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Individuata nel Museo del Territorio la sede del nuovo Polo Museale dedicato alla cultura, alle radici e alla civiltà della Daunia


«La Capitanata merita un luogo fisico in cui esporre la propria storia, le proprie radici,in cui celebrare degnamente l'immenso patrimonio archeologico del suo territorio. La Provincia di Foggia avverte questa necessità, che può rivelarsi anche uno straordinario attrattore dal punto di vista turistico». Così Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, ha annunciato, a margine del convegno dal titolo "Santuari di legalità" tenutosi ad Ascoli Satriano, la volontà dell'Amministrazione provinciale di realizzare presso il Museo del Territorio il "Museo archeologico di Capitanata". «Le Stele Daune, i Grifoni Policromi, gli scavi di Faragola, solo per fare alcuni esempi, sono i simboli di una ricchezza unica in Puglia - afferma il presidente della Provincia - Un patrimonio che da tempo è oggetto di interesse e di studio anche fuori dai confini nazionali, come dimostra l'attenzione dell'Università di Innsbruck. L'Amministrazione provinciale, accanto alle azioni e alle iniziative di valorizzazione e promozione di questa vocazione del territorio, da anni lavora all'idea di costruire un presidio di storia e di cultura che contribuisca a moltiplicare i luoghi del sapere della provincia». «Attraverso un accurato lavoro condotto con il prezioso contributo del direttore della Biblioteca Provinciale "La Magna Capitana", Franco Mercurio - spiega l'assessore provinciale alla Cultura e al Turismo, Billa Consiglio - abbiamo individuato nel Museo del Territorio il luogo più idoneo ad ospitare i moltissimi reperti che raccontano la storia della provincia di Foggia». Un traguardo importante, quello della costituzione del "Museo Archeologico della Capitanata", «che vogliamo tagliare - sottolinea il presidente della Provincia - in sinergia e massima collaborazione con le istituzioni che operano nel campo della tutela e della salvaguardia del patrimonio archeologico: dall'Università degli Studi di Foggia alla Soprintendenza per i Beni Culturali della Puglia fino alle Forze dell'Ordine, quotidianamente impegnate nella battaglia contro i "tombaroli", gli scavi ed il commercio illegali di reperti archeologici». «Contiamo di fare di questa struttura un meraviglioso biglietto da visita per il nostro territorio provinciale - conclude l'assessore Consiglio - E nello stesso tempo dar vita ad uno strategico strumento sotto il profilo turistico, giacchè, come dimostrano i risultati della Borsa del Turismo Archeologico di Paestum in cui l'Amministrazione provinciale è sempre presente, esiste un bacino di interesse molto ampio legato al turismo culturale ed archeologico. Noi vogliamo avere l'ambizione di coglierlo ed intercettarlo. Facendo della storia, delle radici e della civiltà della Capitanata un ulteriore motivo di interesse oltre i confini della Puglia, del Mezzogiorno d'Italia e oltre gli stessi confini nazionali».



comunicato stampa