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Politica

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AssessoreAlbaneseLinoL'approvazione del piano del verde pubblico consentirà un controllo costante del verde urbano e la piantumazione di un albero ogni nuovo nato

“Gli interventi di potatura e di taglio sono stati effettuati dopo attente verifiche degli uffici competenti su indicazione dell'allerta vento dei giorni scorsi”. Così l'assessore all'Igiene Urbana, Lino Albanese ha illustrato gli interventi effettuati per garantire la pubblica incolumità ai cittadini. “Nei prossimi giorni, subito dopo le festività pasquali – spiega l'assessore Lino Albanese – convocheremo le associazioni ambientaliste per discutere della questione. Inoltre a breve il Consiglio Comunale approverà il piano del verde pubblico. All'interno del piano saranno regolamentati e programmati, tra gli altri, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria del verde pubblico e il monitoraggio continuo della salute degli alberi”. Con l'approvazione del piano del verde pubblico, inoltre, si darà via libera alla piantumazione di un albero ogni nuovo nato registrato all'anagrafe del Comune di San Severo.
“Con questa iniziativa – continua l'assessore all'Igiene Urbana, Lino Albanese – si darà seguito alla legge nazionale che prevede piantumazione di un albero ogni nuovo nato da tempo chiesta dalle associazioni cittadine e mai realizzata. In questo modo riusciremo a dotare la città di un rinnovamento generale del patrimonio arboreo urbano”.
Dall'Amministrazione Comunale precisano inoltre che sono tanti i cittadini che nei vari rioni hanno segnalato disagi causati dalla presenza di alberi voluminosi o preoccupati per la loro stabilità.
“Questi interventi effettuati in emergenza – conclude il Sindaco Francesco Miglio – ci hanno consentito di risolvere alcune situazioni di pericolo e di avviare una potatura completa nelle zone che da tempo necessitavano un intervento. Con il piano del verde, una volta approvato, saremo in grado di avere un controllo continuo della situazione e di piantare nuovi alberi, scegliendo anche quelle essenze arboree che sono più consone all'arredo urbano”.


Il Portavoce
Marilia Castelli

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fabriziotatarella

"Tanto spreco è un insulto alla povertà" è il duro commento dell'avv. Fabrizio Tatarella a quella che già chiama "la ricca guerra dei manifesti". "Mancano ancora due mesi alle elezioni - continua Tatarella - e sui muri della città capoluogo e dei centri più importanti della nostra provincia già si vedono le gigantografie e i manifesti di molti candidati. A stare a quello che si vede, sembra che non baderanno a spese. Tanto spreco - osserva Tatarella - oltre a suscitare legittimi interrogativi sulla provenienza del denaro, lascia prevedere una campagna elettorale sfarzosa, magari con cene e spettacoli, come ai tempi della prima repubblica. È un avvio mortificante e violentemente in contrasto con i difficili e a volte drammatici momenti che stanno vivendo molte famiglie della nostra provincia, alle prese con il lavoro che scarseggia e con bilanci sempre più magri. Lo sfarzo e lo sperpero di certi candidati dimostra solo la loro lontananza dai problemi e dai bisogni reali dei cittadini, ai quali chiedono il voto. I loro faccioni - conclude Tatarella - sono sempre ammiccanti e sorridenti, ma gli elettori, in questo momento, hanno ben poco di che sorridere. Una maggiore sobrietà non guasterebbe"

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fabriziotatarellaL'avv. Fabrizio Tatarella, avendo constatato personalmente il grave stato di dissesto della Cerignola Manfredonia e la situazione di pericolo della SP 52 in territorio di Vieste, contrade Palude Mezzane e Defensola, ha chiesto l'immediato intervento della Provincia con una lettera inviata al Presiedente Miglio.

