Il sindaco Lecce: “Un onore e un privilegio il premio a un nostro concittadino”
Dedda lavora al Poligrafico di Foggia da 42 anni, iniziò quando ne aveva 20
ORSARA DI PUGLIA “Stella al Merito del Lavoro, conferita dal Presidente della Repubblica Italiana”. E’ questo il prestigioso titolo che, il primo maggio 2018, è stato riconosciuto a Biagio Dedda. Biagio Dedda è orsarese, ha 62 anni, e da quando ne aveva 20 lavora a quello che oggi è il Poligrafico e Zecca dello Stato, più conosciuto come lo stabilimento della “Cartiera di Foggia”.
Alla cerimonia di consegna del riconoscimento, tenutasi a Bari all’interno della Fiera del Levante, ha partecipato il sindaco di Orsara di Puglia, Tommaso Lecce: “E’ stato un piacere stringere la mano e congratularmi con l’amico Biagio Dedda, vedere riconosciuta la Stella al Merito del Lavoro a un nostro concittadino è un onore e un privilegio”, ha dichiarato il primo cittadino.
Biagio Dedda, che da tempo è impiegato tecnico e caporeparto, ha cominciato come operaio del Poligrafico. Aveva poco più di 20 anni. “Ad agosto, saranno 42 gli anni di lavoro in questo stabilimento”, ha spiegato Dedda. “Questo riconoscimento mi onora e mi ripaga di tanto lavoro, tante soddisfazioni e sacrifici vissuti fianco a fianco di colleghe e colleghi, amici, ormai quasi persone di famiglia, anche a loro va il mio ringraziamento oltre che al direttore Alberto Mormile, un dirigente che sta lavorando per sviluppare ulteriormente il Poligrafico puntando su innovazione e nuove produzioni”. Al Poligrafico e Zecca dello Stato stabilimento di Foggia lavorano poco meno di 300 persone. Vi si producono targhe, ricettari medici, tagliandi del gioco del lotto, carte speciali. Sono previsti nuovi investimenti per circa 70 milioni di euro nello stabilimento: l’obiettivo è potenziare la dotazione di macchine innovative per nuove produzioni di carte pregiate. In tutta la Puglia, la Stella al Merito del Lavoro è stata riconosciuta a 57 persone che si sono particolarmente distinte per perizia, laboriosità e buona condotta morale. Il riconoscimento è stato assegnato anche a chi ha portato innovazione sul proprio luogo di lavoro, migliorando la qualità e l’efficienza della produzione.
Attualità
Succede al prof. Marcello Marin, in carica dal 2014.
Ordinario di Pedagogia sperimentale, tra i maggiori esperti italiani di didattica ed e-learning, per conto dell’Ateneo ha fondato la piattaforma Edu-Open (riconosciuta anche dal MIUR).
Nato a Lecce nel 1975, è il direttore più giovane di UniFg.
«Cercherò di valorizzare tutti i talenti che risiedono all’interno del Dipartimento, soprattutto tra gli studenti. Il mio sarà un mandato all’insegna dell’apertura a qualsiasi contaminazione e a qualsiasi sollecitazione, soprattutto a quelle che arriveranno dal territorio. L’ubicazione del Dipartimento, cioè il centro storico e soprattutto via Arpi, saranno il punto da cui ripartirà il patto con la città che ci ospita: dobbiamo tornare a essere un riferimento per l’intera comunità».
Nato a Lecce nel 1975 e ordinario di Pedagogia sperimentale, il prof. Pierpaolo Limone è stato eletto nuovo direttore del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della Formazione. Al termine delle operazioni di voto, che si sono svolte questo pomeriggio presso la sede del Dipartimento in via Arpi 176 a Foggia, sono state attribuite 59 preferenze al prof. Pierpaolo Limone e 6 al prof. Giuseppe Solaro (ordinario di Filologia classica): l’affluenza è stata del 93,3%, ovvero di 70 votanti sui 75 aventi diritto (lo spoglio ha registrato anche 3 schede nulle, 2 bianche). A 43 anni, il prof. Limone è quindi diventato il più giovane direttore di Dipartimento della storia dell’Università di Foggia, scalzando – in questa speciale graduatoria – la prof.ssa Donatella Curtotti (48) di recente eletta alla direzione del Dipartimento di Giurisprudenza (il dato anagrafico è successivo alla riforma che ha trasformato le Facoltà in Dipartimenti, di conseguenza i presidi di Facoltà in direttori di Dipartimento).
