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Ancora una compagnia ospite nel cartellone dell'XI Stagione teatrale dell'associazione Enarché presieduta da Carlo Bonfitto: al Teatro Regio di Capitanata - a Foggia, in via Guglielmi, 8, c/o chiesa Madonna del Rosario -: sabato 21 e domenica 22 aprile 2012 andrà in scena la commedia in dua atti A fa béne a li nepùte è tutte perdute, che verrà portata sul palco dalla Compagnia teatrale Santagatese. La commedia è un libero adattamento di una celebre commedia scritta dal grande commediografo napoletano Eduardo Scarpetta, ovvero Li nepute de lu sinneco, la pièce che ha per protagonista, per intendersi, il celebre Felice Sciosciammocca. Lo spettacolo è stato riadattato e rivisto anche nei testi da Lidia Delle Noci, attrice da lungo tempo impegnata nella Compagnia Santagatese; la Delle Noci, che della commedia cura anche la regia, ha naturalmente rivisitato i dialoghi per presentarli nel dialetto di Sant'Agata di Puglia. La trama. Tutta basata sull'equivoco e il fraintendimento, A fa béne a li nepùte è tutte perdute racconta le vicende di Felice e Lisetta, un  ragazzo e una ragazza - i nipoti del sindaco, ndr - che tentano di raggirare lo zio al fine di carpirne l'eredità. Il punto è che lo zio sindaco non ha mai visto in vita sua i nipoti e questo permette ai due di assumere altri nomi e altre sembianze... Sulla scena ci sarà più di uno scambio di persona. C'è chi ha un innamorato segreto e chi si ritrova compromesso per esser stato troppo galante: tutto questo provoca intrighi e situazioni compromettenti, fino, naturalmente, alla risoluzione finale. A vestire i panni del sindaco raggirato e ingenuo è Gerardo Lionetti, mentre Ortensio Mocciola è il suo fido segretario; Maria De Leo e Roberto Di Giorgio sono i due nipoti. La commedia, che è ambientata alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, rappresenta il primo degli appuntamenti che la Compagnia Teatrale Santagatese ha organizzato in questo 2012 per celebrare il suo trentacinquesimo anno di attività, essendo attiva fin dal 1977: fondatore del gruppo fu Sergio Barbato che, con Pierino D'Onofrio (entrambi venuti a mancare prematuramente negli anni passati), per lungo tempo è stato l'anima della compagnia. La scenografia è stata realizzata da Gerardo Rauseo e Ortensio Mocciola; costumi, trucco e parrucco sono opera di Rachele Palombino, le luci e le musiche sono curate da Rocco Lionetti.

A fa bene a li nepute è tutte perdute