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Torna l'avvocato Guido Guerrieri
Giovedì 4 dicembre, ore 18.30. All'Auditorium del Chiostro di Santa Chiara
Il noto scrittore barese presenta “La regola dell'equilibrio”, edito da Einaudi
“Chi mente a se stesso e presta ascolto alle proprie menzogne arriva al punto di non distinguere più la verità, né in se stesso, né intorno a sé". La regola dell'equilibrio, quella morale, consiste nell'esatto opposto contenuto in questa frase che il geniale autore russo Fedor Dostoevskij inserisce nella sua opera magna, I fratelli Karamazov. Parola di Guido Guerrieri, anzi di suo nonno, chiamato in causa in uno dei momenti più affascinanti del nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio, uno degli scrittori italiani più importanti degli ultimi anni e tra gli autori di gialli più amati in assoluto. Giovedì 4 dicembre, alle ore 18.30, a distanza di tre anni dalla presentazione de Il silenzio dell'onda (la mattina al Liceo classico Lanza e in serata in una libreria gremita in ogni angolo di posto), l'autore barese incontra nuovamente il pubblico foggiano, ospite dell'Auditorium del Chiostro di Santa Chiara. Di scena, la nuovissima vicenda della serie di romanzi incentrata sull'avvocato più famoso d'Italia, Guido Guerrieri, presentata in prima assoluta al Teatro Petruzzelli di Bari e dal titolo La regola dell'equilibrio (Einaudi, 2014). Ad organizzare l'evento, la libreria Ubik e la fondazione Apulia Felix, rispettivamente rappresentati dal direttore artistico Michele Trecca e dal Presidente Giuliano Volpe. A conversare con Gianrico Carofiglio, la giornalista Alessandra Benvenuto.
La regola dell'equilibrio (Einaudi Stile Libero Big, novembre 2014; 282 pagine; euro: 19). Un eroe restio. Un dubbio morale assoluto. È una primavera strana, indecisa, come l'umore di Guido Guerrieri. Messo all'angolo da una vicenda personale che lo spinge a riflettere sulla propria esistenza, Guido pare chiudersi in sé stesso. Come interlocutore preferito ha il sacco da boxe che pende dal soffitto del suo soggiorno. A smuovere la situazione arriva un cliente fuori del comune: un giudice nel pieno di una folgorante carriera, suo ex compagno di università, sempre primo negli studi e nei concorsi. Si rivolge a lui perché lo difenda dall'accusa di corruzione, la peggiore che possa ricadere su un magistrato. Quasi suo malgrado, Guerrieri si lascia coinvolgere dal caso e a poco a poco perde lucidità, lacerato dalla tensione fra regole formali e coscienza individuale. In un susseguirsi di accadimenti drammatici e squarci comici, ad aiutarlo saranno l'amico poliziotto, Carmelo Tancredi, e un investigatore privato, un personaggio difficile da decifrare: se non altro perché è donna, è bella, è ambigua, e gira con una mazza da baseball. «Quando chiudemmo il verbale e l'udienza, lo spiacevole sentore della parola calunnia aleggiava sul procedimento. Tutti sapevamo che in qualche modo sarebbe rimasto lì, e tutti sapevamo che la procura avrebbe dovuto trovare qualcosa di molto solido, se non voleva che quel fascicolo finisse nella discarica delle archiviazioni o dei proscioglimenti».
Gianrico Carofiglio (Bari, 30 maggio 1961) ha scritto racconti, romanzi, saggi. I suoi libri, sempre in vetta alle classifiche dei best seller, sono tradotti in tutto il mondo. Ha inventato il popolarissimo personaggio dell'avvocato Guido Guerrieri, cui è stata dedicata una serie televisiva di successo. Per Einaudi ha scritto il racconto La doppia vita di Natalia Blum raccolto nell'antologia Crimini italiani, Cocaina, con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo (Einaudi Stile libero 2013), Una mutevole verità (Einaudi Stile libero 2014) e La regola dell'equilibrio (Einaudi Stile Libero 2014). Altri romanzi importanti sono pubblicati da Sellerio e Rizzoli.