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Un 47enne di Mattinata è stato denunciato dal corpo forestale dello Stato, con l'accusa di: ricettazione, detenzione di parti di armi da guerra, impossessamento di beni appartenenti allo Stato ed infine anche per reati in materia di edilizia ed impatto ambientale. 
L'uomo avrebbe spostato un costone roccioso, vegetazione composta da una folta macchia mediterranea ed alberi di pino d’aleppo, tutto questo per poi ricavarne una strada abusiva, che porta al mare, in località Montelci
Dopo aver effettuato tale razzia, nel sottosuolo, l'uomo ha ritrovato numerosi i reperti archeologici, che anzichè denunciare ai Beni Culturali, ha pensato bene di farli suoi.
Tra i reperti recuperati, appartenenti a varie epoche, risalenti quasi tutte al periodo della colonizzazione greca tra il IX sec. a.C. e poi nel V sec. a.C., ci sono: lucerne e piatti in terracotta, anfore, statue, vasi e monili, anche antiche baionette risalenti all'era borbonica e napoleonica, manufatti in bronzo e ferro, tra questi anelli, orecchini e bracciali.