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Attualità

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comitatoSi è formato a Foggia un Comitato dei Lavoratori Cassintegrati ed in Mobilità che hanno scelto di impegnarsi gratuitamente in attività di pubblica utilità e sono ora al lavoro presso gli uffici Giudiziari di Foggia, in particolare il Tribunale e la Procura della Repubblica di questa città.
Ciò è potuto avvenire grazie ad una short list costituita dall’Amministrazione Provinciale di Foggia per l’assegnazione a progetti formativi rivolti ad attività di pubblica utilità di cui all’art. 7 del D. Lgs. n. 468/97.
Questi lavoratori, residenti a Foggia ed anche in alcuni centri urbani della provincia, pur senza alcun rimborso per le spese di viaggio o altro, sono impegnati giornalmente presso il Tribunale e la Procura della Repubblica di Foggia, uffici giudiziari nel cui organico è notoria la scopertura di circa il 40% dei posti delle varie qualifiche funzionali previste dal Ministero della Giustizia.
Le recenti soppressioni ed aggregazioni di tutti gli uffici giudiziari della provincia di Foggia ed il pensionamento di numeroso personale, hanno aggravato notevolmente il carico di lavoro sia civile, che penale presso il Tribunale e la Procura della Repubblica di Foggia.
Lo stesso Ministero della Giustizia, peraltro proprio nella sua annuale relazione dell’anno giudiziario, ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto dai cassintegrati negli uffici giudiziari di tutta la nostra penisola.
Oggi, anche nel Palazzo di Giustizia di Foggia, prosegue il percorso formativo di questi lavoratori che nell’allegata “lettera aperta” alle Autorità Politiche ed Amministrative locali e nazionali, chiedono una internalizzazione del loro lavoro anche attraverso la prosecuzione del percorso formativo in atto, affinché il capitale di conoscenze e professionalità da loro acquisite sul campo nei servizi delle cancellerie e segreterie giudiziarie del Tribunale e della Procura di Foggia non venga disperso!
Per quant’altro, si rimanda alla lettura dell’allegata “lettera aperta” e della documentazione prodotta a supporto della stessa.
e-mail: comitato.lsu.pa@tiscali.it

Per il Comitato
Il Presidente
(Michele Vitale)

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La Rete Antichi Sapori affida al cuoco pugliese l’onore di rappresentare le eccellenze italiane
Dalle lezioni agli studenti americani, alla città che si candida a Capitale Europea della Cultura

Sarà di Peppe Zullo, cuoco pugliese apprezzato in tutto il mondo, l’onore di rappresentare l’eccellenza della cucina italiana nell’ambito di “Antichi Sapori Eat Local Experience”, evento organizzato dalla Rete Antichi Sapori per presentare le proprie iniziative in Basilicata. L’appuntamento si terrà mercoledì 9 luglio, alle ore 17.00, a Matera, in una location davvero esclusiva: l’ipogeo di Piazza San Francesco. Ad ammirare e degustare le pietanze di uno dei cuochi più apprezzati da Carlo Petrini, fondatore e guida di Slow Food, ci saranno rappresentanti delle istituzioni, giornalisti, consoli del Touring Club e cultori della cucina attenta alla tracciabilità e alla qualità totale delle materie prime.
“Per me – ha dichiarato Peppe Zullo – è un grande onore. Matera è una seria e autorevole candidata a diventare Capitale Europea della Cultura nel 2019. Il Sud, e il nostro Paese più in generale, hanno voglia di dimostrare che il cambiamento è possibile e lo è attraverso la ricerca e il sostegno della qualità, delle cose belle e buone come la cucina che segna il percorso dalla terra alla tavola”. E’ lo stesso concetto che Peppe Zullo, pochi giorni fa, ha illustrato a 10 studenti provenienti dalla Rhode Island University. Gli studenti americani hanno fatto tappa a Villa Jamele, la tenuta del cuoco pugliese, per approfondire i temi del loro corso estivo di antropologia nell’ambito del progetto “Sustainable agricolture and local food cultures of Italy. “A Matera come negli Stati Uniti e in tutto il mondo – ha aggiunto Peppe Zullo – si fa strada una cultura nuova, un messaggio che sto divulgando da circa 30 anni: il cibo è felicità, può esserlo per tutti, se impariamo a rispettare natura e vocazioni di un territorio”.

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Leggi tutto: Peppe Zullo a Matera, un ipogeo “palcoscenico” del made in Italy
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azale



Ritorna puntuale l'appuntamento per la ricerca contro i tumori. Domenica 11 maggio, in occasione della festa della mamma a Foggia, gli stand con i volontari saranno presenti in Corso Vittorio Emanuele II e Piazza Cavour, con un minimo di 15 euro, sarà possibile ricevere una pianta di azalee e, aiutare la ricerca contro il tumore femminile.

