SITI ARCHEOLOGICI
Dal 2003, in località Faragola, è stata condotta una campagna di scavo su un'area di circa 2000 metri quadri. Il parco archeologico comprende un nucleo abitativo di età dauna collocabile tra il VI-III secolo a.C., strutture di età tardo repubblicana e primo imperiale (I secolo a.C.- III d.C.), una grande villa tardoantica risalente al IV-VI secolo, e un villaggio di età altomedievale (VII-VIII secolo).
Inizialmente si credeva che la villa, presumibilmente appartenuta alla famiglia patrizia romana degli Scipioni Orfiti, fosse una basilica paleocristiana, infatti tra i suoi resti, sono stati ritrovati marmi policromi e mosaici in pasta di vetro, avorio e legna. Nel parco archeologico dei Dauni sono stati rinvenuti un selciato di epoca dauna e il corredo funerario della cosiddetta Tomba del Guerriero. In prossimità del Parco sono presenti tracce di insediamenti di epoca neolitica.
Il patrimonio artistico del comune comprende:
un crocifisso ligneo ed alcune statue del XII secolo;
un busto argenteo di San Potito Martire del XVII secolo;
l'altare ligneo barocco di Santa Rita del XVII secolo conservato nell'Episcopio;
gli affreschi di Vito Calò e alcune tele della scuola napoletana del Settecento;
un presepe napoletano del 1700;
CULTURA
La Biblioteca Comunale Pasquale Rosario rende omaggio al più grande collezionista di Ascoli Satriano che, a partire dal 1880, racolse una cospicua collezione numismatica ed archeologica, poi donata al Comune. Nelle tre sale dedicate alla conservazione del Fondo Antico sono conservate 61 cinquecentine, 200 seicentine e 1600 settecentine.
Il Polo Museale Archeologico Civico-Diocesano, istituito nel 2007 inglobando il Museo Civico Pasquale Rosario, è ubicato presso il duecentesco monastero che ospitò prima i Padri Eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino, poi le Suore Redentoriste di Sant’Alfonso Maria de Liguori e fino al 1961 le Suore Domenicane del SS. Sacramento. Oltre alla collezione numismatica appartenente allo storico ascolano e ai beni del museo diocesano, che conserva gran parte del patrimonio ecclesiastico delle chiese della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, dal 2010 ospita la mostra permanente Policromie del Sublime, che comprende una collezione di pezzi in marmi policromi rinvenuti in località Faragola e restituiti all'Italia dal Getty Museum di Los Angeles, dove erano esposti dopo il trafugamento. Tra i pezzi conservati, vi è l'unicum del Trapezophoros, sostegno di mensa con grifoni che sbranano una cerva.