Tra i massimi esperti italiani di e-learning, fondatore per conto dell’Università di Foggia (Ateneo capofila del progetto, che ospita altre 30 università pubbliche e private) della piattaforma Edu-Open (ufficialmente riconosciuta anche dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica), il prof. Pierpaolo Limone resterà in carica fino alla primavera del 2022. Succede al prof. Marcello Marin, in carica dal 2014, al quale sono andati i ringraziamenti del Rettore prof. Maurizio Ricci e della Comunità accademica UniFg. «Ringraziamenti sinceri per aver ascoltato le istanze e le esigenze di tutti e per aver rappresentato il Dipartimento di Studi umanistici con rigore, stile e senso istituzionale, superando anche momenti non proprio semplici. Allo stesso modo – ha proseguito il Rettore – desidero formulare al nuovo direttore i più sinceri auguri di buon lavoro, convinto che porterà all’interno del Dipartimento un vento di novità inevitabilmente legato alla sua età e alla sua visione, globale e aperta al cambiamento, del mondo».
Il neo direttore, prof. Limone, dopo l’elezione ha ringraziato il suo unico avversario, prof. Giuseppe Solaro, per «la correttezza e la misura dei toni utilizzati durante la campagna elettorale, una dote rara soprattutto in questo periodo. Mi metterò a disposizione anche delle sue istanze, accogliendo costruttivamente le sue idee per renderle patrimonio dell’interno Dipartimento». Inoltre il prof. Limone ha commentato la propria nomina aggiungendo: «Cercherò di valorizzare tutti i talenti che risiedono all’interno del Dipartimento, soprattutto tra gli studenti. Il mio sarà un mandato all’insegna dell’apertura a qualsiasi contaminazione e a qualsiasi sollecitazione, soprattutto a quelle che arriveranno dal territorio. L’ubicazione del Dipartimento, cioè il centro storico e in particolar modo via Arpi, saranno il punto da cui ripartirà il patto con la città che ci ospita: dobbiamo tornare a essere un riferimento per l’intera comunità».
Davide Grittani
CIMITERO NEL DEGRADO TOTALE, E L’ASSESSORE NEPPURE SE NE ACCORGE
Sono trascorsi ormai dieci mesi dall’inizio dell’Amministrazione d’Arienzo e possiamo solo constatare che nulla è stato fatto, tanto che molte sono le situazioni che stanno facendo precipitare la città nel degrado più totale.
È sotto gli occhi di tutti che il Cimitero cittadino è abbandonato a se stesso: pulizia carente, manutenzione inesistente ecc. Eppure il Capitolato di appalto con la Ditta vincitrice della gara parla chiaro: diversi sono i servizi che la stessa ditta deve assicurare, ma, da quando il PD governa (male) la città, sembra che l’Amministrazione nemmeno sappia che esiste un Cimitero. Peraltro, la Giunta d’Arienzo ha un Assessore con delega ai Servizi Cimiteriali, che evidentemente è impegnato in altro se non si è accorto che il Cimitero è lasciato nell'abbandono.
Se si va a guardare, poi, l’area antistante il Cimitero (viale, piazzetta ecc.) i cittadini, ogni giorno, fanno i conti con sporcizia, strade rovinate, cunette piene di ogni rifiuto, pensilina della fermata dell’autobus rotta: uno spettacolo indecoroso, ancora più grave perché è la zona prima di un luogo santo qual è il Cimitero.
FORZA ITALIA ricorda al Sindaco d’Arienzo – che non perde occasione di lamentarsi (per lui la colpa del suo immobilismo è sempre degli altri) – che da luglio 2015 a giugno 2017 hanno governato i Commissari (non capiamo il perché del suo silenzio su quel periodo di amministrazione) e che, invece, da giugno 2017, quindi da circa un anno, sono stati chiamati ad amministrare lui e il PD e che spetta alla sua maggioranza risolvere i problemi della città e proporre programmi per lo sviluppo di Monte Sant’Angelo: se non sono all’altezza del ruolo, deve solo DIMETTERSI!
