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Cronaca

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arresto carabinieri

Due persone sono state arrestate a Lucera. La guardia di finanza, grazie all'operazione denominata "Stranglehold", che ha portato nel mese di marzo al sgominare una banda di usurai fornendosi di alcune intercettazioni telefoniche ha fermato Marco Li Mandri, 27 anni e Carmine Bevilacqua, di 37 anni. I due sono stati accusati di furto aggravato, infatti i due malviventi con l'aiuto di alcune cesoie e strumenti atti a forzare serrande e infissi, nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 2012, hanno fatto irruzione in un esercizio commerciale portandosi via quattromila euro. Ad incastrare i due anche le immagini di videosorveglianza delle telecamere installate presso gli esercizi commerciali.

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carabinieriI carabinieri di Foggia hanno arrestato Leonardo Mansueto, fratello di Michele assassinato in via Castiglione il 24 giugno del 2011 ex esponente di spicco della criminalità foggiana. Mansueto è stato arrestato perchè era in possesso di una carta d’identità falsa, con la sua foto ma con le generalità di un’altra persona. L'uomo era sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e con il divieto di soggiornare nei comuni di Faeto, Lucera e Motta Montecorvino. I carabinieri sono andati presso la sua abitazione perchè allertati da una chiamata che segnalava una lite in famiglia. I militari hanno esteso poi la perquisizione all'intero appartamento perchè avevano notato uno strano stato di agitazione. Gli inquirenti pensano che l'uomo abbia utilizzato il documento falsificato per alcuni spostamenti, violando così i limiti della misura di sicurezza a cui è sottoposto. Mansueto era stato scarcerato lo scorso febbraio dopo oltre 10 anni di reclusione.

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118


Un uomo di 44 anni Benedetto Tucci è morto questa mattina cadendo da un tetto. L'uomo era un elettricista e stava portando dei fili elettrici, per via di un lavoro, in un cortile. La tragedia è avenuta al Tratturo Castiglione nella zona del Villaggio Artigiani di Foggia. L'uomo avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe finito giù dal tetto su un cancelletto in ferro. Subito allertati i sanitari del 118 da un amico, quando sono giunti sul posto non hanno potuto far altro che costatarne il decesso. L'uomo era sposato ed aveva due figli.

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arresto carabinieri

I carabinieri di San Giovanni Rotondo hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, minaccia e danneggiamento aggravato, un uomo di 39 anni del posto. L'uomo, un autotrasportatore, aveva appena avuto una violenta lite familiare e per "sfogarsi" ha colpito con una mazza da baseball l’auto della moglie. I due, che si erano separati nel 2009, da poco stavano tentando di ritornare insieme, nonostante numerose denunce scambiatesi a vicenda. L'immediato arrivo dei carabinieri ha fatto si che la vicenda non potesse andare oltre visto che era presente anche una delle figlie, minorenne.

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evasioneGli inquirenti della Procura di Foggia avrebbero dato un volto ed un movente per l'omicidio Bruno ucciso la notte tra il 7 e l’8 ottobre 2011 in via Lagonigro, a Foggia, con quattro colpi di pistola calibro 7,65 al fianco destro. Dopo mesi di indagini stamane gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Mobile di Foggia hanno dato seguito ad un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti del pluripregiudicato Mario Piscopia, di 32 anni, già din carcere per altre operazioni di polizia, tentato omicidio ai danni di Claudio Briglia, nell’agosto scorso, e il blitz “Habemus Papam” ad ottobre, nel quale sono venute fuori amicizie con con Rizzi. Sarebbe quindi Piscopia, l’esecutore materiale dell’omicidio di Bruno, tra i due c'era anche un forte legame d'amicizia. Il sostituto procuratore Alessandra Fini che, con il collega Vaccaro, che hanno coordinato le indagini, nella conferenza stampa ha detto che ad incastare l'autore è stata un’impronta digitale, rinvenuta all’interno della Lancia Delta nella quale venne trovato il cadavere. Altre piste sono le numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali dalle quali si è arrivato a lui.
Alcune videocamere di sorveglianza avrebbero ripreso i due quella notte in alcuni locali foggiani come al Fizzy di corso del Mezzogiorno prima e poi nella sala Bingo. A fine serata, rimasti da soli in auto, Piscopia lo avrebbe freddato. Bruno secondo la tesi investigativa era colpevole di un “comportamento irriguardoso nei confronti del boss Rizzi, capo della criminalità organizzata”. Secondo quanto accertato, infatti, “Bruno avrebbe più volte vantato di aver intrattenuto una relazione sentimentale con l’ex amante di Rizzi. Ascoltata dagli inquirenti, la donna in questione, però, ha negato entrambe le relazioni.

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