"La vera emergenza sono le case danneggiate che rischiano di crollare. Servono fondi straordinari, non possiamo intervenire con soldi nostri perchè non ne abbiamo". E' questo l'allarme lanciato dal sindaco di Carlantino, Dino D'Amelio, in occasione del nono anniversario del terribile sisma che il 31 ottobre del 2002 colpì il Molise e alcuni comuni della provincia di Foggia, fra questi Carlantino e Celenza Valfortore. Il primo cittadino fa riferimento a quelle abitazioni danneggiate dall'evento tellurico, soggette a ordinanze di sgombero ma disabitate anche prima del terremoto. "Eppure non servirebbero grosse cifre per mettere in sicurezza alcune decine di case quasi al collasso - ha proseguito D'Amelio - I tetti stanno crollando e questo causerà problemi anche alle abitazioni confinanti che subiranno infiltrazioni d'acqua". A nove anni dal sisma, la ricostruzione procede davvero con il contagocce. A Carlantino sono state sistemante solo le abitazioni classe A (la prima abitazione con ordinanza di sgombero totale) mentre restano ancora senza interventi 6 abitazioni di "classe B" (la prima abitazione con ordinanza di sgombero parziale) e 18 di "classe C" (la prima abitazione senza ordinanza di sgombero). Non solo, restano insoluti i problemi legati al bilancio comunale che, a causa dei mancati introiti delle tasse comunali, si sono ulteriormente aggravati. I proprietari delle case soggette a ordinanza di sgombero, infatti, hanno beneficiato dell'esenzione parziale dell'I.C.I. e della Tarsu e i comuni non hanno diritto al relativo rimborso. Infine, c'è il problema del rimborso dell'I.V.A. sulle spese per i lavori di ricostruzione. Il nono anniversario del sisma arriva fra diverse criticità e molte paure. "Chiediamo alla Regione Puglia lo sblocco dei fondi a noi destinati - conclude il sindaco - così come già verificatosi per i comuni molisani. Perchè questa disparità di procedure?". Nei prossimi giorni, a Carlantino si riunirà la giunta comunale per chiedere ufficialmente la proroga dello stato di emergenza che scade il prossimo 31 dicembre.
comunicato stampa