Condividi con

FacebookMySpaceTwitterGoogle BookmarksLinkedinPinterest

Chi c'è online

Abbiamo 561 visitatori e nessun utente online


intinidazioneLa testa di capretto con dentro conficcato un grosso coltello, è stata posta d'avanti alle finestre dello studio di un noto penalista di Mattinata.
L'episodio è avvenuto in pieno centro. L’avvocato, se pur penalista effettua cause civili e non difende criminali, ha sposato a pieno e gratuitamente la causa della scomparsa del giovane Francesco Armiento, difendendo la madre, Luisa Lapomarda.
L'avvocato ha fatto condannare il pluripregiudicato Antonio Pio Prencipe, detto ricciolino.
Forse l'episodio potrebbe esser legato nell’impegno politico del legale, poichè è stato l’unico amministratore a parlare pubblicamente di mafia, in maniera chiara e netta, anche nei servizi giornalistici.
Nel mio comune, ci sono persone a dir poco spietata e imputridita, che con sapienza istilla nella collettività, giorno dopo giorno, odio e rabbia, il paese è sotto processo, numerosi sono i malaffari politici, e diversi amministratori non hanno lesinato ad usare la loro carica per biechi interessi; addirittura qualcuno balbetta al solo pronunciare la parola Mafia. Ora, tutti a scandalizzarci, a dirci estrani, a concepirci immuni: eppure come chiamare un gesto così efferato arcaico e brutale? Questo un breve passaggio del legale.
Inoltre, secondo i miei avversari, che fanno contro di me una campagna diffamatoria, sonoramente bastonati politicamente e professionalmente, attribuiscono alle mie capacità di muovere testate giornalistiche che pubblicherebbero falsità e fango, ricopiando documenti ufficiali peraltro scritti, in ordine, da prefetti, magistrati e forze dell’ordine.
E’ questa l’immagine che siamo capaci di esprimere della nostra collettività? Pensare che tutto ciò possa spaventarmi. ha del ridicolo.
Così ha continuato l'avvocato.