Dichiarazione del presidente della Commissione Ambiente Paolo Campo
La vigilanza ambientale è una funzione essenziale su cui investire attenzione istituzionale e risorse. È l'unanime orientamento emerso nel corso della riunione della Commissione Ambiente svoltasi ieri e conclusasi, su mia proposta, con la richiesta di audizione dell'assessore al Personale per promuovere il riallineamento degli organici degli uffici territoriali, l'implementazione della dotazione tecnica, l'organizzazione di corsi professionali.
Come in tante aree della pubblica amministrazione, il blocco del turn over ha impedito la sostituzione puntuale degli ex dipendenti delle Province trasferiti nell'organico della Regione Puglia e andati in pensione.
Di qui la difficoltà a garantire livelli adeguati di efficienza ad un servizio sempre più decisivo a tutela dell'ambiente, di sostegno alle istituzioni territoriali e di ausilio alle associazioni e alle organizzazioni di rappresentanza di interessi diffusi.
Con spirito costruttivo e collaborativo, i consiglieri regionali che compongono la Commissione Ambiente intendono affiancare la Giunta nella ricerca dell'indispensabile soluzione strutturale ad un problema che sarà inevitabilmente aggravato dai pensionamenti già programmati.
Attualità
L’ultimo saluto a Rocco Accettullo, vera istituzione del Complesso Bandistico S.Cecilia
Aveva rilanciato la Banda nel dopoguerra, ha formato generazioni di musicisti
ORSARA DI PUGLIA “Con Rocco Accettullo se ne va un pezzo di storia del nostro paese. Lui ha fatto ed è stato la storia del Complesso Bandistico Santa Cecilia. Zi’ Rocc, come lo chiamavano affettuosamente in tanti, è stato un uomo eccezionale, un’istituzione culturale di Orsara di Puglia”. Sono parole commosse quelle di Tommaso Lecce, sindaco di Orsara di Puglia, nel dare l’addio al “Capobanda”, anima e simbolo della Banda musicale del paese, una delle più antiche del Sud Italia. Rocco Accettullo, i cui funerali si svolgeranno oggi, il prossimo 19 marzo avrebbe compiuto 94 anni. Fin da giovanissimo, le sue passioni erano state due: la musica e il complesso bandistico orsarese. Storico “Capobanda”, ha formato musicalmente generazioni e generazioni di orsaresi. E’ stato tra gli artefici della rinascita della “Banda” dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1980, a due secoli dalla fondazione del complesso bandistico orsarese nato nel 1780, assieme a don Michele Pepe fu il “motore” della costituzione dell’Associazione Musicale Santa Cecilia. Il legame con quel sodalizio non si è mai interrotto. Anche oggi, nel giorno più triste, tutti i componenti dell’associazione e della banda hanno voluto rendergli omaggio, tributandogli l’ultimo saluto “a distanza”, oltre a mille pensieri sui social. Se Orsara, ancora oggi, ha una formazione bandistica di tutto rispetto, apprezzata ovunque in Italia e all’estero, lo deve in gran parte proprio alla passione e all’intelligenza trascinanti di Zi’ Rocc, colui che negli ultimi anni non ha mai rinunciato ad aspettare il passaggio della ‘sua’ banda durante tutte le occasioni civili e religiose che vedevano impegnati i musicisti della Santa Cecilia a portare musica nelle strade di Orsara di Puglia. Nel 2021 il Complesso Bandistico Santa Cecilia Città di Orsara di Puglia ha compiuto i suoi primi 241 anni di storia. La banda musicale di Orsara di Puglia, tra mille vicissitudini e ben due guerre mondiali continua a essere un presidio di formazione musicale e culturale anche nel terzo millennio, innovando una tradizione che trae linfa vitale dall’integrazione tra vecchia e nuova guardia. Il Complesso Bandistico di Orsara di Puglia, secondo la documentazione conservata negli archivi dell’associazione, è una delle bande più antiche della Puglia, se non la più antica in assoluto e una delle più longeve d’Italia. Rocco Accettullo ne era particolarmente fiero. Ne è andato orgoglioso per una vita intera, fino alle ultime note che oggi rimandano la melodia di un grato e commosso addio di un’intera comunità per il suo caro Zi’ Rocc.
