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Attualità

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forza italiaLA CONDIZIONE REALE DEI DUE CIMITERI E LE PAROLE VUOTE DEL PD DI MONTE SANT’ANGELO
Il Sindaco d’Arienzo continua a non rispondere alle domande che le forze di Opposizione legittimamente gli rivolgono per il bene della collettività.
Ribadiamo ancora una volta che i cittadini hanno diritto di sapere perché dalla ditta appaltatrice non sono state apposte tutte le lapidi ai loculi dell’Ossario e non sono state messe a dimora le piante previste nel Contratto.
E ancora. Il Sindaco d’Arienzo – e non i Funzionari – ha il dovere di dire se negli ultimi due anni è stata effettuata la disinfestazione dei due Cimiteri e di precisare dove e come vengono smaltiti i rifiuti speciali derivanti dalle estumulazioni.
Cosa ancora più grave, il Sindaco d’Arienzo, attraverso le parole vuote del PD, finge di non sapere che è suo dovere esercitare il controllo sui Funzionari Comunali, che non effettuano le verifiche sulla regolare esecuzione delle prestazioni contrattuali da parte della ditta che sta gestendo i servizi cimiteriali. Non si rende neppure conto che questa sua condotta potrebbe essere censurata dalle Autorità competenti come una vera e propria omissione!
Il Sindaco d’Arienzo, attraverso le parole vuote del PD, fa finta di non sapere che non ci sono più loculi e che, per averne a disposizione, trascorreranno due anni. Infatti, sono trascorsi ben 6 mesi dall’approvazione dei due progetti definitivi dei loculi e non sono stati ancora approvati quelli esecutivi per poter avviare la procedura di gara. Occorreranno, poi, almeno altri 18 mesi per costruirli e renderli fruibili.
Il Sindaco d’Arienzo dovrebbe dirci dove nel frattempo saranno tumulati i defunti che, per il ciclo inesorabile della vita, ci saranno nel prossimo biennio. La Giunta Comunale di Iasio nel 2015 lasciò “in dote” circa 500 loculi da poter utilizzare mediante la pratica dell’estumulazione. Se fossero stati fatti dei semplici calcoli, il Sindaco d’Arienzo avrebbe dovuto ordinare i progetti dei nuovi loculi già dal 2018 e non nel 2020!
Quanto agli investimenti, il Sindaco d’Arienzo e il PD non sanno che il Comune non stanzia proprie risorse per costruire i nuovi loculi, ma anticipa il denaro che i cittadini verseranno al Comune quando richiederanno la concessione dei loculi.
Il Sindaco d’Arienzo e il PD, evidentemente, frequentano poco il Cimitero perché impegnati a dissertare di “presunta legalità”: non vedono che la galleria potrebbe crollare da un giorno all’altro.
Lo ribadiamo: c’è bisogno di un intervento urgente, utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione.
A questi problemi ha il dovere di rispondere il Sindaco d’Arienzo, che sta amministrando la nostra Città da ben quattro anni e non da quattro giorni. Anzi, dal momento che ci siamo, perché non ci spiega anche le ragioni per cui fa scadere gli appalti (Nettezza Urbana e Cimitero) e proroga i relativi contratti?

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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forza italiaIL BONUS FACCIATE E L’INERZIA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
La legge n. 160 del 27 dicembre 2019 relativa al Bilancio dello Stato per il 2020 ha introdotto il Bonus facciate per gli immobili ricadenti nelle zone A e B dei Piani Regolatori Generali dei Comuni.
Gli interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti sono normati dai commi dal 219 al 224 dell’art. 1. Per la loro esecuzione è prevista una detrazione del 90% calcolata sull’intera spesa sostenuta.
L’Agenzia delle Entrate, a seguito di uno specifico quesito, l’8 gennaio del 2021 ha chiarito che possono beneficiare di tale bonus anche gli altri immobili esistenti che possono essere dichiarati assimilabili a quelli ricadenti nelle zone A e B. Tale assimilabilità deve, secondo l’Agenzia delle Entrate, risultare dalla certificazione urbanistica rilasciata dal Comune.
Un nostro concittadino, a nome degli altri condomini, in data 22 marzo 2021 ha inviato una richiesta di “rilascio della certificazione urbanistica dove si attesti che la zona territoriale in cui ricade l’edificio (Via Paolo Diacono), indipendentemente dalla sua denominazione, è equipollente alle zone territoriali B individuate dal Decreto Ministeriale n. 1444/1968”.
Sono trascorsi quasi due mesi e a quell’istanza l’Amministrazione Comunale non ha dato alcuna risposta, né negativa né positiva, forse impegnata in altre “faccende più importanti”.
Forza Italia, Verso Il Futuro e Lega stigmatizzano questo curioso modo di fare, che offende la dignità dei cittadini e fa perdere loro importanti opportunità.
È facilmente comprensibile che il bonus facciate può costituire per la nostra Comunità e per gli operatori economici locali (imprese, operai, tecnici, esercizi commerciali) uno strumento capace di creare occupazione e ricchezza. Pertanto, i cittadini interessati devono essere messi in grado di utilizzarlo.
Il vigente Piano Regolatore Generale del nostro Comune, approvato nel lontano 1986 dalla Giunta Regionale Pugliese, è scaduto nel 2001, cioè 20 anni fa.
Le zone territoriali, che in quello strumento urbanistico erano a ragione definite C, attualmente “de facto et de iure” sono da considerare a tutti gli effetti zone B. Pertanto, se il Responsabile del Settore Tecnico non “se la sente” di certificare la loro assimilabilità alle zone B, si convochi il Consiglio Comunale, che potrebbe prenderne atto con conseguente e legittima utilità per i cittadini interessati e per l’economia locale.
Comunque, ciò che non è accettabile è proprio l’inerzia amministrativa!