Forza Italia
Monte Sant’Angelo
FOVEA EMBERS BASEBALL
Lettera aperta del presidente della Fovea Embers, Gianni Vitrani: “Dio salvi la vita, Dio salvi Alfie”
In questi giorni la Vita interpella le nostre coscienze, ci pone davanti a scelte che non possono essere tiepide o di compromesso. Scelte per la Vita o per la morte, tertium non datur. Alfie, con un semplice anagramma “A Life”, è la Vita che grida la sua presenza, la sua voglia di esserci, di continuare ad esserci qui ed ora, con i suoi genitori e con tutti noi.
In lui vediamo tutti i bambini e ragazzi della nostra associazione che un giorno hanno bussato alla nostra porta chiedendo di condividerne i valori e le finalità: “contribuire allo sviluppo sportivo, culturale e civile dei cittadini e alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani” (art. 3 statuto associativo). Hanno chiesto a noi dedizione passione e amore per lo sport ma soprattutto per ognuno di loro, per ogni persona, per ogni Vita, con difficoltà fisiche o intellettive non importa, sono anzi diventati la nostra ricchezza e la nostra gioia. Alfie è uno di noi è un cittadino italiano, e siamo fieri del nostro Stato perché conferendogli la cittadinanza ha lanciato un chiaro messaggio, quello di lottare per la Vita, fino in fondo, fino alla fine, senza arrendersi mai di fronte alle difficoltà anche di fronte a quelle ritenute insormontabili. Siamo fieri perché la nostra Costituzione riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, siamo fieri perché tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso razza di lingua di religione di opinioni politiche di condizioni personali e sociali (artt. 2 e 3). Ai nostri bambini e ragazzi insegniamo ad affrontare gli ostacoli e le difficoltà con spirito di sacrificio, a combattere la buona battaglia perché nella lotta per la Vita si esce sempre vincitori. I Tribunali inglesi hanno sentenziato che quella di Alfie è una vita inutile che non merita essere vissuta, i nuovi fautori della cultura dello scarto detentori della potestas vitae et necis hanno deciso “per legge” che il bambino deve morire: summum jus summa iniuria. Noi crediamo che ogni Vita abbia il diritto di essere vissuta dal concepimento fino alla fine naturale e in qualsiasi condizione essa sia venuta in essere, noi crediamo che ogni Vita sia utile e abbia un valore in sè e per l’intera umanità, perché la Vita è un dono di Amore, è un dono di Dio.
Ad Alfie abbiamo conferito la tessera di Primo Socio Onorario dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Fovea Embers Baseball, ai suoi genitori Tom e Kate consegneremo la tessera con l’auspicio che un giorno possa giocare con i nostri colori.
Ad Alfie diciamo non arrenderti mai, noi siamo con te, con te lottiamo e speriamo, per te preghiamo. Dio salvi la Vita Dio salvi Alfie.
Il presidente, a nome di tutta l’associazione.
Giovanni Battista Vitrani
Ancora un concreto passo in avanti per rendere operativo il Reparto Prevenzione Crimine nella città di San Severo.
Ieri mattina il Sindaco di San Severo, avv. Francesco Miglio, ha firmato il protocollo d’intesa con cui è stato sancito ufficialmente il trasferimento dell’immobile di Via Guareschi, che sino a pochi mesi fa ha ospitato l’Ufficio Tributi, al Ministero dell’Interno.
Al sobrio, ma importante momento ufficiale, sottoscritto anche dal Comandante del Reparto Prevenzione Crimine dott.ssa Daniela Di Fonzo, dal dott. Angelo Trotta per la Prefettura di Foggia, e dai funzionari del Ministero dell’Interno, erano presenti pure gli Assessori Municipali ing. Luigi Montorio, rag. Michele Del Sordo e dr. Raffaele Fanelli, il Consigliere Comunale Sandra Cafora.
I lavori per rendere perfettamente funzionale l’immobile alla nuova importante destinazione operativa si concluderanno nei prossimi giorni.
“Ieri abbiamo tagliato un altro traguardo fondamentale nella strada verso una maggiore legalità nel nostro territorio – dichiara il Sindaco Miglio -, l’intero immobile di Via Guareschi è stato trasferito al Ministero che sta ultimando i lavori che permetteranno il pieno utilizzo da parte del Reperto Prevenzione Crimine da noi fortemente voluto. Ribadiamo ancora una volta la nostra totale soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo strategico per tutta la comunità cittadina e provinciale”.
Il Portavoce
Michele Princigallo