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Attualità

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san

 

 

 

Nel 400esimo anniversario della proclamazione di San Valentino, a protettore di Vico del Gargano e degli agrumeti, l’Amministrazione Comunale con la collaborazione della Pro Loco di Vico del Gargano, ricorda l’evento religioso con una serie di manifestazioni e celebra la ricorrenza del 14 febbraio con uno speciale annullo filatelico a cura di Poste Italiane.
Nella Chiesa Madre di Vico del Gargano, sarà presente una delegazione di Poste Italiane con il suo banchetto predisposto per l’occasione, ove sarà possibile far affrancare e annullare con il timbro speciale, la cartolina del Santo.
Una tradizione centenaria che si fonde con la cultura, l’arte e la filatelia e che propone ai tanti turisti opportunità di svago e occasioni di alto profilo culturale.

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pescatoriMichele Bordo annuncia l'imminente firma dell’autorizzazione da parte del Ministero

"La pesca del rossetto potrà finalmente partire". Lo annuncia l'on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera e candidato del centrosinistra nel collegio Manfredonia-Cerignola.
"Ho sentito al telefono il direttore generale della Pesca - continua Bordo - e mi ha comunicato che sono stati finalmente superati e risolti tutti i problemi tecnico-burocratici tra il Comune di Manfredonia e il Ministero delle Politiche Agricole. Pertanto, è imminente la firma dell’autorizzazione alla pesca del rossetto, attesa da tempo dai pescatori.
Il rossetto è una specie ittica particolarmente pregiata ed apprezzata sul mercato italiano ed europeo, e la sua pesca rappresenta una delle attività di maggior pregio, sotto il profilo economico, effettuate dal comparto ittico sipontino.
Questa sarà l’ultima volta che i pescatori avranno un permesso sperimentale per il rossetto – conclude Bordo - A breve arriverà, dopo anni di battaglie, l’autorizzazione dell'Unione Europea che regolamenterà in via ordinaria questo tipo di pesca, così da consentire alle imprese ittiche manfredoniane di programmare per bene e per tempo la propria attività aziendale e gli investimenti necessari per renderla ancor più remunerativa".

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comunesanseveroL’Amministrazione Comunale piange la scomparsa dell’insigne Maestro Ciro Pistillo, docente e scrittore.


La Città di San Severo piange l’insigne Maestro Ciro Pistillo scomparso poche ore fa, docente ed autore di diverse pubblicazioni in vernacolo sanseverese che hanno consentito di tramandare alle nuove generazioni la conoscenza di usanze antiche, tradizioni ed anche di tante espressioni del dialetto sanseverese.
“La scomparsa del Maestro Pistillo ci rattrista ed addolora – dichiarano il Sindaco avv. Francesco Miglio e l’assessore alla Cultura avv. Celeste Iacovino – con lui ci lascia un pezzetto della storia sanseverese, un importante segmento del patrimonio della nostra collettività. Le sue pubblicazioni hanno permesso la salvaguardia di preziose indicazioni provenienti dal passato, di poesie, ricette, detti e proverbi della tradizione locale, ma come non citare il vocabolario del vernacolo sanseverese con i preziosi suggerimenti sull’uso della grammatica in vernacolo, un autentico capolavoro apprezzato da tutti, scritto insieme al collega Attilio Littera. Alla famiglia giungano i sensi di cordoglio di tutta l’Amministrazione Comunale”.
Il maestro Pistillo ha pubblicato: “U Carusèllë” e “U Carusèllë nòwë” detti e proverbi dialettali sanseveresi; “Pàssë a prëcëssjònë” la festa del Soccorso dell’anno 1987; “Pàrlë accùmë t’ha ffàttë màmmëtë” grammatica del vernacolo sanseverese; inoltre con il collega Attilio Littera ha collaborato alla redazione de: “’U tërrazzènë”, ricette povere della cucina locale in dialetto sanseverese; “Màdonna mìjë fa’ stà bbòn’a lu rre” dramma ispirato dal lavoro di approfondimento di Giuseppe Clemente “Il sacco di San Severo del 25 febbraio 1799” e del volume “Ricette” contenente ricette e medicina popolare del terrazzano sanseverese.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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compattatoriE’ partita alla mezzanotte la nuova gestione integrata dei servizi di igiene urbana nella città di San Severo con il nuovo gestore BUTTOL srl.


E’ partita alla mezzanotte la nuova gestione integrata dei servizi di igiene urbana nella città di San Severo con il nuovo gestore BUTTOL srl.
L’Amministrazione Comunale ha preso atto della determinazione dirigenziale n. 200 del 31.01.2018 della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Foggia, con la quale è stata approvata l’aggiudicazione provvisoria in favore della BUTTOL s.r.l. con sede in SARNO (SA) che ha offerto il ribasso percentuale pari al 1,30% sull’importo a base d’asta, al netto degli oneri di sicurezza con un punteggio totale pari al 74,964 punti per la gestione dei servizi integrati di raccolta, spazzamento, trasporto e conferimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilati in discarica controllata, raccolta differenziata e dei servizi complementari relativi all’igiene urbana nel comune di San Severo.
“Parte una nuova era del servizio raccolta – dichiarano il Sindaco avv. Francesco Miglio e l’Assessore all’Igiene Urbana dr. Raffaele Fanelli – con una nuova azienda che porta in dote a San Severo un nuovo ed efficiente parco automezzi, in grado di venire incontro alle esigenze di raccolta di una città come San Severo e contemporaneamente recepire le istanze che avevano presentato nei mesi scorsi i sindacati di categoria, i quali avevano auspicato mezzi più moderni e funzionali in dotazione ai dipendenti”.

