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Dal Mondo

L'ex presidente egiziano Hosni Mubarak ha respinto tutte le accuse presentate contro di lui dalla procura del Cairo, nel processo che lo vede imputato di corruzione e omicidio per la repressione delle manifestazioni antigovernative che hanno portato alle sue dimissioni,se riconosciuto colpevole, Mubarak rischia la pena di morte. Davanti alla sede della polizia del Cairo dove si svolge il processo, le forze dell'ordine sono intervenute per sedare degli scontri scoppiati tra sostenitori dell'ex presidente ed esponenti dell'opposizione

Meno di due giorni al default americano, ma a Washington c'è ottimismo. Perché le trattative "fanno significativi progressi", come ha detto nella notte il leader di maggioranza Harry Reid, e perché "un accordo è molto vicino".

Anche se entrambe le parti in causa continuano a ribadire che nulla è ancora definitivo e i dettagli del piano sono ancora da definire.

Ci sarebbe anche un'italiana fra le vittime dell'"Hannibal Lecter" slovacco, Matej Curko, il cannibale ucciso dalla polizia il 10 maggio a Kysak. La polizia slovacca avrebbe già identificato due donne finite nelle mani di Curko, ma nel database dell'uomo è stata trovata una foto di un seno durante la cottura, che per gli inquirenti sarebbe la prova dell'esistenza di una terza vittima, che secondo una testimonianza sarebbe una giovane italiana.
Il cannibale slovacco, 43 anni, una moglie e due figli, è stato individuato (e ucciso nello scontro a fuoco con la polizia) il 10 maggio grazie a una trappola messa in piedi da quella che sarebbe dovuta essere la sua ultima vittima, lo svizzero Markus Dubach. Curko contattava via web le sue vittime, proponendogli un macabro rituale che prevedeva di ucciderle e mangiarle. Così era entrato in contatto anche con Dubach: a lui avrebbe raccontato dei suoi precedenti "successi", tra cui la presunta vittima italiana. L'uomo, inorridito, si sarebbe a quel punto tirato indietro e avrebbe concordato la trappola con la polizia

E' stato un vero e proprio massacro quello voluto dal regime di Bashar al Assad per reprimere le manifestazioni di protesta in tutto il Paese. Oltre cento morti in una delle giornate più sanguinose degli ultimi mesi in Siria. I carri armati in strada ad Hama: gli spari contro la popolazione civile anche a Damasco e Homs ci sono atti di repressione.

Torna la paura ad Oslo, quando questa mattina la stazione è stata evacuata per un'allarme bomba per una valigia sospetta. La notizia arrivava nelle stesse ore in cui le autorità scandinave facevano sapere di aver trovato dell'esplosivo in una azienda agricola affittata da Breivik. L'allarme è poi rientrato