Al Presidente della Provincia di Foggia

Caro Presidente,
sottopongo alla Tua attenzione due questioni che richiedono un pronto intervento della Provincia.
La prima riguarda la Strada Provinciale Cerignola - Manfredonia, i cui lavori di allargamento e sistemazione sono fermi da tempo per mancanza di copertura finanziaria.
Credo Tu converrai sull'assoluta pericolosità di una importante strada di collegamento fra le due più grandi città della nostra provincia, lasciata per lungo tempo in condizioni peggiori di un tratturo di campagna. La Provincia, in passato, ha deliberato l'allargamento della strada proprio proprio in ragione del maggior volume di traffico registrato su quell'arteria. Inoltre, d'estate, su quella strada si riversa, sia di giorno che di sera, tutto il traffico vacanziero verso i lidi adriatici. Se la situazione non sarà affrontata e risolta con l'urgenza che richiede, il livello di pericolosità della strada, già oggi molto alto, diventerà altissimo, con il rischio di incidenti gravi e, Dio non voglia, anche mortali, con le inevitabili conseguenze risarcitorie a danno della Provincia e di chi, avendo l'obbligo di provvedere, non ha provveduto. Inoltre, stante la situazione di pericolosità, molti cerignolani potrebbero decidere di cambiare le loro località balneari, con gravi danni economici per tutti i gestori dei lidi della costa sipontina.
La seconda questione riguarda gli abitanti delle contrade Palude Mezzane e Defensola di Vieste. Anche in questo caso si tratta di una questione che, se restasse irrisolta, potrebbe provocare altri danni da risarcimento alla Provincia. I cittadini di quelle contrade lamentano il fatto che la Strada Provinciale n. 52, che costeggia i loro abitati, quando piove, si trasforma in un vorticoso fiume, a causa di un adiacente canale del Consorzio di bonifica, le cui acque tracimano sulla strada, per l'assoluta mancanza di ogni opera di protezione e contenimento. La grave situazione di pericolo, che si verifica ogniqualvolta piove, rende la strada quasi impraticabile e procura gravi danni alle abitazioni e alle proprietà dei residenti. Gli interventi necessari per rimuovere la situazione di pericolo sono stati richiesti e promessi più volte, ma sino ad oggi il problema non è stato risolto.
Mi sono permesso di sottoporre alla Tua attenzione queste due situazioni, avendo verificato di persona la loro grave pericolosità. Mi auguro ora che tu possa urgentemente intervenire per risolvere entrambi i problemi.
Cordiali saluti
Fabrizio Tatarella

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listaschittulliTatarella: Sette Bandiere arancioni dimostrano che è possibile un turismo sostenibile. Peccato che la Regione non faccia nulla per aiutarli

"I piccoli comuni della Capitanata, con le loro sette Bandiere arancioni, dimostrano che è possibile costruire un turismo sostenibile. Peccato che la Regione non faccia nulla per aiutarli". Lo dichiara l'avv. Fabrizio Tatarella, che aggiunge "Piccole comunità, con risorse pubbliche quasi nulle, hanno saputo valorizzare i loro borghi, mettendo insieme difesa del paesaggio, storia, cultura, gastronomia e tradizioni popolari. La Regione avrebbe dovuto fare il resto, garantendo una viabilità sicura e trasporti efficienti. Invece, proprio in questi due settori assai vitali per lo sviluppo di una forte politica turistica, si registrano i problemi più gravi, con un'assenza completa di programmazione, risorse e interventi. Una politica attenta all'ambiente, al paesaggio e ai beni culturali, con l'ausilio di un clima quasi sempre mite - ha concluso Tatarella - potrebbe garantire una destagionalizzazione del turismo, contribuendo efficacemente a frenare l'esodo dei residenti e a dare nuove e stimolanti opportunità di lavoro, sopratutto ai giovani e alle donne del Subappennino Dauno. Le sette Bandiere arancioni, conquistate dal nostro territorio, possono rappresentare una svolta salutare e costituire un valido punto di partenza per una Regione che finalmente voglia e sappia sviluppare le risorse e le potenzialità della Capitanata".

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forza italiaForza Italia Apricena invita l'Amministrazione a rivedere il bando


A seguito dell’uscita del bando “Incubatore d’Impresa”, tendente a supportare ed incentivare nuove iniziative imprenditoriali giovanili, operanti in settori ad elevato contenuto tecnologico ed innovativo, il circolo FI di Apricena invita l’Amministrazione Comunale a rivedere il bando, ampliando la partecipazione al progetto anche a quelle start up un po’ più umili e concrete, ma molto più vicine alla reale inclinazione industriale del nostro territorio e dell’intero Alto Tavoliere, contemplando all’interno del distretto industriale dell’Alto Tavoliere, qual è considerato il Consiat, anche nuove iniziative d’impresa a vocazione artigianale, agroalimentare e dell’indotto lapideo, che rappresentano il perno principale della nostra economia, le quali hanno tutto il diritto di ricevere la stessa accoglienza e gli stessi strumenti di tutela delle start up innovative ed altamente tecnologiche. Se il Consiat deve essere un reale incubatore d’impresa per la nostra Comunità, così come descritto dal bando, ed il luogo naturale in cui valorizzare i giovani talenti imprenditoriali, allora, deve tener presente di tutte le istanze, di tutte le iniziative d’impresa provenienti dagli apricenesi, senza limiti burocratici al sogno di un progetto d’impresa realizzabile nel proprio Paese, tanto proclamato nel programma elettorale dell’attuale Amministrazione.

Il Coordinamento Cittadino
di Forza Italia Apricena

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