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unifgateneofoggia copyXylella fastidiosa, il batterio killer che minaccia migliaia di piante al vaglio del Laboratorio di analisi fitosanitarie dell'Ateneo dauno.
La Regione Puglia affida al prof. Frisullo circa 2000 test da effettuare, gli esiti saranno valutati anche dal Ministero per le Politiche agricole.
L'Università di Foggia è stata investita del difficile compito di studiare e tentare di risolvere l'annoso problema della Xylella fastidiosa, il cosiddetto “batterio killer” che ha già contaminato centinaia di migliaia di ulivi nel Salento e che rappresenta una concreta minaccia per molte coltivazioni dell'area Mediterranea. La Regione Puglia, per l'esattezza l'Area politiche per lo sviluppo rurale – Servizio agricoltura, ha commissionato al Laboratorio di analisi fitosanitarie dell'Università di Foggia, di cui è responsabile il prof. Salvatore Frisullo del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell'ambiente dell'Università di Foggia, circa 2000 test da eseguire su altrettanti campioni di piante alla ricerca del batterio Xylella fastidiosa. I test verranno effettuati con il metodo chiamato “Elisa”, che consente non solo l'individuazione pressoché immediata del batterio ma anche l'eventuale grado di resistenza (e quindi di sopravvivenza) al processo di risanamento a cui dovrebbe successivamente essere sottoposta la pianta. Quello del “disseccamento rapido dell'olivo” è un problema che, in Puglia, riguarda soprattutto le province di Brindisi, Taranto e Lecce, con una percentuale di aggressione da parte del batterio – rispetto alle coltivazioni presenti sul territorio – che sfiora il drammatico dato del 50%: un caso, molto più che allarmante, che ha spinto CNR, Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell'Università Aldo Moro di Bari, Centro di ricerca, sperimentazione e formazione Basile Caramia e Servizio fitosanitario regionale della Regione Puglia ad organizzare un simposio internazionale in programma dal 21 al 24 ottobre 2014 tra Gallipoli (Lecce) e Locorotondo (Bari). «Una grande soddisfazione – ha dichiarato il prof. Salvatore Frisullo, responsabile del Laboratorio di analisi fitosanitarie dell'Università di Foggia – essere stati interpellati per questa vasta attività di screening, che in realtà noi facciamo già da molto tempo e per diversi altri casi di epidemia batterica rilevata su piante singole o intere coltivazioni industriali. Una chiamata, quella della Regione Puglia, che testimonia l'elevato grado di attendibilità del nostro laboratorio, poiché l'emergenza della Xylella fastidiosa è una vera e propria emergenza europea e non solo regionale: ci sono piantagioni che rischiano di compromettere gli investimenti di coltivatori e imprenditori agricoli, con tutto quello che ne potrebbe conseguire per un settore già fortemente indebolito come quello agricolo. Noi svolgeremo il nostro lavoro al meglio delle nostre possibilità, fornendo i risultati nel più breve tempo possibile». Da protocolli scientifici acquisiti, i test richiesti dalla Regione Puglia al Laboratorio di analisi fitosanitarie dell'Università di Foggia dovranno rispondere a determinati requisiti e quindi essere sottoposti alla valutazione di una Commissione scientifica del Ministero per le Politiche agricole, che ne valuterà l'esito (ed eventualmente anche i rimedi, anche se fino ad ora il batterio si è purtroppo mostrato invincibile).
La scheda / Xylella fastidiosa
Il batterio trasportato da una piccola cicala
Secondo recenti studi specialistici, la grave fitopatia sarebbe riconducibile ad un batterio, la Xylella fastidiosa, agente della malattia che in America è denominata “malattia di Pierce” (dal nome del ricercatore che l’ha studiata). Il patogeno, trasportato da una piccola cicala, ha purtroppo esito infausto. La sintomatologia iniziale della batteriosi riguarda un ingiallimento fogliare, dovuto a disidratazione, visibile anche a distanza, seguito da una rilevante filloptosi ed un deperimento generale della pianta. Negli anni successivi gli stessi sintomi si ripetono fino alla morte della pianta stessa, che avviene nel giro di 1-5 anni. Con riferimento ai sintomi, in pratica si tratta di un decorso simile alla verticilliosi e per questa patologia scambiata in Salento, sebbene gli attacchi di Verticillium su piante adulte, o addirittura secolari, non diano quasi mai esito mortale. Ciò è dovuto alla capacità del batterio di colonizzare, come il fungo della verticilliosi, ostruendo i vasi ascendenti che “alimentano” la parte aerea della pianta.

Comunicato stampa 

Per ulteriori informazioni: prof. Salvatore Frisullo
responsabile del Laboratorio di analisi fitosanitarie
del Dipartimento di Scienze agrarie, dell'ambiente e dell'alimentazione
dell'Università di Foggia
Tel.: 3338060043
Tel.: 3204394558
salvatore.frisullo@unifg.it

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amica
Lo stato di incertezze che si sta prolungato nel Comune di Foggia, circa la sua partecipazione all'interno dell'Amiu Spa, ha portato i lavoratori a proclamare uno stato di agitazione. Tutto questo anche per il mancato rispetto delle scadenze date nella riunione dello scorso 30 aprile. Quindi si sono mobilitate le maggiori forze di sindacato foggiane, nonchè la richiesta di un incontro col Prefetto di Foggia. Per evitare che in città si viva uno stato di maggior tensioni, si cercherà di risolvere la situazione.

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