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Attualità

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forza italiaPALESTRA GALLUCCIO: DOPO 16 MESI, I LAVORI VANNO A RILENTO!

Nel mese di gennaio del 2020 crollavano alcuni lati del muro perimetrale della Palestra del Galluccio. Travolto dal vento, veniva giù anche il tendone della copertura.
Nella Seduta Consiliare del 31 gennaio 2020, dedicata al Question Time, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Fusilli, rispondeva alla interrogazione del Capogruppo di “Città Nuova”, Michele Ciuffreda. L’Assessore Fusilli, nel ricostruire l’intera vicenda amministrativa di quell’opera pubblica finanziata dal Ministero dell’Interno, garantiva che i lavori sarebbero ripresi nel giro di qualche settimana e portati a termine secondo il calendario concordato con la Task Force regionale per conto del Ministero. Da quel giorno sono trascorsi 16 mesi e i lavori sono ripresi solo pochi giorni fa!
L’Assessore Fusilli, da un po’ di tempo, forse a causa dell’approssimarsi del rinnovo del Consiglio Comunale (primavera 2022), lancia continui comunicati sui Social in sostanza per autoincensarsi. Perché, dopo tanti mesi di blocco di quell’opera, l’Assessore Fusilli non informa i cittadini sullo stato della palestra al Galluccio? Perchè, dopo la promessa dell’Assessore di immediata ripresa dei lavori, i lavori sono ripresi solo dopo ben 16 mesi? Di questo grave ritardo è stato informato il Ministero dell’Interno? Come mai il Capogruppo di “Città Nuova”, Michele Ciuffreda, dal 31 gennaio 2020 non si è più occupato del problema della Palestra del Galluccio?
Per costruire la strada di accesso alla Palestra sono stati investiti 400 mila euro del Bilancio Comunale. Siccome sarebbe inaccettabile lo sperpero di quest’altro denaro pubblico, le Forze dell’Opposizione (Forza Italia, Verso Il Futuro, Lega) sollecitano l’Amministrazione Comunale ad assumere ogni utile iniziativa per portare a termine, in tempi ragionevoli, i lavori di costruzione della Palestra del Galluccio.
Un’ultima considerazione: CambiaMonte, PD e Amministrazione Comunale diano risposte ai cittadini visto che amministrano Monte Sant’Angelo da quattro anni e non perdano tempo a replicare al comunicato delle Forze di Opposizione.

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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treniDichiarazione del presidente della V Commissione - Ambiente Paolo Campo

Il raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina offrirà anche l'occasione di valorizzare il sistema ambientale della zona speciale di conservazione "Dune e Lago di Lesina - Foce del Fortore" e l'area di Marina di Chieuti.
L'autorizzazione paesaggistica all'attuazione del programma di lavori, approvata dalla Giunta regionale, prevede "la ricostituzione ambientale e dei valori paesaggistici" di tutta l'area attraversata dai binari esistenti e delle piste di cantiere che saranno necessariamente aperte per realizzare le opere.
Analoga prescrizione riguarda l'area di Marina di Chieuti dove, oltre alla " ricostituzione omogenea e continua dei valori paesistico-ambientali", è prevista la realizzazione di "almeno due collegamenti ciclopedonali" di connessione delle aree a monte e valle della linea ferroviaria da dismettere. Inoltre, dovranno essere effettuati interventi di naturalizzazione ad est e ad ovest dell'attuale stazione ferroviaria utili anche a garantire l'eliminazione di elementi incoerenti con il paesaggio costiero e il sistema della duna.
A quest'ultimo proposito, sarà decisivo il dialogo con il Comune di Chieuti e la comunità locale per ottenere la complessiva valorizzazione ambientale e turistica di uno dei tratti di costa più belli e meno sfruttati della Puglia settentrionale.

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comunesanseveroPARTITI I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DI VIA MINUZIANO.

Hanno preso il via una serie di lavori di riqualificazione della centralissima Via Alessandro Minuziano.
“E’ stato cantierizzato nelle ultime ore – dichiarano il Sindaco Francesco Miglio, il Vice Sindaco con delega all’Urbanistica Salvatore Margiotta e l’Assessore ai Lavori Pubblici Luigi Montorio – il progetto comunale che prevede i lavori di rifacimento di tutti i marciapiedi di Via Minuziano, nel tratto compreso dall’incrocio con via Daunia – Via Don Felice Canelli con l’incrocio di via Soccorso. I lavori prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un percorso per non vedenti: grande attenzione viene, dunque, dedicata alle fasce più fragili della nostra comunità”.

l’Addetto Stampa
Michele Princigallo

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confesercentiL’economia di prossimità essenziale per la Next Generation

