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Attualità

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Comunicato Stampa del 29 ottobre 2012

Giornata della trasparenza e della legalità “Cosa è cambiato? 1992 – 2012”

Martedì 6 novembre 2012, ore 09.30 - Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza

Una giornata per riflettere su trasparenza e legalità e su cosa, a distanza di venti anni, è cambiato a Foggia, una città che non dimentica un triste momento di cronaca nera: l’uccisione dell’imprenditore edile Giovanni Panunzio.

L’evento, in programma martedì 6 novembre 2012, si terrà alle ore 09.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (Largo Papa Giovanni Paolo II 1, Foggia – I piano) e si intitola “Cosa è cambiato? 1992 – 2012”.

L’iniziativa è promossa dall’Università degli Studi di Foggia, dal Coordinamento Provinciale di Libera - Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie, Link Foggia - sindacato studentesco universitario, Rete della Conoscenza Puglia, Fondo delle Associazioni antiracket e antiusura italiane e Fondazione Buon Samaritano – Fondo di solidarietà antiusura.

L’incontro celebrativo della Giornata della trasparenza e della legalità inizierà con i saluti istituzionali dell’autorità presenti: il Magnifico Rettore dell’Università di Foggia prof. Giuliano Volpe, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia dott. Vincenzo Russo, l’Arcivescovo di Foggia S.E. Monsignor Francesco Pio Tamburrino, il Presidente della Provincia di Foggia On. Antonio Pepe, il Sindaco di Foggia Ing. Gianni Mongelli e il Prefetto di Foggia S.E. dott.ssa Luisa Latella. A seguire Daniela Marcone - referente regionale del settore Memoria di Libera, modererà gli interventi di Franco Arcuri - Assessore alla Polizia municipale e alla Sicurezza, Michele Emiliano – Sindaco di Bari e magistrato che seguì le indagini all’epoca dei fatti, Tano Grasso – Presidente onorario della Federazione delle Associazioni antiracket e antiusura italiane e Michele Panunzio che ricorderà la figura del padre Giovanni, barbaramente ucciso il 6 novembre 1992 perché aveva denunciato i suoi taglieggiatori in un memoriale inviato alla magistratura, atto che portò all’arresto di alcuni malavitosi appartenenti agli ambienti del racket e delle estorsioni. Il tragico fatto di cronaca verrà ricordato anche attraverso la proiezione del filmato “Giovanni Panunzio” realizzato dalla giornalista Michela Magnifico.

Durante l’incontro verranno, inoltre, premiati i vincitori della I edizione del Premio di Laurea “Lucia Navazio”, promosso dalla Fondazione Buon Samaritano in collaborazione con l’Università di Foggia e intitolato al giudice del Tribunale di Foggia Lucia Navazio, scomparsa prematuramente e che dedicò gran parte della sua carriera alla lotta contro l’usura.

I vincitori della I edizione sono:

dott. Pasquale D’Anello, laureato in Giurisprudenza, con tesi in Diritto Penale Commerciale dal titolo "Usura e mercato del credito";

dott.ssa Marianna Trivisano, laureata in Giurisprudenza, con tesi in Diritto Penale dell’Economia dal titolo "Il delitto di usura e le nuove prospettive in tema di tutela del credito".

 

Su sito internet di Ateneo www.unifg.it è possibile visionare il nuovo Bando per partecipare Premio di Laurea “Lucia Navazio”, iniziativa rivolta anche per questa II edizione ai laureandi dell’Ateneo foggiano. Tra le tesi di Laurea Magistrale partecipanti alla selezione (scadenza 31 luglio 2013) e aventi come oggetto le problematiche legate all’usura, verranno premiate le due migliori, e ai rispettivi autori verrà attribuito un riconoscimento di 2.000,00 euro.

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Nel “Laboratorio delle Zucche” con adulti e bambini: una zucca, un lume e tanta fantasia
Lo slogan dell’evento del primo novembre: “Togliete le maschere, qui NON è halloween”
Il rintocco delle campane, alle 19, darà il via a fuochi, concerti, spettacoli e degustazioni

