Aevva mandato un sms ad un'amica di Milano, dicendole di volerla far finita. Immediatamente la donna avvisa i carabinieri di Milano, i quali a loro volta avvisano i colleghi di Cerignola che girano la chiamata ai vigili urbani. Subito arrivati sul posto i tre vigili urbani cerignolani, Giuseppe Mancino, Maria Rosaria Salvatori e Barbara Dileo, con una banale scusa di controllo di residenza si sono fatti aprire la porta dalla donna, la donna visibilmente sconvolta e depressa e stata tranquilizzata da vigili urbani, i quali la hanno lasciato parlare quasi facendola sfocare come se loro fossero i migliori amici e persone sulle quali poter contare. Una volta giunti i familiari gli agenti sono andati via per non destar sospetti e ribadendo alla donna che se avesse avuto, o voluto, poteva contare sul loro appoggio. Così è stato la donna ha inviato un sms dicendo di aver ingerito delle pillole. I tre sono ritornati a casa della donna e sempre per non destar sospetti ai familiari hanno detto di voler accompagnare la donna in una farmacia per misurarle la pressione. Però anzichè andar in farmacia si sono recati in ospedale, dove la donna è stata visitata e le è stato consigliato una visita pschiatrica. Allora la donna è stata portata in una struttura adatta.

Hanno salvato una vita, meritando un encomio, che riceveranno a breve, dall'Amministrazione Comunale, la quale è fiera dei suoi vigili urbani, tanto più meritevoli per quanto fanno ogni giorno perchè lavorano in condizioni decisamente difficili, in un contesto problematico come quello di Cerignola".
"La bella pagina di cronaca scritta ieri dai vigili urbani non è la prima di questo tipo - afferma invece l'assessore alla Sicurezza Franco Reddavide -. Così operano i nostri agenti di Pm. Sono pochi rispetto allo sconfinato territorio che noi abitiamo, ma non accampano mai alibi nella loro azione quotidiana. La loro presenza di supporto alla popolazione è costante, sempre incisiva, per questo meritano il rispetto e la stima troppe volte malevolmente negati".