La guardia di finanza di Foggia, nella mattinata odierna ha dato esecuzione a degli arresti domiciliari, per 8 dipendenti dell’ospedale di San Severo, ed una sospensione dal servizio nei confronti di un altro dipendente della struttura sanitaria, con l'accusa d'ipotesi di truffa a danno di enti pubblici, con un danno stimato intorno alle 80 mila euro.
Dopo aver piazzato delle videocamere nella zona del marcatempo dell'ospedale, i militari della GdF hanno acquisito numerose documentazioni nel corso dell’indagine, accertando che i dipendenti attestavano la propria presenza sul luogo di lavoro ma in realtà non erano lì presenti.
Gli indagati, non utilizzavano il marcatempo quando si allontanavano dal servizio. Tutto questo era possibile grazie anche a colleghi addetti all’inserimento dei dati nel data base delle attività di servizio prestate, complici nella truffa.
Un dipendente, aveva simulando di aver dimenticato il badge a casa, riusciva a far attestare la propria presenza grazie ad un’attestazione cartacea da parte del proprio dirigente, pur non recandosi al lavoro.
Dalle indagini è emerso che le false presenze, per un totale di oltre 5.300 ore, iniziavano nel lontano 2014.
I furbetti effettuavano anche doppi lavori, come l’operatore tecnico che collaborava nella gestione del bar della moglie, altri dipendenti si intrattenevano con amici e parenti in bar cittadini, così come il primario, Giuseppe Altieri, il quale si allontanava dall’ospedale per interi pomeriggi in giro per la città o facendo rientro alla propria abitazione, facendo figurare di aver eseguito prestazioni specialistiche anche con ore di straordinario al fine di smaltire le cosiddette liste d’attesa dei pazienti.
Poi c'è il vacanziere, l'operatore tecnico specializzato che trascorreva le giornate presso i lidi balneari, pur risultando in servizio, postando foto sui social network in cui era visibile che non fosse al lavoro.