Un pensionato di San Severo, aveva ricevuto un prestito di 4.000 euro, e nel giro di due anni è stato costretto a restituirne ben 33.500 euro, senza però veder il suo debito saldato. Così i carabinieri di San Severo, dopo la denuncia dell'uomo, hanno arrestato i tre usurai, Antonio Renzulli, 49 anni, Domenico Mastrone, 32 anni e Michele Pistillo di 28 anni, con l'accusa di usura ed estorsione continuata. Il tutto ebbe inizio nell'ottobre2011, quando l'anziano si rivolse agli usurai, per un prestito di soli 1.000 euro. L'uomo avrebbe dovuto restituire il prestito ricevuto più 400 euro a fine mese. E se non fosse stato in grado di restituirlo, avrebbe dovuto pagare ogni fine mese 400 euro, fino a quando non sarebbe riuscito a pagare in una unica soluzione i 1.000 euro. Il pensionato, aveva avuto un nuovo lavoro e a breve avrebbe dovuto ricevere il TFR, così da poter saldare il tutto. Ma così non è stato. Nel frattempo perse il lavoro e non ricevette mai il TFR. Il pensionato, ha dovuto così richiedere altri prestiti di 2.000 e 1.000 euro. Così da restituire a gli aguzzini circa 1.600 euro di soli interessi. I tre si sinceravano che il pensionato avesse avuto l'accredito della pensione, accompagnandolo direttamente allo sportello bancomat, e prelevando i soldi della pensione. Pensione che non riusciva a coprire i debiti accumalati, perchè la stessa era pari a 1.400 €. Il pensionato nel frattempo non riusciva neppure a mangiare, rimasto senza soldi, e si recava alla Caritas per sfamarsi. Gli usurai poi hanno deciso di abbassare le pretese d'interesse, a 1.000 euro, e che la restante quota sarebbe stata data nel momento in cui il pensionato avrebbe ricevuto il TFR. I caranieri dopo la denuncia del pensionato, hanno deciso di appostarsi ed entrare in azione dopo la cessione del rata d'interesse. I militari così bloccavano i tre, che oltre ai 500 euro, avevano ulteriori 2.158 euro, forse frutto di un'ulteriore estorsione.