Lo scorso 10 febbraio, il genitore di un alunno, della scuola Murialdo di Foggia, è entrato a scuola durante l'ora d'entrata degli alunni e dopo essersi avvicinato al vicepreside, si è scagliato contro. Nessuna possibilità di dialogo, l'uomo ha iniziato a colpire violentemente il professore, con colpi alla testa e all'addome. A nulla è valso l’intervento dei presenti, fino a quando l'aggressore non è stato bloccato. Il vicepreside non ha reagito ai colpi inferti.
A monte di tale aggressione, vi sarebbe una ramanzina, fatta dal vicepreside, che il giorno prima, nelle sue funzioni di vigilanza all’uscita di scuola, aveva rimproverato l’alunno perché spingeva e rischiava di far cadere le compagne. Vista la situazione, l’alunno è stato preso per il braccio ed allontanato dalla fila.
Evidentemente, il genitore a "voluto" sentire la sola versione dei fatti del figlio, che sicuramente avrà gonfiato l'episodio, senza chiedere spiegazioni al docente.