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Dal Mondo

Un convoglio della Task Force North, del reggimento bersaglieri di Caserta, è rimasto coinvolto nell'esplosione di due ordigni fatti esplodere in Afghanistan, nell'area di Bala Murghab. Due militari italiani sono rimasti feriti e un terzo è contuso. Il convoglio è stato colpito anche da colpi d'arma automatica, ai quali i militari italiani hanno immediatamente risposto in modo deciso.

L'esplosione è avvenuta intorno alle 23.30 locali (le 21.00 in Italia). Il convoglio della Task Force North stava andando in rinforzo ad un'unità americana rimasta bloccata per un incidente, quando è stato attaccato. E' successo a circa 9 km a nord della FOB (Forward Operative Base) Columbus, nell'area di Bala Mourghab, settore sotto il controllo italiano.

I bersaglieri feriti, che sono comunque rimasti sempre coscienti, sono stati curati sul posto e poi sono stati trasferiti in elicottero al Role 2 di Bala Mourghab, dove sono tuttora sotto trattamento medico e non sono in pericolo di vita. Ricoverato a titolo precauzionale anche il militare contuso. Gli stessi militari hanno informato personalmente i propri familiari. L'area è stata posta in sicurezza, anche con elicotteri d'attacco A129 Mangusta.

Nella notte la Farnesina ha confermato la notizia della liberazione di Alessandro Spadotto, il carabiniere che prestava servizio all'ambasciata italiana nello Yemen. Spadotto era stato rapito domenica scorsa.

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi che ha seguito sin da subito vicenda in contatto con il suo collega yemenita Al Qirbi, ha espresso "grandissima soddisfazione per la rapida soluzione del caso resa possibile grazie alla straordinaria collaborazione fornita dalle autorita di Sanaa".

"Si tratta - ha aggiunto Terzi- di un successo che e ancora una volta il risultato del lavoro tenace e della grande professionalita dei funzionari dell'Unita di Crisi della Farnesina e di tutte le strutture dello Stato coinvolte".

Un violento terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito l'Indonesia, più specificatamente l'isola di Sumatra. Al momento si è registrata una sola vittima, ma per gli esperti non si tratterebbe di un'allerta tsunami. L'epicentro è stato registrato a circa 22 km. di profondità e circa 20 km. dall'isola di Sumatra.

Reazioni fredde della Bundesbank alle attese di una ripresa per gli acquisti dei titoli di Stato da parte della Bce: la Banca centrale tedesca ha comunicato "non aver cambiato parere" sulla questione, riporta Dow Jones citando un portavoce. Gli acquisti di bond dalla Bce con il programma "Smp" sono "problematici", ha aggiunto la Bundesbank, e creano "falsi incentivi". In definitiva "non è il modo migliore di affrontare la crisi" dei debiti pubblici.

Le parole di ieri del presidente della Bce, Mario Draghi, avevano riacceso le attese dei mercati di provvedimenti straordinari anti crisi dell'istituzione centrale. "La Banca centrale europea, attenendosi al suo mandato, è pronta a fare tutto quel che è necessario a preservare l'euro. E credetemi - ha detto -: sarà sufficiente". Draghi comunque non è stato esplicito sul cosa l'istituzione potrebbe decidere.

Così i mercati, dopo quelle parole, si sono stabilizzati. Il Ftse-Mib, che ieri aveva chiuso con un'impennata del 5,62 per cento, guadagna lo 0,51 per cento al termine di una mattinata volatile che scontava l'attesa per un'asta di Bot.

L'attesa comunque cauta dell'asta ha portato una momentanea e limitata ripresa di rendimenti e spread dei Btp già in circolazione, che invece ieri avevano segnato drastici ridimensionamenti. Ma a metà giornata i tassi retributivi dei Buoni del Tesoro decennali tornano a moderarsi al 5,98 per cento e lo spread Btp-Bund cala a 466 punti base, dai 473 punti cui era calato ieri dopo aver toccato quota 523. Idem per i Bonos decennali della Spagna, con i rendimenti al 6,87 per cento e lo spread sui Bund a 554 punti base. Madrid segna un meno 0,54 per cento dopo il guizzo del più 6 per cento di ieri.

Dopo i forti rialzi di ieri Parigi si attesta al più 0,19 oper cento, Francoforte al meno 0,30 per cento, Londra al meno 0,06 per cento in attesa, stasera, della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi. Poco mosso l'euro sui valori cui era risalito ieri, a 1,2267 dollari.

Il governo siriano ha trasferito armi chimiche negli aeroporti più vicini alle frontiere. Questa è la denuncia fatta dai ribelli del Libero esercito siriano, all'indomani della minaccia del regime di Assad di impiegare armi non convenzionali in caso di "aggressione esterna". Gli insorti saprebbero anche dove si trovino le armi.

"Il nostro comando del Libero esercito siriano conosce molto bene l'ubicazione e il posizionamento di questo tipo di armi - si legge in una nota dei ribelli - possiamo inoltre rivelare che Assad ha trasferito una parte di questo tipo di armi e di equipaggiamento per la preparazione delle componenti chimiche negli aeroporti lungo il confine".