Dichiarazione di Gaetano Prencipe, candidato sindaco di Manfredonia della Rete Civica, Democratica e Popolare
Ripartire da Siponto significa ripartire dal luogo in cui la nostra comunità è nata e dove può ancora trovare non solo le radici della propria identità ma anche le ragioni del proprio stare insieme.
Me ne sono convinto ancor più dopo aver ascoltato alcuni residenti che hanno partecipato all'incontro promosso dal professor Matteo Armistizio Melillo presso il Museo Etnografico Sipontino, sede della Fondazione Centro Residenziale Studi Pugliesi prof. Michele Melillo.
A partire dalla testimonianza di Aldo Caroleo, instancabile operatore culturale, che vi risiede da quando, negli anni ’70, rimase affascinato dalla sua luce e dalla sua straordinaria bellezza, e da quella di Paolo Cascavillla, ex amministratore e cultore della sua storia, sono stati rievocati i tempi della Siponto- Città giardino, gli uomini (Michele Melillo e Cristanziano Serricchio) e le donne (come Marina Mazzei) che vi hanno dedicato i loro studi e che tanto hanno fatto perché vi fosse una comune consapevolezza del grande patrimonio archeologico, culturale e paesaggistico di cui disponiamo, insieme all’urgenza di adottare accordi e interventi tra i vari enti preposti per la sua migliore fruizione, oltre che per la sua tutela, conservazione e valorizzazione. A riguardo, i progetti in corso sono tanti e lasciano tutti ben sperare.
Ma Siponto per i residenti è anche un groviglio di problemi, vecchi e nuovi, che ne minano continuamente la vivibilità e che oggi devono fare i conti anche con le maggiori ristrettezze del bilancio comunale: strade dissestate, raccolta dei rifiuti, manutenzione del verde, sicurezza, illuminazione pubblica. E poi c'è ancora da garantire a chi vive nei poderi l'allaccio alla conduttura idrica e all'impianto fognante oltre alla necessità di affrontare con determinazione e coraggio il grave problema dell'abusivismo edilizio diffuso nelle campagne tra la statale e il mare, che ha anche contribuito a causare il commissariamento del comune per rischi di infiltrazioni mafiose.
La volontà di applicarmi quotidianamente e direttamente alla soluzione di questi problemi non manca e non mancherà in caso di vittoria delle elezioni, con l’impegno solenne già assunto ad adottare i metodi dell’Amministrazione partecipata, che impone il coinvolgimento dei residenti per la condivisione della scelta e della programmazione degli interventi prioritari cui destinare le limitate risorse disponibili e quelle straordinarie che si riuscirà ad attingere.
Lo farò anche rioccupandomi direttamente, insieme al Parco Nazionale del Gargano, dell’Oasi Lago Salso e dei suoi problemi di gestione e sostenendo i progetti che renderanno possibile il recupero della riserva Frattarolo e, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Capitanata, la navigazione dei canali della bonifica, insieme ai progetti, già candidati per i fondi del PNRR, che consentiranno l’eliminazione di ogni ostacolo per la completa valorizzazione e fruizione del Parco archeologico (con la chiusura al traffico del tratto della ss89 che attraversa il Parco archeologico e la realizzazione di una viabilità alternativa).
Siamo infine tutti convinti che, anche per Siponto, il mare è la più grande risorsa naturale ed economica di cui disponiamo e di cui dobbiamo prenderci cura, proteggendola da ogni forma di inquinamento (a partire da quello proveniente dalle acque di scarico dei depuratori) e dall’impatto che sulla stessa possa avere ogni attività produttiva e ogni programmazione urbanistica che interessi la costa.