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – Una zucca, un lume al suo interno e tanta fantasia: per la notte dei “Fucacoste e cocce priatorje”, l’evento-ricorrenza che si celebrerà a Orsara di Puglia giovedì 1 novembre, bambini e adulti potranno partecipare al concorso che premierà la zucca più bella, quella lavorata e trasformata con più abilità e fantasia. Alla gara potranno partecipare tutti, cittadini e visitatori, senza alcun limite di età. Basta portarsi una zucca da casa e, magari, farsi dare una mano dai volontari che apriranno il Laboratorio delle Zucche (dalle ore 15 alle 17 al Centro Visite di Palazzo Varo, dalle 17 alle 18.30 in Piazza San Pietro). Non è questa l’unica iniziativa in cantiere per onorare al meglio la notte di Tutti i Santi. Ci sarà un concorso anche per decretare quale sarà il falò più bello. Ecco perché, per quanti hanno intenzione di godere appieno della manifestazione, è importante arrivare in paese già dal mattino o dal primo pomeriggio. L’infopoint a disposizione dei visitatori aprirà i battenti dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; stesso orario per le visite guidate che condurranno i turisti alla scoperta del centro storico, dell’Abbazia e della Grotta di San Michele, lungo un percorso ricco di palazzi storici, archi, luoghi d’interesse storico, culturale e architettonico. Arrivare prima delle ore 19, quando i rintocchi della campana della Chiesa Madre daranno il via all’accensione dei falò, significa anche evitare code e difficoltà nel trovare un parcheggio per le proprie automobili. Gli spettacoli, inoltre, cominceranno ancora prima del countdown previsto per “l’esplosione” dei fuochi. Alle ore 18.30, la parata degli artisti di strada del gruppo Liu.bo di Lucera, con giocolieri e mangiafuoco, attraverserà il paese fino ad arrivare in Piazza Madonna della Neve dove si svolgerà lo spettacolo “Tra il bene e il male”. Alle ore 20.30, invece, partirà la carovana musicale della Conturband Street Parade. Alle ore 22, sarà la volta della Coquette Band in Largo San Michele. A Orsara di Puglia, la notte dei falò e delle “teste del purgatorio” sarà anche quella dei grandi numeri: 10mila visitatori attesi, un falò per ogni nucleo familiare del borgo, oltre 100 persone tra volontari e agenti delle forze dell’ordine a vigilare sul sereno svolgimento degli eventi, 20 punti di ristoro per i visitatori, quattro diversi momenti di spettacolo. Uno degli aspetti che sta più a cuore alla gente di Orsara è la condivisione del vero significato dei “Fucacoste” con i visitatori che giungeranno da ogni parte d’Italia. A questo proposito - in continuità con quanto fatto anche nelle scorse edizioni da Comune, Pro Loco, altre associazioni e singoli cittadini – ci si adopererà per illustrare ai turisti le differenze tra l’evento che si svolge nel “paese dell’Orsa” ogni primo novembre e halloween. Eloquente, in tal senso, è messaggio riportato sul manifesto ufficiale: “Togliete le maschere, qui NON è halloween”. Ci sono le zucche, è vero, e anche a Orsara di Puglia prendono sembianze umane, ma le similitudini tra halloween e "Fucacoste e cocce priatorje" (Falò e teste del purgaorio) finiscono qui. A Orsara di Puglia, falò e zucche antropomorfe accendono la notte del primo novembre. E' diverso il significato dei due eventi. Da un lato le tenebre e la plastica di un appuntamento consumistico; dall'altro, ci sono la luce della fede, il culto dei defunti, il gusto genuino di tavole imbandite in ogni strada, la condivisione di un momento di comunione, la magia autentica del legame misterioso e pieno di rispetto tra il mondo dei vivi e quello di quanti sono vivi nella nostra memoria.
Info e programma: www.comune.orsaradipuglia.fg.it

comunicato stampa, lunedì 29 ottobre 2012

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Ecco una notizia che ci fa piacere e che ci dovrebbe far riflettere, sopratutto per creare lavoro ed importanza alla nostra terra.
Da una statistica di Toprural il primo motore di ricerca in Europa per agriturismi e strutture rurali, il promontorio del Gargano, grazie alle sue bellezze naturalistiche, è secondo solo all´altopiano dello Scilar. 2.600 voti totali, ovvero il 10% delle preferenze. La meraviglia rurale più votata è stata l'altopiano dello Sciliar, all'interno dell'omonimo parco naturale in provincia di Bolzano, con il 12,9%.
Completano l'elenco delle 7 Meraviglie Rurali d'Italia il Parco Nazionale dell'Aspromonte, massiccio montuoso in provincia di Reggio Calabria, il lago Blu (o Lago Layet), piccolo lago di montagna dal caratteristico colore azzurro intenso in prossimità di Breuil-Cervinia, in Valle d´Aosta, il lago di Garda, il più grande d'Italia e cerniera tra Lombardia, Veneto e Trentino- Alto Adige. Istituzioni ed amministratori riflettete su questo dato e sulle maraviglie paesaggistiche della nostra Provincia.

