Politica
A distanza di poco più di un anno a Foggia è stata incendiata l’ennesima discarica abusiva ed anche quest’area era già sottoposta a sequestro giudiziario. Ci auguriamo che almeno questa volta le autorità competenti hanno avuto il tempo per effettuare la caratterizzazione del materiale incriminato. Quello che però vogliamo sottolineare che ancora una volta la nostra amministrazione si è mossa con ritardo, emanando un ordinanza alle ore 12 (circa) di domenica sulla pagina facebook del sindaco. Inoltre, riteniamo insufficiente le misure adottate se la confrontiamo con quelle emesse in altre località per casi simili (ad esempio a Pomezia l’ordinanza che fu emessa riguardò prima un area di 5 km e successivamente estesa a 7 km). Nello specifico, l’ordinanza riguarda un area, rispetto il punto dell’incendio, di soli 400 mt di raggio. Ma è stato evidente a tutti che sabato la nube ha attraversato la città di Foggia e ci viene il dubbio che l’area interessata dall’ordinanza, forse, è stata la meno soggetta dalle ricaduta di polveri. Ma questo potrà essere confermato o meno solo dalle analisi dei venti che saranno disponibili nelle prossime ore, nel frattempo ci saremmo aspettati dal sindaco della città di Foggia, massima autorità sanitaria, un azione in prevenzione. Anche questa volta abbiamo avuto l’impressione che è mancata l’istituzione di un unità di crisi che coordinasse tutte le forze in campo e abbiamo letto sulla pagina facebook di un consigliere comunale presente sul luogo del disastro che a distanza di 4 ore dall’intervento dei VV.FF. erano ancora assenti il personale di ASL e ARPA. Visto che ormai è evidente a tutti che possiamo definirci anche noi con il triste appellativo di terra dei fuochi ci chiediamo quali sono le procedure che si adottano nel nostro territorio in queste situazioni per fronteggiare questi avvenimenti a tutela dei cittadini.
In fede Italia in Comune Foggia