I 100 ANNI DELLA SIGNORA ANTONIETTA CARMELLOTTI. GLI AUGURI DELL’A.C. DI SAN SEVERO. UNA STORIA TUTTA DA LEGGERE.
Ancora una centenaria nella città di San Severo. Si tratta della signora Antonietta Carmellotti, nata a San Marco in Lamis il 24 febbraio 1921. La signora Carmellotti risiede a San Severo in Via Taranto. Ieri, giorno del suo 100esimo compleanno, l’Amministrazione Comunale le ha fatto pervenire un messaggio augurale con un diploma di merito ed un fascio di fiori: il Sindaco Francesco Miglio, in osservanza alle norme anti Covid 19, ha voluto festeggiarla personalmente, raggiungendola a casa con una videochiamata da Palazzo Celestini. Il Sindaco ha testimoniato l’affetto suo personale, dell’intera Amministrazione Comunale e di tutta la comunità sanseverese per una concittadini che ha attraversato tante fasi della nostra storia recente.
I figli ci hanno fatto pervenire la storia - lunga 100 anni appunto - della signora Antonietta e della sua famiglia che volentieri diffondiamo, perché rappresenta davvero una intensa pagina di storia locale ed uno spaccato molto diffuso di quanto è stato il nostro mondo.
Ecco la testimoniaanza.
Compiere 100 anni in un anno di pandemia non è cosa così semplice. Nostra madre Antonietta Carmellotti nasce il 24 febbraio 1921 da Martino Maria Carmela e da Michele Carmellotti nel comune di San Marco in Lamis. Causa l'avvento del fascismo ben presto suo padre Michele, socialista convinto, fu costretto ad emigrare prima negli Stati Uniti durante la grande recessione e subito dopo in Argentina, dove è rimasto per più di 15 anni, senza avere successo e lasciando nostra madre Antonietta, la sua mamma Carmela e suo fratello Matteo nella miseria più nera. Sua mamma Carmela era come lei piccola e minuta ma con un carattere forte e combattivo, lavorando al telaio giorno e notte sfamò i suoi due figli Antonietta e Matteo. All'età di 21 anni il 19 febbraio 1942 sposò nostro padre Emanuele Ciavarella, che fu subito dopo spedito in Grecia a combattere. Tra il 1945 e il 1951 nascono a distanza di tre anni uno dall'altro i suoi primi tre figli: Maria, Carmela e Michele. Il dopoguerra ha lasciato miseria e molti emigrarono per terre straniere e mamma Antonietta rimase sola con i suoi tre figli, perché suo marito Emanuele emigrò nel 1952 in Australia. Lei grande donna come la sua mamma Carmela, si rimbocco le maniche e lavorando incessantemente come sarta portò avanti con grande dignità la famiglia trasferendosi nel contempo nel 1953 a San Severo in una casa presa in affitto in via Montebello. Alla fine del 1954 con i risparmi del suo lavoro e con i soldi che suo marito le mandava dall'Australia comprò la casa di via Taranto dove si trasferì nel 1955. Nel 1956 il ritorno di papà Emanuele e il dicembre dell'anno successivo mamma Antonietta diede alla luce 2 gemelle Lucia e Anna. Subito dopo l'intraprendente Antonietta fece aprire alla sua prima figlia Maria un negozio di parrucchiera, in una parte della casa. Donna di polso gestiva tutte le entrate, sia quella del marito che della figlia. Nel 1960 mette alla luce il suo secondo figlio maschio Matteo, il sesto e ultimo figlio. Gli Anni trascorrono e mamma formichina e maresciallo, prepara il futuro per i suoi figli, vede prima partire sua figlia Carmela, prima per l'Australia e poi per Roma e l'anno successivo Michele. Benvoluta da tutto il vicinato, trascorre gli anni tra matrimoni dei suoi figli la nascita di nipoti. Dopo la morte di suo marito Emanuele avvenuta alla fine del 1997, con la sua energia ha guidato ed aiutato tutti i suoi figli fino al giorno d'oggi ove il 24 febbraio 2021 è il centenario della sua nascita e noi tutti figli, nipoti e pronipoti le auguriamo buon Compleanno.
l’Addetto Stampa
Michele Princigallo
ROGHI TOSSICI E ABBANDONO RIFIUTI: INTERVENTO DI PROCURA DELLA REPUBBLICA E POLIZIA LOCALE SAN SEVERO.
