Il giovane atleta della Fovea Embers a tutto tondo. Dalle dediche, la parte più importante della sua intervista, al sogno di ritrovarsi in casacca azzurra per Europei e Mondiali
Le idee chiare di chi sa cosa vuole dalla vita e dal suo sport preferito, il baseball. Eppure Stefano Rocco ha solo 12 anni e ha festeggiato la sua prima convocazione in nazionale di categoria.
Nato a Termoli, ma foggiano d’adozione, ha il “sangue” marchiato dei colori della Fovea Embers.
“Ho saputo della convocazione – afferma il giovane giocatore - dal mio coach Alfredo Strippoli che mi ha telefonato appena è uscito il comunicato stampa della F.I.B.S.
Mi ha fatto i complimenti perché — nella mia categoria U12— sono tra i 40 migliori giocatori di baseball di tutta Italia e il primo e unico del meridione. E’ stata una grande gioia per me ed è un grande orgoglio rappresentare la Fovea Embers. Ma immediatamente dopo i complimenti del coach, abbiamo preparato un piano intensivo di allenamenti. Noi della Fovea Embers siamo fatti così, ci esaltiamo con il lavoro e con il baseball. Ora mi sto allenando con il mister e la squadra per passare la selezione”.
Tanti i ragazzi presenti alla prima selezione, nei try-out di novembre 2018, un misto di lavoro e spensieratezza, vista l’età. Ma sempre con la qualità in campo. “Mi sono divertito tantissimo a novembre, poi dalla convocazione del 25 aprile scorso ho capito che non era più un gioco e che dovevo impegnarmi seriamente. Ad ogni raduno guardavo anche gli altri convocati per vedere in cosa erano migliori di me e dove io ero migliore di loro. Poi quando finiva la selezione ne parlavo con il mister. Ci siamo confrontati tanto e abbiamo cercato di migliorare la mia difesa e la mia battuta anche grazie ai video dei provini in nazionale e ai consigli dei coach delle selezioni. Voglio dare il massimo e non lasciare nulla al caso”.
Il sogno, chiuso in un cassetto che aspetta soltanto di essere aperto, è quello di partecipare ai prossimi Europei e Mondiali con la casacca della Nazionale. “Sarebbe fantastico – conferma Stefano Rocco – e poi sarei contento di viaggiare all’estero per il baseball e visitare due paesi come la Repubblica Ceca e la Cina”.
Infine la parte dedicata ai ringraziamenti, con in primis la famiglia, “a mia mamma, una super mamma ma anche la più grande tifosa che ho e a mio padre, che da 2 anni mi porta a Foggia almeno 2 volte a settimana per gli allenamenti e che mi allena a Termoli, dove vivo, quando non possiamo viaggiare. Ma anche mio fratello Lorenzo (di 2 anni più grande), che mi aiuta tantissimo negli allenamenti a Termoli e che mi incita sempre, così come padre Paolo Cuvino, che mi ha dato il permesso di allenarmi nei campetti della parrocchia di S. Francesco di Termoli”.
In ultimo, non poteva mancare, il ringraziamento a chi gli ha permesso di realizzare una parte del suo sogno, il suo coach, Alfredo Strippoli, “perché con lui sono migliorato negli allenamenti”, alla sua società, la Fovea Embers che gli ha dato la possibilità di continuare a giocare a Baseball, poiché a Termoli non ci sono spazi idonei e alla sua prima società di baseball, i BC Mariners “con cui ho iniziato a giocare a questo fantastico sport”.
Un sogno che si avvera, certo, ma che è soltanto all’inizio.
Ufficio Stampa Fovea Embers