Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 352 visitatori e nessun utente online

Attualità

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

link copiaA seguito della conferenza stampa con cui il sindaco di Foggia Franco Landella ha dichiarato il proprio passaggio alla Lega, dopo lunghe trattative con le varie forze politiche del centrodestra regionale, le organizzazioni studentesche Link Foggia e Unione degli Studenti Foggia rilasciano un commento.

 “Le ultime settimane sono state interessate da una questione totalizzante, che ha assorbito una parte considerevole del dibattito politico nella città di Foggia.

Sì trattava forse del bilancio? No. Forse la gestione della pandemia? Neanche.

Magari il lavoro, il caporalato, il futuro delle giovani generazioni? Manco.

Si trattava della candidatura di Micaela di Donna, già candidata in altre competizioni elettorali, nonché cognata del sindaco di Foggia, alle elezioni regionali di settembre.” dichiarano Michele Cera e Jacopo Lo Russo, di Link Foggia e Unione degli Studenti Foggia.

 “Una candidatura per la quale il sindaco di Foggia ha fatto aprire il palazzo di Città di domenica per accogliere un ex ministro dell'interno, a cui ha consegnato la terza città della Puglia di fronte alle telecamere. Una scena che rappresenta forse il punto più basso della politica cittadina in tanti anni, e che rende l’idea di una classe politica che riflette lo stato della nostra società, profondamente disgregata e sotto ricatto da parte di spinte, lecite e non, che vanno sicuramente in contrapposizione rispetto all’interesse della maggioranza.” continuano gli studenti.

 “Come studentesse e studenti ci chiediamo quando in questa città si avvierà una discussione seria sul futuro della nostra generazione e sul modello di Città che vogliamo avere. Ci chiediamo quando le priorità smetteranno di essere i giochi di palazzo e inizieranno ad essere la lotta alle mafie, l'istruzione, il lavoro, l'ambiente, lo sviluppo. Temi che sono il nucleo essenziale di qualsiasi nuovo modello di governo di un territorio, che sono gli argomenti chiave sui quali si gioca il futuro di noi giovani e in ultima istanza dell’intera società. Occorre che gli studenti e le studentesse si attivino, insieme con le forze politiche e sociali del territorio e con tutti i cittadini e le cittadine che hanno ancora a cuore le sorti della città, e occorrerà farlo presto per poter incidere realmente sulle dinamiche in atto.” concludono gli studenti.

 

Michele Cera

Jacopo lo Russo

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
monteleone di pugliaUn nuovo Centro aperto polivalente per minori e di aggregazione sociale tra migranti e comunità locale, da ubicare nell’edificio ex Orfanotrofio e negli spazi esterni adiacenti; la ristrutturazione ed il potenziamento del campo di calcio a 5 e della palestra comunale al fine di offrire spazi in cui promuovere la pratica sportiva e percorsi di socializzazione. Sono questi gli interventi principali che saranno realizzati dall’Amministrazione Comunale di Monteleone di Puglia nell’ambito del progetto “Mens sana in corpore sano” finanziato dal Ministero dell’Interno attraverso il PON Legalità 2014-2020. I lavori sono stati cantierizzati e già nel mese di settembre il campo di calcio a 5 sarà restituito alla collettività per la fruizione, mentre il resto degli interventi si svilupperanno nei prossimi mesi con l’obiettivo di rafforzare il modello di accoglienza integrata e diffusa dei migranti che il Comune di Monteleone porta avanti già da diversi anni e, di conseguenza, la qualità della vita di tutta la comunità locale. «Questo è un progetto che parte da lontano, dal concetto che ha animato questi anni di amministrazione – ha detto il sindaco Giovanni Campese, nell’illustrare ieri pomeriggio il progetto – in favore dell’integrazione fra i giovani del posto ed i giovani migranti accolti nei progetti del Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati. L’idea è quella di rimettere a nuovo ed offrire degli spazi attrattivi che possono essere frequentanti da tutti i giovani di Monteleone di Puglia e del territorio, in una logica di scambio, di conoscenza, di condivisione. Ma allo stesso tempo – ha evidenziato Campese – questi progetti concentrano i nostri sforzi verso la promozione di opportunità lavorative in favore dei giovani del nostro territorio per sostenere i loro progetti di vita e per valorizzare le loro professionalità ed i titoli di studio acquisiti».
“Mens sana in corpore sano”, dunque, è un progetto che parte dalla visione di inclusione ed apertura che ha fatto di Monteleone di Puglia il “Borgo dell’Accoglienza, della Pace e della NonViolenza”. Il progetto, che si svilupperà nei prossimi due anni, focalizza quindi la sua azione sue due interventi in particolare: la realizzazione di un nuovo Centro aperto polivalente per minori e di aggregazione sociale tra migranti e comunità locale, da ubicare nell’edificio ex Orfanotrofio e negli spazi esterni adiacenti, in cui saranno realizzati nuovi spazi sportivi e ricreativi (campetto polifunzionale e sistemazione delle aree esterne attualmente in cattivo stato di conservazione); il potenziamento e la dotazione di attrezzature, per le strutture sportive comunali, attualmente fatiscenti e non utilizzabili: un campo di calcio a 5 e la palestra comunale. Sarà inoltre creato ed avviato un laboratorio di informatica e sarà messa a disposizione della comunità una sala per la proiezione di film. 
 
