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Notizie dall'Italia

La Fiat ferma la produzione di Pomigliano. Per lo stabilimento, in salita produttiva dall'inizio dell'anno, non era stato fino ad oggi necessario alcun intervento. "Oggi, però, la situazione impone di ridurre la produzione per evitare inutili e costosi accumuli di vetture", sottolinea Fiat.

Dopo la chiusura estiva la fabbrica si fermerà per due settimane, dal 20 al 31 agosto. Nei prossimi mesi ci saranno dei continui monitoraggi.

I dati del mercato automobilistico europeo (-6,30 per cento nel primo semestre dell'anno) e di quello italiano in particolare (-24,4 per cento a giugno e -19,7 per cento nel primo semestre) confermano che "la crisi delle vendite non accenna a fermarsi", afferma il Lingotto.

In Italia il mercato, che si posiziona oggi sui livelli del 1979, sta penalizzando Fiat soprattutto nel segmento delle city car dove, con Panda e 500, detiene circa il 60 per cento di quota.

L'equilibrio fra produzione e domanda è stato realizzato con periodici ricorsi a sospensioni della produzione nei vari stabilimenti con utilizzo della cassa integrazione.

Questo pomeriggio intorno alle 17.13, una scossa di terremoto di magnitudo 3,5 è stata avvertita nelle zone della capitale. L'epicentro del sisma è stato rilevato nelle zone di Colonna, Monte Porzio Catone e Montecompatri, il sisma è stato sentito anche dalla popolazione dei Castelli. Molta la gente scesa in strada. Al momento non si verificano danni a cose e a persone.

Nuovo allarme per la disoccupazione giovanile. I dati sono allarmanti, l'Istat ha divulgato i dati della disoccupazione di maggio tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, il dato è a i massimi storici 36,2 %, ovvero più di un giovane su tre è disoccupato. Mentre il dato sull'intera forza lavoro è pari al 10,1 %. Continua ad aumentare la disoccupazione nell'area euro, secondo l'Eurostat: a maggio ha raggiunto l'11,1 per cento, dall'11 per cento di aprile, è un nuovo massimo storico. Ecco i dati dell'intera Eurozona:

Austria (4,1%), Olanda (5,1%), Lussemburgo (5,4%) e Germania (5,6%). I tassi più alti sono invece quelli della Spagna (24,6%), della Grecia (21,9%, ma il dato risale a marzo 2012), il Portogallo (15,2%) e l'Irlanda (14,6%). Rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è diminuito in otto Stati membri (e in particolare nei tre baltici), è aumentato in otto paesi (soprattutto in Grecia, Spagna e Cipro) ed è rimasto stabile in Ungheria.

Sempre a maggio 2012, 5,517 milioni di giovani sotto i 25 anni (22,7%, rispetto al 21,0% di maggio 2011) erano disoccupati nell'Ue a 27, e 3,412 milioni nell'Eurozona (22,6%, rispetto al 20,5% di un anno prima). I tassi di disoccupazione giovanili più bassi sono stati registrati in Germania (7,9%), Austria (8,3%) e Olanda (9,2%), mentre i più alti riguardano Spagna (52,1%) e Grecia (52,1%, ma è un dato di marzo 2012), seguiti da Slovacchia (38,8%), Portogallo (36,4%) e Italia (36,2%).

Secondo Eurostat, il numero di disoccupati nell'Ue a 27 a maggio era di 24,878 milioni. Rispetto ad aprile, il numero dei disoccupati è aumentato di 151mila unità mentre rispetto ad un anno prima sono cresciuti di 1,952 milioni.

Una notte passata in discoteca, è sfocianta in tragedia. A Marina di Pietrasanta in Versilia, due giovani ragazzi di Rapallo sono stati aggrediti per futili motivi da alcuni albanesi. I due ragazzi di 25 e 29 anni erano rientrati nella loro macchina, e non poco distante dalla discoteche sono stati aggrediti da due albanesi, subito dopo sono arrivati altri due. Il 25enne ha riportato fratture multiple al cranio e alla mascella, ricoverato in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita, il 29enne invece ha riportato un trauma cranico non commotivo. I carabinieri hanno già avviato le indagini.

La Confindustria ha lanciato un allarme forte all'Economia italiana, il Paese è nell'abisso il suo PIL sta sprofondando, non siamo in guerra, ma per l'economia italiana e come se lo fossimo.  Il Pil è al -2,4%, l'inflazione è ai massimi storici 3,1%, la disoccupazione è al suo punto più alto, tant'è che i giovani hanno smesso di cercare lavoro. Questo il grido d'allarme della Confindustria. Perciò "è indispensabile cambiare strategia, la politica improntata sul rigore non ha premiato anzi ha destabilizzato le nuove leve del Paese. Forse la ripresa si vedrà nella primavera del 2013, ma intanto......