Il Portavoce
Michele Princigallo

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UniversitàdiFoggiaDipartimentoeconomiaScritto dalla prof.ssa Mariarosaria Lombardi (ricercatrice in “Scienze merceologiche” al Dipartimento di Economia) con la presentazione del Ministro dell’Agricoltura on. Maurizio Martina: «Una chiave per passare dalla green economy alla green society».

Pubblicato dall’editore Franco Angeli, il libro nasce dall’esigenza di comprendere l’importanza dell’innovazione nel settore agricolo: le criticità del comparto hanno finito per imporre un modello di sviluppo economico, in grado di incrementare il tasso di istruzione e di favorire un vero ricambio generazionale.

È uscito qualche giorno fa il saggio socio-economico dal titolo “L’innovazione sociale nel settore agricolo del Mezzogiorno” (Franco Angeli editore, Pagg. 160, Prezzo 23,00 euro) di cui è autrice la prof.ssa Mariarosaria Lombardi, ricercatrice in “Scienze merceologiche” e titolare del corso di “Produzione delle merci e innovazione” al Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia. Il libro contiene la presentazione del Ministro delle Politiche agricole on. Maurizio Martina e la prefazione del presidente di Fondazione Con il Sud dott. Carlo Borgomeo. Si tratta di una pubblicazione indirettamente importante anche per la Capitanata, una «pubblicazione socialmente universale» (come l’hanno definita alcuni esperti del settore) perché racconta «di come possa diventare globale una piccola e coraggiosa storia locale».
Ovvero la storia di VàZapp’, il primo hub rurale – come si fa definire – creato dal compianto don Michele De Paolis (indimenticato fondatore della Comunità Emmaus) e dall’imprenditore agricolo Giuseppe Savino, con lo scopo di rivoluzionare concezione e percezione dell’agricoltura. «Non solo VàZapp’ – argomenta la prof.ssa Mariarosaria Lombardi – giacché i modelli, sviluppatisi negli ultimi anni anche in altre regioni del Mezzogiorno e riportati nello studio che ho pubblicato (Rural hub, Campania, Agrinetural, Basilicata e per l’appunto Vàzapp’ in Puglia; NdR), rappresentano esempi di best practice diversi fra loro ma simili nell’aver introdotto un percorso concreto di innovazione sociale in agricoltura. Questo saggio può rappresentare un’opportunità per gli studiosi e i policy-maker di individuare quali sono gli elementi innovativi, strategici e premianti per implementare politiche di sviluppo agricolo e rurale, che siano sostenibili e integrate. Infine, lo stesso può trasferire al lettore comune, tanto il cittadino quanto il contadino, il desiderio e la consapevolezza di “poter fare” qualcosa per la propria comunità e il territorio e di trarre benefici non solo economici ma, e soprattutto, sociali».
Il sistema agricolo, soprattutto quello del Mezzogiorno, dopo anni di sostanziale improvvisazione viene chiamato a basarsi su un modello di sviluppo nuovo, del tutto differente rispetto al passato: l’innovazione sociale è in grado di promuovere nuove forme di imprenditoria, sganciate dalle dinamiche prettamente economiche ma fondate sulle esigenze reali della collettività e del territorio. Da questa premessa si muove “L’innovazione sociale nel settore agricolo del Mezzogiorno”, di cui nella sua presentazione il Ministro delle Politiche Agricole on. Maurizio Martina scrive: «Questo libro racconta dell’effervescenza sociale che c’è nel nostro Paese. Compito delle istituzioni è sostenere queste esperienze, accompagnarle nella loro crescita. E’ questa una chiave importante per passare davvero dalla green economy alla green society». Concetti ribaditi anche dal dott. Carlo Borgomeo nella sua prefazione: «Noi, come fondazione Con il Sud, sosteniamo la necessità di modificare il paradigma: prima il sociale, poi l’economico […] In questa logica non possiamo che essere “alleati” di quanti lavorano per recuperare il peso e il valore dell’agricoltura, di quanti mettono in relazione, con esperienze e riflessioni molto significative e stimolanti, l’innovazione sociale e l’agricoltura».
Tra i modelli cui il saggio fa riferimento, quello particolarmente nuovo nella sua fattispecie di VàZapp’ (fondato nel 2015, da allora la prof.ssa Mariarosaria Lombardi ne è socia e componente): l’hub rurale non si identifica come un centro di ricerca non convenzionale su agricoltura e nuova ruralità, ma come comunità di pratica. «Non è costituito – aggiunge la prof.ssa Lombardi – solo da studiosi o innovatori sociali, ma da ragazzi dalle più disparate professionalità (creativi, comunicatori, agricoltori, architetti, sviluppatori del web, ed anche ricercatori; NdR). Non nasce da un finanziamento pubblico, ma dall’azione volontaristica di chi crede che è importante che i giovani abbiano le opportunità per rimanere e non per andare; non ha una struttura specifica dove far incontrare i contadini, ma va presso le loro case per ascoltarli e raccogliere le loro difficoltà. Il suo modello è, dunque, del tutto nuovo e ha raggiunto, negli ultimi due anni, alcuni importanti traguardi a livello nazionale ed internazionale. Il cambiamento culturale, di cui di si fa promotore VàZapp’ attraverso un percorso di innovazione sociale, richiede ovviamente molti anni per riuscire a cogliere l’importanza delle nuove modalità con cui “si può e si deve fare” agricoltura».

Davide Grittani

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