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FOGGIA Trascorrere una serata all’insegna della spensieratezza e dell'allegria. E’ quanto si proporrà di fare l’associazione "Vecchia Foggia" che, dopo il successo dello spettacolo del 2 giugno intitolato “Bune si ma fesse no”, torna martedì 25 luglio all’anfiteatro di Parcocittà con un’altra commedia in stile vernacolo foggiano in due atti di Antonio Ragone: “Dóje sóre e nu fráte ke nu moneke Índ’a káse”. La serata, che vedrà esibirsi sul palco Pino Azzarone, Franco Vinella, Gildo Augelli, Anna De Cata, Maria Di Marco, Gino Gervasi, Gina Mastropasqua, Cristian Izzi e Milena Morelli, rientra nelle iniziative estive promosse dal Centro Polivalente riqualificato dal progetto messo su dall’Ats (formata dall’associazione di promozione sociale Energiovane, dall’associazione di volontariato L’Aquilone, dalla Fondazione “Apulia Felix” e dalla Cooperativa Monti Dauni Multiservice, con il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia e il Comune di Foggia) con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza foggiana attraverso cultura e partecipazione.
In occasione dello spettacolo di martedì 25 luglio, in programma alle ore 21 (ingresso ore 20.30) l’anfiteatro di Parcocittà si presenterà con un nuovo “look”: da qualche giorno, infatti, è stato installato il nuovo impianto di illuminazione, comprensivo di lampade sicurezza e luci segnapasso, che consentirà una visuale ancora più ottimale agli spettatori che usufruiranno degli eventi previsti. L’impianto luci è un primo risultato della raccolta fondi condotta con successo attraverso il progetto “Luci su Parcocittà”, che tramite la piattaforma di crowfunding “Meridonare” mirava alla riqualificazione urbana, sociale e culturale dell’anfiteatro all’aperto di Parco San Felice. Cinque mesi di “campagna”; 16.974 euro raccolti, qualcosa in più dell’obiettivo; 188 donatori, dei quali oltre 20 tra associazioni, istituti scolastici e imprese locali; due testimonial d’eccezione, gli attori Michele Placido e Gianmarco Saurino, che hanno prestato volto e bravura in video-clip ed iniziative promozionali; una decina di eventi pubblici per dare impulso alla raccolta fondi; uno staff integrato di preziose risorse, materiali e immateriali, afferenti alla Fondazione Banco di Napoli, alla Fondazione Monti Uniti di Foggia, nonché all’associazione di volontariato. Risultati strabilianti, di cui finalmente si vedono… “le luci”.