Una importante operazione in tema ambientale è stata condotta a termine dal Corpo di Polizia Locale di San Severo. La stessa ha determinato una ordinanza di misura cautelare, due persone denunciate per abbandono di rifiuti e trattori agricoli sequestrati. Al Comando di Polizia Locale ed agli agenti tutti, il Sindaco Francesco Miglio, l’Assessore con delega alla Sicurezza e Polizia Locale Luigi Montorio, l’Assessore con delega alle Politiche Ambientali Felice Carrabba, hanno espresso il proprio compiacimento e la soddisfazione dell’Amministrazione Comunale per la brillante e proficua operazione che ha consentito di porre fine all’attività di gestione, raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali.
ROGHI TOSSICI E ABBANDONO RIFIUTI:
INTERVENTO DI PROCURA DELLA REPUBBLICA E POLIZIA LOCALE SAN SEVERO
- N.1 ORDINANZA DI MISURA CAUTELARE;
- N.2 PERSONE DENUNCIATE PER ABBANDONO RIFIUTI;
- N.2 TRATTORI AGRICOLI SEQUESTRATI.
A seguito di attività di indagine del Corpo di Polizia Locale di San Severo, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, in data 24.2.2021 è stata eseguita un’Ordinanza di misura cautelare per abbandono e incendio di rifiuti speciali.
La misura cautelare riguarda un provvedimento coercitivo dell’obbligo di presentazione alla P.G. emesso nei confronti di un uomo di San Severo. Altre due persone sono state denunciate per gestione, trasporto e abbandono incontrollato di rifiuti speciali sul suolo. Inoltre, è stato eseguito anche il Decreto di Sequestro Preventivo di due trattori agricoli utilizzati per la commissione del reato di gestione, trasporto e abbandono di rifiuti speciali che in un momento successivo sono stati incendiati.
L’Ordinanza applicativa della Misura Coercitiva, con annesso Decreto di Sequestro Preventivo dei veicoli, è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia dott.ssa Roberta di Maria su richiesta del Pubblico Ministero – Coordinatore delle Indagini – Sost. Proc. dott. Marco Gambardella. Il soggetto, destinatario della misura cautelare, identificato nel corso delle indagini, risponde del reato p.e p. art. 256 comma 1 e 256 Bis D.Lgs n.152/2006 perché appiccava il fuoco a rifiuti speciali di diversa tipologia abbandonati in precedenza sul suolo. I rifiuti venivano abbandonati in un’area situata in agro di San Severo a ridosso della S.P. 109 San Severo – Lucera all’altezza della vecchia discarica poco distante dal centro abitato. I soggetti identificati rispondono del reato di cui all’art. 256 co. 1 lett.a) D.Lgs n.152/2006 in quanto, per mezzo dei trattori agricoli sottoposti a Sequestro Preventivo, in diverse occasioni effettuavano attività di gestione, raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti speciali. Il terreno agricolo di pubblico accesso, sul quale sono state svolte le indagini, è stato monitorato dagli Agenti per alcuni mesi nei quali si è accertato che lo stesso terreno veniva utilizzato dagli stessi soggetti in maniera abituale come una discarica ad uso privato.
“Una strategia di intervento che sta portando ottimi risultati utili ad affermare la legalità e la presenza di controlli costanti su tutto il territorio di San Severo. Difatti, la tempestività dei provvedimenti emessi dalla Procura consente di costruire un fronte che fa da argine ad una piaga che attanaglia il territorio ma che, comunque, grazie a questo tipo di interventi vede un ridimensionamento. L’obiettivo è proseguire su questa strada”. F.to IL COMANDANTE DOTT. CIRO SACCO
l’Addetto Stampa
Michele Princigallo
I 100 ANNI DELLA SIGNORA ANTONIETTA CARMELLOTTI. GLI AUGURI DELL’A.C. DI SAN SEVERO. UNA STORIA TUTTA DA LEGGERE.