 
 
 
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

vicoToccante cerimonia d’intitolazione ai Caduti nelle missioni internazionali di Pace
In Puglia 26 vittime, in Capitanata la storia e i nomi di chi ha perso la vita

VICO DEL GARGANO Da ieri, Vico del Gargano ha un monumento e una piazza, quella posta tra la Villa Comunale e il vicino parco giochi, intitolati ai Caduti nelle missioni internazionali di pace all’estero. In Puglia, sono 26 le persone che hanno sacrificato la propria vita nelle missioni internazionali di pace e quattro di loro erano figli della nostra Capitanata: Mario Frasca di Orta Nova, Pasquale Dragano di San Giovanni Rotondo, Francesco Saverio Positano di Foggia e Salvatore Domenico Marracino di San Severo. Toccanti le testimonianze di Antonio, Angela, Francesco e Vincenzo dell’associazione Onlus Mario Frasca, che da 2012 porta avanti l’impegno l'onore di ricordare tutti i caduti nell'adempimento del loro dovere. Mario Frasca morì in Afghanistan il 23 settembre 2011; Pasquale Dragano cadde in Kosovo il 24 giugno del 1999; Francesco Saverio Positano perse la vita in Afghanistan il 23 giugno 2010, mentre Salvatore Domenico Marracino morì in Iraq il 15 marzo 2005.
“L’articolo 11 della nostra Costituzione”, ha ricordato il sindaco Michele Sementino durante la cerimonia, “afferma che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, e consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. Ecco”, ha aggiunto Sementino, “è con questo mandato costituzionale che oggi le nostre Forze Armate hanno il compito di difendere la Patria, la pace e la nostra libertà. Un impegno che svolgono con dedizione in Italia ma anche nelle numerose missioni all’estero in cui sono impegnate. Il modo migliore per commemorare degnamente i nostri caduti è quello di impegnarsi in prima persona, ogni giorno, nel nome dei diritti ma anche dei doveri di ognuno di noi. Ai bambini, ai ragazzi e giovani qui presenti chiedo di custodire e difendere con orgoglio questo monumento”.
“Ringrazio tutte le persone che hanno partecipato a questa iniziativa. L'assessore Vincenzo Murgolo che ha seguito l'iter dei lavori, l’intera giunta, i consiglieri comunali d'opposizione e quelli di maggioranza. Le autorità religiose, civili e militari oggi presenti. La Polizia Municipale e le forze dell'ordine. Le associazioni e i cittadini che hanno partecipato. Un ringraziamento speciale va all'associazione Onlus Mario Frasca”, ha concluso il sindaco di Vico, Michele Sementino.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
 
vico
“No a guerre personali e personalistiche, la scuola è di tutta la Comunità”
 
