Politica
La proposta di Pino Lonigro e di Luigi Di Claudio segretario provinciale di Socialismo Dauno
L’appello esteso a tutta la Capitanata, per mettere in campo visione e concretezza
“Foggia è in condizioni pietose: trasporto pubblico, ciclo dei rifiuti e cura della città non funzionano”
FOGGIA “Un patto federativo per unire tutte le persone che si riconoscono nei valori, nella modernità e nella storia socialista”. E’ quanto propongono attraverso una nota stampa Pino Lonigro, un impegno ultraventennale in politica e sempre sotto le insegne socialiste, e Luigi Di Claudio, segretario provinciale di Socialismo Dauno.
“La priorità non è rappresentata dalle prossime scadenze elettorali”, ha spiegato Lonigro, “ma dalla ricomposizione di un quadro politico frammentato, che disorienta gran parte dell’elettorato e, in modo particolare, quanti si sono sempre riconosciuti nella visione e nella concretezza dei valori socialisti legati indissolubilmente a temi come il lavoro, il sostegno alle fasce sociali più deboli, la tutela dell’ambiente, il diritto alla salute, all’istruzione e ad avere un tetto sotto il quale vivere dignitosamente e poter progettare il futuro”. E’ di poco più di un anno fa, il 28 giugno 2018, l’inaugurazione della nuova sede di Socialismo Dauno in viale Giotto 134, un luogo simbolico per Foggia, posto tra i quartieri popolari di Borgo Croci e Rione Candelaro. “La città versa in condizioni pietose, il servizio di trasporto pubblico è al collasso, basti pensare alle condizioni degli autobus urbani, per non parlare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”, ha aggiunto Lonigro. “Non c’è alcuna cura della città, che si presenta sporca, con strade pericolosissime a causa delle buche del manto stradale, e marciapiedi dissestati, in alcuni punti ormai del tutto inesistenti. Lo abbiamo detto in campagna elettorale, alle recenti elezioni comunali, lo ripetiamo oggi perché i problemi sono ancora tutti lì, come l’emergenza socio-economica che riguarda una fascia sempre più ampia della popolazione. Ecco perché oggi, più ancora che in passato, è necessaria la presenza riconosciuta e riconoscibile di un soggetto politico socialista, per ripartire dalla città capoluogo e dalla provincia di Foggia, per ricostruire un rapporto più saldo della Capitanata con la Regione Puglia, non improntato al vittimismo strumentale di Franco Landella o dei leghisti in salsa foggiana che già battono in ritirata rispetto ai problemi concreti di questa città e della sua provincia, dimostrando ancora una volta di essere solo fatti di slogan vuoti. Dov’è la città più sicura che avevano promesso? Ora la Lega di Salvini è al governo della città e Foggia è più insicura e degradata che mai”.
“Ci sono esperienze, competenze e valori nelle persone che, a Foggia e in tutta la provincia, si sono sempre riconosciute nei principi del socialismo, nella capacità di coniugare solidarietà e riformismo, progresso e stato sociale: il nostro è un appello a ricostruire una forza che sappia interpretare un progetto nuovo, ancorato a salde radici”, hanno concluso Lonigro e Di Claudio.