Nel Quartiere Ferrovia sono nata, ho vissuto e vivo tuttora con la mia famiglia.
In questi anni ho assistito al declino del mio amato quartiere, alla chiusura graduale delle attività commerciali, alla scomparsa del rito dello “struscio” su viale XXIV Maggio, il viale della Stazione.
Complici spregiudicate speculazioni economiche, un aumento dei flussi migratori e una poco attenta vigilanza da parte delle istituzioni, larghe zone del Quartiere Ferrovia sono diventante invivibili, con condizioni sociali, e igienico-sanitarie precarie.
Questo scatena disagio, intolleranza, insicurezza. Quando, invece, i tanti colori e le diverse etnie sono diventate, in molte altre città con problemi simili, un fattore di ricchezza e di attrazione.
Servono però regole edilizie, commerciali, igieniche e di decoro urbano da condividere e da fare rispettare a tutti, foggiani di vecchia generazione come me e foggiani di nuovissima generazione.
Per invertire il declino socioeconomico e il deprezzamento immobiliare della zona proponiamo pochi ed essenziali punti:
1. Tolleranza zero per ogni forma di bivacco, violenza o danneggiamento dei beni pubblici. Bisogna consolidare la presenza delle forze dell’ordine nella zona e su questo saremo categorici nei confronti delle istituzioni competenti affinché il presidio sia fisso e non periodico o, peggio, soggetto a una telefonata al ministro di turno. La Polizia Locale dovrà essere parte integrante di questo processo di sorveglianza del territorio, con un pattugliamento adeguato e garantito.
2. È necessario avviare un processo di dialogo che coinvolga le comunità italiane e straniere, coinvolgendo associazioni, commercianti e i diversi rappresentanti dei luoghi di culto. Oggi molte attività commerciali sono di persone non italiane e anche loro vivono sulla loro pelle le difficoltà della zona. Nel Quartiere sono sorti luoghi di culto di diverse religioni, che sono molto frequentati e possono essere di supporto nel favorire un processo di integrazione.
3. Bisogna incentivare la nascita di nuove attività economiche e professionali. Lo faremo attraverso degli incentivi di natura economica che possano favorire il commercio e l’apertura di studi professionali. Con un occhio particolare al decoro e alla bellezza delle insegne e delle vetrine che possono valorizzare al meglio le diverse attività commerciali.
4. Riqualificazione del “Viale della Stazione”. Dobbiamo dare una “sistemata” al viale, è un presupposto da cui non possiamo prescindere. Dobbiamo far tornare viale XXIV Maggio la zona delle passeggiate pomeridiane e della domenica. Possiamo farlo partendo da una gestione razionale della presenza dei volatili, il cui guano ha reso da tempo impossibile anche sedersi su una panchina. Insieme alle associazioni animaliste e ambientaliste studieremo una soluzione non traumatica per una razionalizzazione della presenza di questi animali. A questo si accompagnerà un progetto di riqualificazione dell’arredo urbano e del verde pubblico per rendere il Viale più attrattivo e fruibile. Pensando anche a dotarlo di un’infrastruttura potente per la connettività considerando che è l’asse di transito di studenti, pendolari e ciclisti che possono essere invogliati a “vivere” momenti di sosta per leggere, studiare, riposarsi, rifocillarsi.
5. In questi anni, l’associazionismo e il volontariato – come ad esempio I Fratelli della Stazione – hanno dato un contributo eccezionale in termini di assistenza e supporto ai senza tetto che vivono a ridosso della stazione ferroviaria. L’amministrazione comunale ha il dovere di supportare le associazioni e i volontari non solo attraverso contributi economici ma favorendo anche la nascita di strutture adeguate all’accoglienza. In questo senso, il Comune di Foggia sarà destinatario di un finanziamento di 1,09 milioni di euro per l’housing temporaneo e stazioni di posta: faremo in modo che siano realizzate quanto prima e gestite adeguatamente.