VICO DEL GARGANO Per l’ennesima volta, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Manicone-Fiorentino di Vico del Gargano, Donatella Apruzzese, ha mancato di rispetto all’intera comunità vichese. Lo ha fatto dapprima con una lettera aperta e una durissima e ingiusta polemica attraverso la quale ha preso di mira l’Amministrazione Comunale, i partiti, le associazioni vichesi e gli enti territoriali di promozione culturale; poi, non contenta, ha deciso di non informare né coinvolgere o invitare le istituzioni comunali e le realtà del tessuto culturale vichese a un evento importante, durante il quale sarà presentato il lavoro realizzato dagli alunni nell’ambito di un progetto nazionale sulla cultura della legalità che ha meritato un riconoscimento nazionale. Agli studenti, naturalmente, vanno le congratulazioni e il ringraziamento dell’Amministrazione comunale e di tutta la Comunità di Vico del Gargano. Purtroppo, al Comune di Vico del Gargano la dirigente scolastica non ha dato modo di partecipare, né ha comunicato mai nulla all’Amministrazione comunale riguardo a quel progetto e al successivo riconoscimento. Più in generale, la dirigente scolastica della scuola pubblica “Fiorentino-Manicone” non informa mai di nulla l’Amministrazione comunale, neanche quando sia la legge che il buon senso la obbligherebbero a comunicare iniziative, azioni e decisioni alle autorità cittadine. Una condotta, quella della dirigente, che riteniamo gravissima. Non è la prima volta che Donatella Apruzzese si rende protagonista di comportamenti molto discutibili. Alle autorità scolastiche regionali abbiamo segnalato tutta una serie di comportamenti che hanno creato disagio alle famiglie e polemiche all’interno della comunità scolastica. E’ quanto accaduto, ad esempio, sulla scelta dell’orario scolastico, con l’imposizione delle 40 ore settimanali e l’alterazione dei moduli di iscrizione cartacei per la scuola dell’infanzia. Una situazione incresciosa, risolta soltanto dopo che le legittime rimostranze di tanti genitori sono giunte alle autorità competenti, tanto da costringere la dirigente a un frettoloso passo indietro. Una vicenda simile ha riguardato anche il servizio della mensa scolastica: in questo caso, analogamente a quanto accaduto per l’orario scolastico, la dirigente ha tentato di imporre l’obbligo di utilizzare il servizio. La stessa dirigente, lo scorso aprile 2019, si è opposta in ogni modo, anche attraverso la pubblicazione di messaggi denigratori su facebook a danno dell’Amministrazione comunale, alla normale potatura di alcuni alberi posizionati in prossimità dell’edificio scolastico “Manicone-Fiorentino”. In quella occasione, inoltre, Donatella Apruzzese ha perfino denunciato il sindaco di Vico del Gargano alla Procura della Repubblica. Il 16 ottobre 2019, invece, per l’inaugurazione del Modello Dada adottato dall’istituto comprensivo, la dirigente scolastica ha deciso di non invitare il sindaco di Vico del Gargano, creando imbarazzo tra le altre autorità presenti all’evento. Una presenza, quella del sindaco, che in un’occasione così importante sarebbe stata più che opportuna, poiché il sindaco è colui che rappresenta tutti i cittadini vichesi. L’Istituto comprensivo Manicone-Fiorentino è una scuola pubblica e, come tale, appartiene a tutta la Comunità di Vico del Gargano. Non è una scuola privata e non appartiene alla dirigente scolastica pro-tempore che è chiamata a dirigerla rispettando la legge, evitando scelte arbitrarie e dannose, mettendosi al servizio della più ampia Comunità scolastica e cittadina con umiltà e gratitudine, non conducendo guerre personali e personalistiche. E’ purtroppo evidente come il comportamento di questa signora abbia ormai configurato una sua incompatibilità con la Comunità di Vico del Gargano, causata dal suo chiaro  disprezzo verso le Istituzioni locali, dal mancato rispetto della normativa statale e scolastica testimoniato dall’alterazione dei moduli di iscrizione tesa a impedire ai genitori la scelta di un orario scolastico diverso da quello imposto. L’Istituto Manicone-Fiorentino resta, le dirigenti sono pro-tempore. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità, rispettando scrupolosamente la legge e le diverse prerogative dettate dalle norme, per porre un limite ai personalismi deleteri e alle guerre personalistiche condotte con grave danno per la Comunità scolastica e per quella di Vico del Gargano. Com’è nostro dovere, continueremo a segnalare alle autorità competenti ogni altro comportamento arbitrario e non rispettoso delle leggi, delle istituzioni e della Comunità di cui dovesse essere ancora protagonista la dirigente scolastica Donatella Apruzzese.  
 
Comunicato stampa, Ufficio del Sindaco Vico del Gargano
 
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)
0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)

VITICOLTURAFurti e atti criminali nelle campagne di tutta la Puglia, zone rurali poco tutelate

SAN SEVERO  Nella notte tra il 5 e il 6 agosto, nelle campagne di San Severo si è verificato l’ennesimo scellerato episodio criminale: quasi 5 ettari di vigneto sono stati abbattuti dalla mano criminale di ignoti attentatori. “All’imprenditore agricolo che ha subito quest’azione vile, criminale e inqualificabile abbiamo espresso la nostra vicinanza, ma questo evidentemente non basta e non può bastare”, ha dichiarato il presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, il sanseverese Raffaele Carrabba. “Comprendiamo le difficoltà delle Forze dell’Ordine e della Magistratura: il controllo di un territorio così vasto e le indagini su questi tristi episodi perpetrati nel cuore della notte non sono cosa semplice”, ha aggiunto Carrabba. “Ciò che appare evidente e drammatico, tuttavia, è proprio la necessità di potenziare la dotazione di personale e strumenti d’azione per prevenire e reprimere certi fenomeni”. Il vigneto abbattuto è del tipo a tendone ed è situato in contrada Casone. Sono stati tranciati i cavi che sorreggevano i filari. L’azione posta in essere dagli ignoti criminali ha causato la perdita dell’intero raccolto, con i grappoli d’uva in fase di maturazione destinati a marcire sul campo. Un gesto crudele, sconsiderato, sul quale ora sta indagando il Commissariato della Polizia di Stato di San Severo.
“Bisogna mettere nelle condizione le forze dell’ordine di avere le risorse necessarie sia a coordinarsi con le guardie campestri sia a incrementare la loro presenza per la prevenzione e il controllo del territorio nelle zone rurali. E’ una questione che riguarda tutta la Puglia, dove sempre più spesso i produttori si auto-organizzano con ronde notturne nei campi. Non vogliamo che in alcun modo l’esasperazione arrivi a generare situazioni pericolose e controproducenti. Furti e attentati, in campagna, stanno esasperando gli animi e arrecando danni ingenti al comparto primario”.

0 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Valutazione 0.00 (0 Voti)