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Egr. Sig. Sindaco,

se fossimo stati in consiglio comunale avremmo provveduto ad inoltrarle per via istituzionale questa nostra interpellanza, ma il GADD (gruppo amici della domenica) non è un partito, non vuole esserlo , e non lo sarà, con buona pace di tutti. Ad ognuno il suo: ai partiti il compito di creare classi dirigenti e fare da cinghia di trasmissione tra esigenze dei cittadini e soluzioni dei problemi. A noi il compito di evidenziare i problemi.

Siamo qui a scriverle sotto questa forma di pubblica interpellanza per tornare su una questione che abbiamo già avuto occasione di evidenziarLe: il premio di 5000 euro per il premio d’assicurazione dell’auto dei VV.UU.

Ci torniamo con lo spirito di voler capire e di evidenziare eventuali errori, non con lo spirito giustizialistico tanto in voga in questo periodo, ma per far tesoro degli stessi e così correggere comportamenti viziati che possano arrecare danni alla nostra comunità.

Nella sua cortese risposta alla nostra prima interpellanza sulla questione ci fu detto, da parte sua, che il premio così alto era legato all’eccessiva sinistrosità dell’auto mezzo in questione.

Prendemmo atto allora della volontà di provvedere alla soluzione del problema con la rottamazione della macchina, restammo perplessi sulla giustificazione, lo restiamo ancora e per questo torniamo sulla questione.

Ci chiedemmo allora e Le chiediamo oggi se una macchina, e non piuttosto il comportamento di chi guida, possa essere "sinistroso"? In questo caso, ed atteso che a guidare la stessa macchina non sia sempre lo stesso vigile, le chiediamo di appurare quanti siano stati i sinistri in cui la macchina è rimasta coinvolta ed appurarne le dinamiche.

Si resta sconcertati di fronte ad un’auto guidata, si presume, da un vigile urbano coinvolta in numero tali di incidenti da portare il premio a quella somma per la continua responsabilità negli stessi da parte della macchina del Comune.

Gli scriventi sono a chiedere, con la presente, che si faccia luce su questa situazione che apre le porte a immaginifici scenari che minano la fiducia che si deve avere nella macchina amministrativa, con la mancanza della quale viene meno il collante che tiene insieme la comunità.

Servono piccoli gesti di chiarezza, che presuppongono un rigore nella ricerca della verità sulla gestione della cosa pubblica da parte di funzionari pagati per essere al servizio della comunità e della gestione dei soldi della stessa.

Di piccoli gesti si nutre una comunità per far continuare a coltivare alla stessa la speranza che non tutto e perduto e soprattutto non lo dovrà essere mai l’onore.

L’onore di una comunità si difende lavorando per l’efficace ed efficiente gestione dei soldi pubblici come deve fare un buon padre di famiglia che deve animare un buon amministratore.

Sicuri di un suo riscontro ci salutiamo suoi

AMICI DELLA DOMENICA.

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Ieri sono entrate in vigore le disposizioni previste dall'art. 62 del decreto legge 24 gennaio 2012 sui rapporti all'interno della filiera e sui termini di pagamento per le cessioni di prodotti agricoli e alimentari.

Confagricoltura valuta l'art. 62 un provvedimento utile per gli agricoltori, di cui ha approvato i principi ispiratori, ma che andrà rivisto perchè, per quanto riguarda i termini di pagamento, non tenendo conto del ciclo produttivo agricolo e degli acquisti interni ai settori, crea problemi ad alcuni comparti importanti come, ad esempio, florovivaismo e zootecnia. Anche quello vitivinicolo rischia di entrare in sofferenza con una norma che entra in vigore proprio nel momento clou della vendemmia.

"Adesso - spiega l'Organizzazione - un produttore che acquista una piantina, o del mangime, e fa crescere la pianta o l'animale, si troverà nella situazione di dover pagare a 60 giorni ma poi a rivendere a distanza di mesi".

"Inoltre - aggiunge Confagricoltura - non si sono considerate appieno le dinamiche di specifici mercati, soprattutto nelle contrattazioni internazionali. Si rischia così di far crollare la competitività delle aziende, perchè saranno preferiti fornitori di altri Paesi che operano con condizioni più flessibili".

Confagricoltura ha quindi chiesto che la norma venga perfezionata e si proceda a tutelare gli anelli più deboli della filiera.


comunicato stampa

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