Politica
CONSIGLIO COMUNALE: PIENA SOLIDARIETÀ AL CONSIGLIERE MICHELE LACCI, ALLONTANATO PER AVER DIFESO GLI APRICENESI
Nell’ultima seduta di Consiglio comunale abbiamo purtroppo assistito all’ennesimo spettacolo indecoroso della maggioranza che governa questa città.
Durante la discussione sul punto proposto dal nostro gruppo consiliare, ovvero la richiesta di annullamento della delibera di approvazione del progetto di fattibilità tecnica di project financing del Cimitero comunale, IL SINDACO HA INSINUATO CHE ABBIAMO ESTORTO LE FIRME AGLI APRICENESI.
Un’affermazione di una gravità inaudita, della quale dovrebbe provare profonda vergogna, poiché non offende solo noi promotori della petizione, BENSÌ OFFENDE PIÙ DI 3000 CITTADINI LIBERI CHE HANNO SCELTO VOLONTARIAMENTE DI SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE, trattando gli apricenesi come bambini che non sono in grado di decidere da soli.
In risposta alla nostra viva protesta di fronte a queste frasi vergognose, il Presidente del Consiglio ha fatto allontanare dai vigili presenti in aula il nostro capogruppo Michele Lacci. La violenza verbale e gestuale del Sindaco e di altri consiglieri comunali, non è stata punita allo stesso modo.
Il Presidente del Consiglio Specchiulli, farebbe bene a dimettersi, visto che si è dimostrato inadeguato a ricoprire il suo ruolo di arbitro sopra le parti, facendosi comandare a bacchetta dal Sindaco, che ha ordinato l'espulsione di Michele sbraitando e sbattendo i pugni sul tavolo.
Ancora una volta il Sindaco tratta le Istituzioni come cose sue, dove in base ai suoi capricci e sbattendo i pugni, può avere quello che vuole.
A Michele va la nostra piena solidarietà, ALLONTANATO SOLO PER AVER DIFESO I CITTADINI LIBERI DI APRICENA.
Infine, cari Apricenesi, dobbiamo fare un passaggio dovuto sulla questione referendum. Ieri sera la maggioranza ha scelto di approvare un regolamento che prevede un numero di firme pari al 35% dell’elettorato per richiedere un referendum, ovvero più di 3500 firme, da raccogliere per di più in tempi stretti (30 giorni).
Oltre al dato politico evidente, cioè LA VOLONTÀ DELLA MAGGIORANZA DI METTERE I BASTONI TRA LE RUOTE A QUALSIASI PROPOSTA DI REFERENDUM, emerge un altro dato importante. Ovvero che hanno approvato un regolamento ILLEGITTIMO, poiché in pieno contrasto con quanto prevede lo statuto comunale, che all’art. 35 comma 2 prevede che “Un numero di elettori non inferiore al 15% dell'elettorato, può chiedere che vengano indetti referendum in tutte le materie di competenza comunale locale.” e che al comma 8 dice chiaramente che “Il consiglio comunale approva un regolamento nel quale vengono stabilite le procedure di ammissibilità, le modalità di raccolta delle firme, lo svolgimento delle consultazioni, la loro validità e la proclamazione del risultato.”.
Come potete leggere, non è assolutamente prevista la possibilità di variare il numero di firme necessarie a chiedere un referendum. MA LA MAGGIORANZA, IN SPREGIO A TUTTE LE REGOLE, HA SCELTO COMUNQUE DI PORTARE LA PERCENTUALE DAL 15% AL 35%, IN MANIERA DEL TUTTO ILLEGITTIMA.
Per questo, intraprenderemo tutte le opportune iniziative per fare in modo che il regolamento venga adeguato alla norma statutaria. La battaglia continua, noi non ci fermiamo. L’obiettivo è sempre lo stesso: IMPEDIRE CHE IL CIMITERO VENGA REGALATO A PRIVATI.
GIÙ LE MANI DAL CIMITERO COMUNALE!
Lista DemocraticaMente Apricena