivi dell’allontanamento della ragazza, si può supporre che non sia sola in quanto aveva in tasca solo pochi euro. Dopo la denuncia di scomparsa, la madre fa appello affinché ritorni presto a casa.
I Carabinieri stanno indagando tra i nominativi del suo cellulare e le sue amicizie.
Sarebbe stato già identificato l’uomo che ieri sera ha sparato ad Alessandro Senisi, il sorvegliato speciale di 39 anni ucciso ieri pomeriggio a San Nicandro Garganico. Secondo i carabinieri il killer voleva solo gambizzarlo e non ucciderlo. Ieri pomeriggio la vittima era con alcuni amici. Senisi stava pranzando in una masseria nelle campagne di San Nicandro Garganico quando è giunta una persona a bordo di una motocicletta. I due hanno avuto una discussione ed il centauro ha sparato da distanza ravvicinata alle gambe. Il proiettile alla coscia ha reciso l’arteria femorale che ha causato una emorragia che lo ha ucciso. La vittima è stata soccorsa da alcune persone che l’hanno trasportata al pronto soccorso di San Nicandro Garganico. Qui i medici constatate la gravità delle ferite hanno trasportato Senisi all’ospedale di San Severo dove però è morto pochi minuti dopo il ricovero. Senisi era uscito dal carcere sabato scorso dopo essere stato arrestato dai carabinieri il 20 novembre dello scorso anno per droga.
