Una vera e propria centrale di smercio di stupefacente tra: hashish, cocaina e marijuana, destinate alle piazze dello spaccio di Foggia, basso Tavoliere, Nord Barese e persino del Beneventano.
La rete poteva smerciare circa 10 kg di hashish a settimana, atta a garantire non solo il mercato foggiano.
Così i carabinieri di Foggia, hanno arrestato , dopo una lunga indagine partita luglio 2013, quattro persone ed uno è fuggito. Gli arrestati sono tutti appartenenti ad uno dei clan della Società Foggiana, i Moretti. Pasquale Moretti, 39enne figlio del boss Rocco Moretti, Alessandro Morena, 36enne incensurato, ai domiciliari, Cosimo Stramaglia 40enne e Michele Piserchia, 32enne, entrambi ai domiciliari, quest'ultimo è stato arrestato pochi giorni fa, per il possesso di armi, munizioni e stupefacenti nella sua abitazione di campagna.
Grazie alle intercettazioni ambientali e telefoniche, riprese video, appostamenti e pedinamenti, i carabinieri sono riusciti ad accertare, che al vertice dell’organizzazione vi fosse Pasquale Moretti. Mentre il Morena era il contabile e il soggetto ancora in fuga il braccio.
A decidere il il prezzo e le condizioni di vendita della droga era Moretti. L’organizzazione poteva addirittura rifornire stabilmente numerosi quantitativi di stupefacenti ai micro-gruppi criminali operanti non solo a Foggia, ma anche nei comuni limotrofi, questo era compito di Stramaglia e Piserchia. La banda riusciva a fornire sino ad 10 kg di hashish a settimana per un valore stimato nei quatto mesi, di appostamenti, di circa 400 mila euro.