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118Mario Nardella, 40enne, titolare di un'attività di bevande in via Rossini a Vieste, è stato assassinato in un tentativo di rapina. Il 40enne avrebbe tentato di difendere l'incasso della giornata dal rapitore, Silvio Stramacchia, arrestato poi dalla polizia. Non si esclude che Nardella avrebbe anche potuto riconoscere il malvivente. Il commerciante in pochi mesi aveva subito già la seconda rapina. 
L'aggressore avrebbe affondato una coltellata al petto, squarciando il polmone sinistro, per meno di cento euro. Nardella è poi morto. 
Il rapinatore, Silvio Stramacchia 26enne anche lui di Vieste, ha fatto irruzione nell’attività commerciale a volto coperto e con in mano un grosso coltello da macellaio. L'uomo ha cercato di difendere l'incasso e tra i due c'è stata una colluttazione, nella quale ha avuto la peggio il titolare dell'esercizio, ritrovandosi con la lama nel petto a circa 5 centimetri di profondità. Il 26enne, è fuggito a piedi per le vie adiacenti all'attività, ma la sua fuga è finita subito. Gli agenti della polizia di Vieste, che svolgevano un controllo del territorio, insospettiti dalla corsa del giovane, il quale durante la fuga si disfaceva del coltello e passamontagna, lo rincorrevano, senza prenderlo. Il rapinatore, si era sfilato il passamontagna, cosa che ha permesso a gli agenti di riconoscerlo. Veniva ritrovato poi in via Giovanni XXIII, ed arrestato dalla polizia.