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Spettacolo - Cinema - Arte - Cultura

Circolo DauniaE invece... giovedì.
Doppio appuntamento col romanzo di Davide Grittani (E invece io),
a breve disponibile in seconda edizione nella storica “Biblioteca del Vascello”.
Il 15 dicembre incontro con gli studenti del Marconi (ore 11,00) e nuova presentazione alla città (ore 18,30)
presso il Circolo Daunia (in collaborazione col Premio Argos Hippium e Club per l'Unesco).
Doppio appuntamento – giovedì 15 dicembre – con il romanzo E invece io, di cui è autore Davide Grittani (Robin Edizioni, Torino 2016; Pagg. 220; Prezzo 12,00 €). Doppio appuntamento a Foggia, città in cui il libro è largamente ambientato e location che attrae l'attenzione di giornali e riviste specializzare proprio per la descrizione letteraria «di un posto storicamente abbastanza ai margini dell'editoria nazionale» (da La Stampa, Torino).
In mattinata – con inizio alle ore 11,00, su iniziativa del Dipartimento di Lettere del liceo scientifico Guglielmo Marconi di Foggia, diretto da Marina D'Errico – Davide Grittani incontrerà gli studenti e dialogherà con loro su temi e personaggi del romanzo: interverranno anche Rossella Palmieri (ricercatrice presso l'Università di Foggia) e Filippo Santigliano (capo redattore Gazzetta del Mezzogiorno – Edizione Capitanata). «L'incontro con gli studenti stimola idee e curiosità – spiega l'autore – perché è interessante apprendere quello che, la lettura del libro, suscita in ragazzi di fronte ai quali si pone il grande enigma del futuro. E' interessante soprattutto in riferimento al confronto con le pagine che ospitano la descrizione di Foggia, del suo ritmo, della sua indolenza e al tempo stesso della sua innata generosità».
In serata nuova presentazione alla cittadinanza, dopo la prima uscita ufficiale alla Sala Fedora del Teatro Umberto Giordano. Su organizzazione del Circolo Daunia (presieduto da Franco Nobili), del Premio Argos Hippium (presieduto da Lino Campagna) e del Club per l'Unesco Foggia (presieduto da Floridana Arnò), la giornalista Marzia Campagna converserà con l'autore entrando nel dettaglio del testo e del suo cammino. Una conversazione che si occuperà anche delle novità legate al romanzo, ovvero la seconda edizione che a breve vedrà la luce all'interno della storica collana Biblioteca del Vascello (di proprietà Robin Edizioni): una seconda edizione a due mesi dall'uscita, a conferma della curiosità che orbita intorno alla storia di Alberto Arioli.
Una storia – hanno raccontato e descritto anche i giornali e i critici che se ne sono occupati – di emigrazione al contrario, dalla Lombardia alla Puglia. Una scelta molto precisa, che impone ai lettori una sguardo sulle cose del tutto anticonvenzionale: quasi rovesciato rispetto alle abitudini dei giorni nostri, a cominciare dal fatto che è ambientato in tre pianure del mondo (Tavoliere, Padania e Pampa) come se l'autore volesse somministrare al lettore il dubbio che le cose si vedono meglio dal basso. «Vengo dalla campagna senza confini, dall'alta Padania o bassa Lombardia. Dipende dal punto di osservazione e dalle sfumature razziste – recita un brano del romanzo –. Dove vivono genti buie che spediscono le nuove generazioni alla Bocconi mentre quelle vecchie si ammazzano tra loro se disturbate nel sonno dal pianto di un bambino».
E invece io tratta Foggia come il set di un romanzo, senza pregiudizi, senza retropensieri, senza sottotesti, senza la zavorra del passato. Tratta il Sud – non solo Foggia, ma il Sud dell'umanità – come fosse un luogo qualsiasi, descrivendo circostanze, ritmi e riferimenti con una dovizia e un coinvolgimento che finiscono per fare la differenza. «Volevo scrivere un romanzo sulla sconfitta, sul potere enorme che deriva dalla perdita – spiega Grittani – in una società in cui la sconfitta non solo non è concepita ma nemmeno tollerata. Arioli è un uomo moderno perché debole, vulnerabile, ma non è uno dei Vinti di Verga, preferisco definirlo un battuto dei giorni nostri». E ci crede talmente tanto Grittani che il libro è dedicato, tra gli altri, anche a Gaetano Scirea e Francesco Nuti.
Il titolo E invece io è tratto dall'omonimo brano di Riccardo Sinigallia, che ne ha concesso l'utilizzo insieme alla Sugar & Co. (etichetta musicale indipendente amministrata da Caterina Caselli).
Per lo sfruttamento dei diritti di immagine e la conseguente trasposizione cinematografica – per adesso in un cortometraggio della durata massima di 45' – la casa di produzione JRStudio ha inoltrato formale richiesta di acquisizione a Robin Edizioni. L'auspicio del produttore e regista Roberto Moretto (soggetto e sceneggiatura di Nicola Fierro, aiuto regista in La tigre e la neve di Roberto Benigni) è definire dettagli amministrativi e casting nei primi mesi del nuovo anno, quindi cominciare a girare E invece io nei luoghi in cui è stato ambientato: ovvero, in larga parte, a Foggia.

Davide Grittani