Franco Granata, direttore provinciale di Confesercenti Foggia, annuncia la sua indisponibilità al rinnovo dell’incarico. Alla base della decisione l’idea “che in una società che cambia rapidamente occorre agevolare il rinnovamento”.
Sul difficile contesto di forte criticità di emergenza amministrativa e sanitaria Covid-19 che aggrava il declino già esistente della città, Granata sostiene con fermezza che: «Foggia può e deve rinascere».
«Un sistema irresponsabile e senza scrupoli ha condizionato tutto l’indotto economico delle attività che operano all’interno della città, con un conseguente fenomeno di impoverimento dell’economia di prossimità e sociale. In questo quadro - prosegue il direttore provinciale di Confesercenti - nel periodo di nuova programmazione europea 2021-2027 e in rapporto al Next Generation serve un modello distrettuale di partnership pubblico-privato per realizzare la ricostruzione economica territoriale e urbana dal basso che veda coinvolte imprese, operatori del terziario e dei servizi, professionisti, sindacati dei lavoratori, consumatori e cittadini, amministrazione comunale, enti pubblici e forze dell’ordine liberamente aggregate».
«Il distretto che potrebbe essere qualificato come Distretto dell’Economia di Prossimità» prosegue il direttore di Confesercenti «deve lavorare in modalità sinergica con una maggiore propensione per l’innovazione, anche attraverso la promozione di concorsi di idee rivolti a scuole e università in svariati ambiti (creazione della brand-identity – riqualificazione delle aree da destinare ad eventi promozionali e di servizi – riuso degli spazi sfitti – linee guida per l’utilizzazione del suolo pubblico – rigenerazione urbana – urban design – riqualificazione delle periferie e dei quartieri – installazioni artistiche). Deve costruire servizi di prossimità intesi non solo come localizzazione fisica ma come vicinanza relazionale che si può configurare anche come prossimità digitale rafforzare il senso di comunità e la consapevolezza per i cittadini che la rinascita socio-economica della città dovrà avvenire insieme dal basso. Deve elaborare strategie integrate, mettere insieme risorse pubbliche e private, implementare interventi coordinati nell’interesse comune per lo sviluppo sociale, culturale ed economico, realizzare servizi digitali, creare reti di relazioni e scambi sul territorio, potenziare la rete istituzionale, sociale ed economica, implementare politiche di attrazione di investimenti».
«Nell’attuale quadro normativo - conclude Granata- la regolazione dell’economia di prossimità, come sostiene il prof. Luca Tamini, urbanista del Politecnico di Milano, si intreccia necessariamente con i temi di pianificazione e gestione urbanistica, a partire da esigenze diverse e spesso non coincidenti, nel difficile equilibrio tra istanze in materia di tutela della concorrenza e di libertà di iniziativa economica, obblighi e vincoli di bilancio comunale, governo del territorio e salvaguardia del patrimonio storico-architettonico e culturale. Una serie di questioni aperte nelle politiche pubbliche di indirizzo localizzativo delle attività economiche urbane incrocia una sostanziale e spesso strutturale mancanza di concreta integrazione tra le politiche urbanistiche, le misure prescritte di fiscalità locale, i processi di semplificazione amministrativa e di liberalizzazione economica, in un quadro condiviso di tutela e bilanciamento degli interessi pubblici e privati. Emerge quindi la necessità di ripensare le pratiche di regolazione dei servizi in un’ottica di una misurabile sostenibilità urbanistica, sociale ed economica degli interventi, e orientate a un approccio di natura qualitativa e valutativa e al governo delle esternalità negative, in concorrenza con l’attuale quadro normativo che occorre combattere affinché cambi rapidamente».

Confesercenti Foggia

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forza italiaD’ARIENZO ISTITUISCE LA ZONA A TRAFFICO LIMITATO (ZTL),
MA NON C’È GIÀ L’APU?
La Giunta Comunale, con propria deliberazione n. 82 del 7 maggio 2021, ha deciso di istituire la Zona a Traffico Limitato (ZTL) da Via Grimoaldo a Piazza Beneficienza e da Piazza Beneficienza a Corso Vittorio Emanuele (incrocio Via Carbonara) ai sensi del Decreto legislativo n. 285 del 30.04.1992 (Nuovo Codice della Strada). Con lo stesso atto, affida al Responsabile del Settore “Sicurezza, Viabilità e SUAP” l’obiettivo di predisporre “tutti gli atti necessari al rilascio della autorizzazione ministeriale per il controllo automatico degli accessi alle ZTL”.
Tutti i cittadini informati di questa tardiva decisione dell’Amministrazione Comunale proveranno una sensazione di sorpresa e di “disgusto” per il modo assai approssimativo e superficiale con cui si adottano certi provvedimenti che danneggiano la popolazione e alcuni settori dell’economia locale. Sul piano politico e amministrativo qual è il vero senso di questo provvedimento della Giunta proposto dall’Assessore alla Sicurezza e Viabilità, Giuseppe Totaro?
In primo luogo, a distanza di due anni, l’Amministrazione Comunale prende atto ufficialmente che per la istituzione della ZTL, e quindi dell’Area Pedonale Urbana, è necessaria la preventiva autorizzazione del Ministero dei Trasporti, così come ha sin dall’inizio di questa curiosa vicenda sostenuto il Movimento “Verso Il Futuro” con un suo dettagliato e documentato ricorso al Prefetto e al Ministro.
In secondo luogo, l’Amministrazione Comunale dichiara che in questi due anni ha tenuta attiva l’Area Urbana Pedonale (APU) illegittimamente, violando proprio la normativa del Nuovo Codice della Strada.
In terzo luogo, “obtorto collo”, l’Amministrazione Comunale ammette di aver comprato i dispositivi per il controllo automatico dei veicoli in transito, spendendo fior di quattrini, senza la preventiva autorizzazione ministeriale.
Ma perché la Giunta d’Arienzo è stata costretta ad assumere questo provvedimento? Non è che la Corte dei Conti ha aperto un’indagine per danno erariale e si cerca maldestramente di ricorrere ai ripari?
È proprio il caso di dire: “Che bella la legalità, questa inseparabile ancella del Sindaco d’Arienzo!”.
A questo punto il Sindaco d’Arienzo, per salvare la faccia, deve chiedere scusa ai cittadini, restituire il denaro a chi ha pagato le multe illegittime notificate, annullare le multe non pagate, come sarebbe stato fatto per qualche “cittadino amico”, e sospendere l’APU in attesa della concessione dell’autorizzazione ministeriale.

Forza Italia, Verso il Futuro, Lega Monte Sant’Angelo

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