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Compagnia AltraDanza
MOLIERE IMAGINAIRE
assistente alle coreografie e Maître du Ballet Milena Di Nardo; musiche Nino Rota; scenografo Michele Iannone; costumi Sartoria Pipi Palermo; light design Fabio Rossi
con Fabrizio Delle Grazie, Grazia Micoli, MariaRita Losito, Laura Manicone, Vera Sticchi, Claudia Gesmundo, Francesco Colonna, Roberto Vitelli, Marco Curci
coreografie e Regia DOMENICO IANNONE
Moliere Imaginaire Il Moliére Imaginaire è un’opera che nasce dalla vena creativa del grande maestro Maurice Bejart. Era sua intenzione da lungo tempo di realizzare questo spettacolo sulla figura del grande attore e commediografo francese Moliére. La storia ci racconta che Maurice Bejart prese il suo pseudonimo dell’attrice Madeleine Bejart, grande artista e compagna di Moliére, con la quale fondò la sua prima compagnia e in seguito al teatro di corte di Luigi XIV°. Maurice Bejart volle seguire le orme di Moliére, affidando la composizione delle musiche ad un Italiano, il musicista e compositore Lulli. Seguendo questa idea Maurice Bejart invita il Maestro Nino Rota a comporre le musiche per il balletto Moliére Imaginaire. La mia idea nel rivisitare il balletto utilizzando le musiche originali del Maestro Nino Rota è di conseguenza tutta la scaletta musicale che già in precedenza è stata la traccia drammaturgica seguita da Maurice Bejart, con il preciso intento di utilizzare i canoni della danza barocca e rileggendoli in chiave contemporanea. Elaborando un percorso che affonda le radici nell’immaginario di Moliére, un flashback tra presente e passato, attraverso i suoi ricordi, i personaggi delle sue stesse commedie, si confondono tra loro, le donne della sua vita si sovrappongono ai personaggi femminili, personaggi paradosso della società, legati ai vizi, alla bigotteria, alla derisione dei falsi devoti, ai medici incompetenti ma presuntuosi, alla borghesia ricca, opulenta ma ignorante, credulona e arrogante! La visione di Moliére della società seicentesca si rispecchia fedelmente nella nostra contemporanea. I suoi personaggi li troviamo inseriti a tutti i livelli nella nostra società, ne conosciamo i comportamenti, le abitudini, i vizi e le perversioni. I nuovi ricchi, la nuova classe dirigente, la nobiltà decadente, medici senza laurea e medici senza dignità deontologica, attaccati solo al vile denaro. Nella visione della nostra creazione coreografica, i personaggi diventano oggetto di scherno e di grotteschi atteggiamenti, di amori e seduzioni. E sicuramente in questo lavoro la visione poetica e lirica del lavoro dei Maestri Bejart/Rota, non trova riscontro, ma scaturisce con forza nella drammaturgia dello spettacolo e nelle sue linee coreografiche, la precisa volontà di affondare nel dettaglio psicologico le personalità in maniera fortemente espressiva, e di voler raccontare attraverso l’immaginario un mondo che continua inesorabilmente a ripetersi , in vari e molteplici forme e atteggiamenti, come un Samsara, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita essa talora è raffigurata come una ruota. E come una ruota ciclicamente la vita si ripete . La vita di Moliére sul finire tra gli spasmi di una tosse convulsa attende consapevole la morte, giovane, vecchio , maturo, tante le sue varie metamorfosi di uomo e attore! I costumi, vecchi abiti seicenteschi che si aggiungono ai comuni abiti moderni, una sovrapposizione di epoche e di oggetti di scena, che fanno da scenografia stessa! Le coreografie corali ricordano le danze della comédie-ballet di Lully e Moliére, ma sono come già dicevo in precedenza rivisitate, mentre i personaggi che man mano si affacciano sia al pubblico che alle visioni del Moliére sono libere di esprimere la loro forza e la loro storia! Bellezza e dramma ironico si fondono a creare e ricreare la società e l‘essere umano in tutte le sue sfaccettature!