Ancora una centenaria nella città di San Severo. Si tratta della signora Antonietta Carmellotti, nata a San Marco in Lamis il 24 febbraio 1921. La signora Carmellotti risiede a San Severo in Via Taranto. Ieri, giorno del suo 100esimo compleanno, l’Amministrazione Comunale le ha fatto pervenire un messaggio augurale con un diploma di merito ed un fascio di fiori: il Sindaco Francesco Miglio, in osservanza alle norme anti Covid 19, ha voluto festeggiarla personalmente, raggiungendola a casa con una videochiamata da Palazzo Celestini. Il Sindaco ha testimoniato l’affetto suo personale, dell’intera Amministrazione Comunale e di tutta la comunità sanseverese per una concittadini che ha attraversato tante fasi della nostra storia recente.
I figli ci hanno fatto pervenire la storia - lunga 100 anni appunto - della signora Antonietta e della sua famiglia che volentieri diffondiamo, perché rappresenta davvero una intensa pagina di storia locale ed uno spaccato molto diffuso di quanto è stato il nostro mondo.
Ecco la testimoniaanza.
Compiere 100 anni in un anno di pandemia non è cosa così semplice. Nostra madre Antonietta Carmellotti nasce il 24 febbraio 1921 da Martino Maria Carmela e da Michele Carmellotti nel comune di San Marco in Lamis. Causa l'avvento del fascismo ben presto suo padre Michele, socialista convinto, fu costretto ad emigrare prima negli Stati Uniti durante la grande recessione e subito dopo in Argentina, dove è rimasto per più di 15 anni, senza avere successo e lasciando nostra madre Antonietta, la sua mamma Carmela e suo fratello Matteo nella miseria più nera. Sua mamma Carmela era come lei piccola e minuta ma con un carattere forte e combattivo, lavorando al telaio giorno e notte sfamò i suoi due figli Antonietta e Matteo. All'età di 21 anni il 19 febbraio 1942 sposò nostro padre Emanuele Ciavarella, che fu subito dopo spedito in Grecia a combattere. Tra il 1945 e il 1951 nascono a distanza di tre anni uno dall'altro i suoi primi tre figli: Maria, Carmela e Michele. Il dopoguerra ha lasciato miseria e molti emigrarono per terre straniere e mamma Antonietta rimase sola con i suoi tre figli, perché suo marito Emanuele emigrò nel 1952 in Australia. Lei grande donna come la sua mamma Carmela, si rimbocco le maniche e lavorando incessantemente come sarta portò avanti con grande dignità la famiglia trasferendosi nel contempo nel 1953 a San Severo in una casa presa in affitto in via Montebello. Alla fine del 1954 con i risparmi del suo lavoro e con i soldi che suo marito le mandava dall'Australia comprò la casa di via Taranto dove si trasferì nel 1955. Nel 1956 il ritorno di papà Emanuele e il dicembre dell'anno successivo mamma Antonietta diede alla luce 2 gemelle Lucia e Anna. Subito dopo l'intraprendente Antonietta fece aprire alla sua prima figlia Maria un negozio di parrucchiera, in una parte della casa. Donna di polso gestiva tutte le entrate, sia quella del marito che della figlia. Nel 1960 mette alla luce il suo secondo figlio maschio Matteo, il sesto e ultimo figlio. Gli Anni trascorrono e mamma formichina e maresciallo, prepara il futuro per i suoi figli, vede prima partire sua figlia Carmela, prima per l'Australia e poi per Roma e l'anno successivo Michele. Benvoluta da tutto il vicinato, trascorre gli anni tra matrimoni dei suoi figli la nascita di nipoti. Dopo la morte di suo marito Emanuele avvenuta alla fine del 1997, con la sua energia ha guidato ed aiutato tutti i suoi figli fino al giorno d'oggi ove il 24 febbraio 2021 è il centenario della sua nascita e noi tutti figli, nipoti e pronipoti le auguriamo buon Compleanno.
l’Addetto Stampa
Michele Princigallo