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libri1La tredicesima edizione del concorso letterario di Viareggio assegnata a Davide Grittani, autore di un romanzo crudele e appassionato sulla donazione degli organi.
«Lo dedico alle vittime dell’incidente ferroviario avvenuto dieci anni fa nella stazione di questa città, al destino di chi credeva di avere proprio il destino come alleato».

VIAREGGIO «Il mio, in fondo, è un romanzo sugli scambi ferroviari della vita, sulle deviazioni e sui deragliamenti che modificano la nostra strada. Non sono un politico e non sono toscano, non ho nulla da chiedere e men che meno da offrire a questa gente, se non la sincerità di uno straniero. Per questo dedico la vittoria del Giovane Holden 2019 alle vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio, avvenuto il 29 giugno di dieci anni fa. Al destino di chi credeva di avere proprio il destino come suo migliore alleato. Al ricordo di quelle persone vanno questo premio e la mia preghiera».
Rivolgendo un pensiero alle 32 vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio (29 giugno 2009), lo scrittore pugliese Davide Grittani ha ritirato il premio per il miglior romanzo edito al Giovane Holden 2019. La cerimonia, celebrata alla presenza di molte personalità della cultura e di diversi autori selezionati per la finalissima del concorso letterario, si è svolta questo pomeriggio all’Hotel Esplanade di Viareggio. Giunto alla tredicesima edizione, il Premio Giovane Holden – organizzato dall’omonima casa editrice, diretta da Miranda Biondi e Marco Palagi – raccoglie alcune tra le migliori proposte della narrativa contemporanea pubblicata dalle più interessanti case editrici indipendenti italiane. Aperto a tutte le realtà e alle voci ritenute tra le più autentiche del nuovo panorama letterario (da questo concorso sono usciti autori che successivamente hanno pubblicato con major editoriali), prima di oggi il Premio Giovane Holden non era mai stato attribuito a uno scrittore pugliese.
La rampicante (LiberAria Editrice, prima edizione novembre 2018 nella collana “Meduse” diretta da Alessandra Minervini, pagg. 222, prezzo 16,50 euro) è un coraggioso romanzo che si occupa principalmente, ma non esclusivamente, del concetto universale del dono: della sensibilità che ci consente di riconoscerlo, della saggezza che occorre per accettarlo, del cinismo con cui siamo chiamati a dimenticarlo. Racconta una piccola e grande epopea ambientata nelle Marche, all’interno di una famiglia piccolo borghese fatalmente attratta dal denaro, al cui interno emergono – in distinti momenti – due doni complementari tra loro: un’adozione, l’espressione di altruismo più grande verso un altro essere umano; e una donazione d’organo, il gesto di generosità più estremo poiché travasa la morte di una persona nell’aspettativa di vita di un’altra. Nella motivazione della giuria è stata evidenziata la volontà dell’autore di rimettere al centro il nostro rapporto con la coscienza, la possibilità di chiamarla in causa senza allestire processi alla nostra etica, sentirsi per forza sotto accusa. Nel giudizio che ha assegnato la vittoria a La rampicante, il libro è stato indicato come «un romanzo speciale, foderato di un tessuto particolare, che ha a che fare con l’amarezza ma amarezza non è, che ammicca alla speranza ma speranza non è, che assomiglia pagina dopo pagina sempre più alla vita». Al ritiro del premio, Grittani ha inoltre dichiarato di essere «particolarmente riconoscente a “La rampicante”, per le soddisfazioni che mi sta facendo togliere e per questo alone di sacralità e mistero che si porta dietro, sebbene sia e resti... soltanto un romanzo».
Soddisfazione anche in casa editrice, la piccola ma intraprendente LiberAria (con sede a Bari) diretta da Giorgia Antonelli. Oltre al Giovane Holden, La rampicante è stato votato nella classifica dei migliori libri 2018 (nonostante sia uscito l’8 novembre 2018) stilata dall’inserto la Lettura del Corriere della Sera, quindi è stato presentato in concorso al Premio Strega 2019 dall’Amica della Domenica Giulia Ciarapica, si è aggiudicato il premio della giuria del Premio internazionale Città di Cattolica 2019, ha vinto il Premio internazionale Nabokov di Novoli (Lecce) e il Premio Nicola Zingarelli.
Il tour di presentazioni de La rampicante dura ormai da un anno, cioè dal momento dall’uscita del romanzo. Dopo 54 tappe in giro per l’Italia, le prossime presentazioni in programma sono domani 29 settembre a Venturina Terme (nell’ambito della rassegna Campagna in fiera, su organizzazione della libreria Art Cafè e del Progetto Nero su Bianco) e l’11 ottobre a Termoli (alla libreria Il vecchio e il mare).