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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campoDichiarazione del presidente della V Commissione - Ambiente, Paolo Campo

La linea ferroviaria Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei percorsi cicloturistici più importanti e interessanti del Sud Italia utilizzando le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le permanenti difficoltà tecniche che ostacolano la riattivazione della connessione con treni storici, riemerse nel corso dell'audizione svolta questa mattina nella Commissione V - Ambiente con la partecipazione dell'assessore regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, suggeriscono di riorientare la riqualificazione funzionale dell'infrastruttura verso la realizzazione di un percorso cicloturistico.
Nel PNRR del Governo Draghi sono appostati 400 milioni di euro per la realizzazione di 1.200 chilometri di percorsi ciclabili extraurbani: un tesoretto da cui attingere i fondi necessari a trasformare una delle tratte ferroviarie più antiche d'Italia, inaugurata nel 1891, in una stretegica infrastruttura turistica interregionale.
La linea Rocchetta-Gioia, ancora oggi gestita da RFI, parte dalla Daunia e attraversa il territorio della Basilicata, toccando i comuni di San Nicola di Melfi e Venosa, prima di rientrare in Puglia, nel territorio di Spinazzola: un suggestivo percorso ricco di storia, punteggiato da attrattori culturali, ambientali ed enogastronomici oggi segmentati e poco valorizzati.
La via cicloturistica potrebbe avere una lunghezza di 140 chilometri e congiungere i monti della Daunia a quelli della Murgia, offrendo un'opportunità di sviluppo alla filiera turistica fondata sulla lentezza e il buon vivere, sempre più attrattiva per i viaggiatori esperienziali italiani e stranieri.
Analoga soluzione è stata ipotizzata dal Consiglio comunale di Apricena per il tratto dismesso della linea ferroviaria garganica: 21 chilometri che si dipanano tra vigneti, campi di grano, cave dismesse. Un'altra occasione di valorizzazione per un territorio rimasto ai margini del turistismo balneare e che potrebbe trovare una via autonoma allo sviluppo della filiera turistica culturale, ambientale ed enogastronomica.
È una programmazione su cui chiederò un confronto con l'assessore al Turismo, Massimo Bray, con l'obiettivo di incrementare sostanzialmente la mobilità sostenibile e il turismo slow in Puglia.

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0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

logoPDDichiarazione della segretaria provinciale del PD Capitanata, Lia Azzarone, e del segretario del Circolo del PD di Foggia, Davide Emanuele

L'hub vaccinale attivato all'interno della Fiera di Foggia è il simbolo della volontà di procedere con crescente rapidità ed efficienza verso l'uscita dall'emergenza provocata dalla pandemia. Inoltre, è la struttura più grande realizzata dalla Regione Puglia, per il tramite della ASL Fg, in Capitanata ed è il luogo in cui si attuano i più rigorosi ed efficaci protocolli di sicurezza a vantaggio e tutela dei cittadini, degli operatori sanitari e dei medici di medicina generale.
Gestire la vaccinazione sarà, quindi, relativamente meno complesso e, soprattutto, sarà più rapido procedere all'effettuazione dei richiami a quanti sono già stati vaccinati ed alla distribuzione delle dosi attese nelle prossime settimane, con l'auspicio che siano sempre più correttamente proporzionate alle esigenze della popolazione.
Organizzare e gestire una macchina molto complessa in tempi così serrati e con un'enorme pressione sociale non è stato e non sarà semplice, confidiamo, però, nella capacità e nell'intelligenza delle centinaia di donne e uomini quotidianamente impegnati nella più grande campagna di tutela della salute mai realizzata in Italia e nel mondo.

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manfredoniaPorto Alti Fondali Manfredonia. Campo: "Il progetto di riqualificazione della struttura accolto favorevolmente dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. La Regione pronta a investire 120milioni di euro"
Dichiarazione del presidente della V Commissione - Ambiente, Paolo Campo

Un primo passo verso la riqualificazione del Porto Alti Fondali di Manfredonia con l'espressione del parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici al progetto della Regione che prevede l'investimento di 120milioni di euro.
L'intervento è parte della strategia di ripresa e resilienza elaborata in Puglia e si integra sinergicamente con l'azione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e del Consorzio ASI, nonché con le dinamiche di sviluppo territoriali elaborate dagli Enti locali e dalle organizzazioni di rappresentanza degli interessi economici e del lavoro.
L'obiettivo è intervenire complessivamente sulla struttura, dopo 40 anni di azioni parziali e dettate dall'emergenza, per incrementarne la capacità operativa. A partire dal braccio portuale, che sarà messo in condizioni di reggere carichi maggiori grazie all'incremento della resistenza delle fondamenta a mare e di tutte le parti di sostegno.
L'attività svolta con professionalità e tenacia dall'assessorato regionale ai Lavori Pubblici, guidato dal vice presidente Raffaele Piemontese, consente di guardare con rinnovata fiducia al futuro del Porto Alti Fondali e di rafforzarne la sua vocazione a scalo portuale dell'intera Capitanata pienamente inserito nelle dinamiche logistiche adriatiche e mediterranee.

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